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Giuseppe Rivadossi – Sculture d’interni
Giuseppe Rivadossi, l’atelier bresciano noto per la realizzazione di architetture in legno per gli spazi dell’uomo, le cui opere sono state esposte anche al Moma di New York, inaugura la nuova serie di opere uniche.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
RUBINACCI CASA D’ASTE E GALLERIA AEDES
ospiteranno
GIUSEPPE RIVADOSSI – SCULTURE D’INTERNI
Architetture in legno per gli spazi dell’uomo
MARTEDI’ 7 APRILE ore 18.00, via MARGUTTA 3 ROMA
"Una semplicità che è giusto l'opposto del semplicismo. Una semplicità che è il punto di arrivo di una quantità infinita di studi, di pensieri, di meditazioni, di approcci"
Giovanni Testori
Roma, 7 aprile 2009 – GIUSEPPE RIVADOSSI, l’atelier bresciano noto per la realizzazione di architetture in legno per gli spazi dell’uomo, le cui opere sono state esposte anche al Moma di New York, inaugura la nuova serie di opere uniche nello spazio espositivo di via Margutta 3, Roma.
Ospite della serata sarà il Prof. Arch. Benedetto Todaro Preside della Facoltà di Architettura Valle Giulia Roma, da tempo estimatore della poetica e dei lavori di Rivadossi.
Questa iniziativa a Roma, nasce con l’intento di essere più vicini al grande pubblico e inizia un programma, che si svilupperà nel corso dell’anno, di mostre ed esposizioni delle nuove opere di GIUSEPPE RIVADOSSI: saranno presentate due custodie, entrambe realizzate in legno, “Pozzetto del Vento” e “Madia Sognata”, esemplari della nuova collezione di pezzi unici.
Il Pozzetto del Vento è una struttura realizzata a scavo che esprime una modernità arcaica estremamente attuale. I grandi piani che animano le facciate si ricreano attraverso la luce in un gioco essenziale. La novità dell’apertura restituisce l’opera a un divenire antico, ma sempre presente.
La Madia Sognata è una custodia che possiede una grande capacità evocativa. Gli spigoli che definiscono il volume della struttura ampliano la visione mentre la facciata a finestrelle digradanti esalta il senso lirico della visione stessa.
L’atelier GUSEPPE RIVADOSSI prende il nome dal suo fondatore, che oggi dirige il laboratorio con i figli Emanuele e Clemente. Il legno è la materia prima in tutte le opere e viene usato nel rispetto massimo delle sue caratteristiche. Le principali tecniche utilizzate sono l’assemblaggio per incastri e la lavorazione a scavo da blocco.
Le sculture d’interni di GIUSEPPE RIVADOSSI nascono da un’interpretazione delle esigenze dell’uomo e sono concepite per portare una dimensione poetica nello spazio quotidiano e per riscoprire la bellezza della vita. Alla base di ogni opera c'è un incessante studio del passato e la convinzione che le radici della creatività risiedano nell'arte primitiva.
Le opere sono sviluppate secondo un insieme di immagini archetipe, come la linea orizzontale, l'arco del cielo, la verticalità della persona e la maternità. Le forme delle opere di GIUSEPPE RIVADOSSI sono quelle della natura, ripensate, smontate, ricomposte.
“L’amore con cui si fa un lavoro rende l’opera unica e la fa diventare una presenza amichevole nell’ambiente. Ed è solo così che possiamo ritrovare una dimensione poetica nello spazio quotidiano e riscoprire la bellezza della vita”, sostiene Giuseppe Rivadossi. “Pratico la scultura quasi in segreto, ma intensamente, da sempre. Le nuove immagini dell’arte non possono essere che immagini archetipe, espressione e canto dei valori fondamentali ed eterni alla vita”.
“Sono convinto che ogni nostra azione contribuisca all’edificazione della nostra civiltà: tutti i nostri luoghi parlano di come noi vogliamo abitare la terra, di che relazione vogliamo con le cose, con gli altri e con noi stessi”, prosegue Emanuele Rivadossi. “E allora ecco che vedo il nostro progettare e costruire come un’occasione di riscoprire quei legami profondi che sono nutrimento per il nostro essere”.
Ogni struttura nasce da un accurato studio del materiale, del disegno, delle dimensioni e dello spazio occupato nell'ambiente. La ricerca e l'assoluta perfezione esecutiva nascono dalla convinzione che la casa è il luogo primario del vivere materiale, sociale e spirituale, è lo spazio della memoria e luogo dell'anima.
Le opere di GIUSEPPE RIVADOSSI trasferiscono in chi le vive il sentimento del tempo e l'amore per il custodire, che è alla base della vita stessa. La casa è prima di tutto custodia, uno spazio straordinario dove le persone si incontrano, un luogo che racchiude affetti, quotidianità, valori. Per questo le creazioni riflettono la linearità, la purezza della struttura e la solenne correttezza di una forma sempre pensata per un uso e mai come ornamento.
GIUSEPPE RIVADOSSI
GIUSEPPE RIVADOSSI è un atelier di Nave (BS) dove si realizzano sculture d’interni, architetture in legno per gli spazi dell’uomo. Prende il nome dal suo fondatore, che oggi dirige l’atelier con i figli Emanuele e Clemente.
I lavori di GIUSEPPE RIVADOSSI nascono da un’interpretazione delle esigenze dell’uomo e dalla conoscenza delle qualità specifiche del legno, per portare una dimensione poetica nello spazio quotidiano e riscoprire la bellezza della vita. Il legno è la materia prima di tutte le opere; le principali tecniche utilizzate sono l’assemblaggio per incastri e la lavorazione a scavo da blocco.
Le opere di GIUSEPPE RIVADOSSI sono presenti in collezioni pubbliche e private, fondazioni, gallerie, chiese, università e musei. Tra questi ultimi il Museo di Arte contemporanea di Palazzo Forti a Verona, il Museo di Arti Applicate (MIAAO) di Torino e il Metropolitan Museum di New York.
Del lavoro e della poetica di Giuseppe Rivadossi hanno scritto, fra gli altri, Flavio Arensi, Mario Botta, Gianfranco Bruno, Mauro Corradini, Giorgio Cortenova, Philippe Daverio, Giuseppe Frangi, Fausto Lorenzi, Domenico Montalto, Ermanno Olmi, Piercarlo Santini, Vittorio Sgarbi, Roberto Tassi, Giovanni Testori, Marco Vallora.
ospiteranno
GIUSEPPE RIVADOSSI – SCULTURE D’INTERNI
Architetture in legno per gli spazi dell’uomo
MARTEDI’ 7 APRILE ore 18.00, via MARGUTTA 3 ROMA
"Una semplicità che è giusto l'opposto del semplicismo. Una semplicità che è il punto di arrivo di una quantità infinita di studi, di pensieri, di meditazioni, di approcci"
Giovanni Testori
Roma, 7 aprile 2009 – GIUSEPPE RIVADOSSI, l’atelier bresciano noto per la realizzazione di architetture in legno per gli spazi dell’uomo, le cui opere sono state esposte anche al Moma di New York, inaugura la nuova serie di opere uniche nello spazio espositivo di via Margutta 3, Roma.
Ospite della serata sarà il Prof. Arch. Benedetto Todaro Preside della Facoltà di Architettura Valle Giulia Roma, da tempo estimatore della poetica e dei lavori di Rivadossi.
Questa iniziativa a Roma, nasce con l’intento di essere più vicini al grande pubblico e inizia un programma, che si svilupperà nel corso dell’anno, di mostre ed esposizioni delle nuove opere di GIUSEPPE RIVADOSSI: saranno presentate due custodie, entrambe realizzate in legno, “Pozzetto del Vento” e “Madia Sognata”, esemplari della nuova collezione di pezzi unici.
Il Pozzetto del Vento è una struttura realizzata a scavo che esprime una modernità arcaica estremamente attuale. I grandi piani che animano le facciate si ricreano attraverso la luce in un gioco essenziale. La novità dell’apertura restituisce l’opera a un divenire antico, ma sempre presente.
La Madia Sognata è una custodia che possiede una grande capacità evocativa. Gli spigoli che definiscono il volume della struttura ampliano la visione mentre la facciata a finestrelle digradanti esalta il senso lirico della visione stessa.
L’atelier GUSEPPE RIVADOSSI prende il nome dal suo fondatore, che oggi dirige il laboratorio con i figli Emanuele e Clemente. Il legno è la materia prima in tutte le opere e viene usato nel rispetto massimo delle sue caratteristiche. Le principali tecniche utilizzate sono l’assemblaggio per incastri e la lavorazione a scavo da blocco.
Le sculture d’interni di GIUSEPPE RIVADOSSI nascono da un’interpretazione delle esigenze dell’uomo e sono concepite per portare una dimensione poetica nello spazio quotidiano e per riscoprire la bellezza della vita. Alla base di ogni opera c'è un incessante studio del passato e la convinzione che le radici della creatività risiedano nell'arte primitiva.
Le opere sono sviluppate secondo un insieme di immagini archetipe, come la linea orizzontale, l'arco del cielo, la verticalità della persona e la maternità. Le forme delle opere di GIUSEPPE RIVADOSSI sono quelle della natura, ripensate, smontate, ricomposte.
“L’amore con cui si fa un lavoro rende l’opera unica e la fa diventare una presenza amichevole nell’ambiente. Ed è solo così che possiamo ritrovare una dimensione poetica nello spazio quotidiano e riscoprire la bellezza della vita”, sostiene Giuseppe Rivadossi. “Pratico la scultura quasi in segreto, ma intensamente, da sempre. Le nuove immagini dell’arte non possono essere che immagini archetipe, espressione e canto dei valori fondamentali ed eterni alla vita”.
“Sono convinto che ogni nostra azione contribuisca all’edificazione della nostra civiltà: tutti i nostri luoghi parlano di come noi vogliamo abitare la terra, di che relazione vogliamo con le cose, con gli altri e con noi stessi”, prosegue Emanuele Rivadossi. “E allora ecco che vedo il nostro progettare e costruire come un’occasione di riscoprire quei legami profondi che sono nutrimento per il nostro essere”.
Ogni struttura nasce da un accurato studio del materiale, del disegno, delle dimensioni e dello spazio occupato nell'ambiente. La ricerca e l'assoluta perfezione esecutiva nascono dalla convinzione che la casa è il luogo primario del vivere materiale, sociale e spirituale, è lo spazio della memoria e luogo dell'anima.
Le opere di GIUSEPPE RIVADOSSI trasferiscono in chi le vive il sentimento del tempo e l'amore per il custodire, che è alla base della vita stessa. La casa è prima di tutto custodia, uno spazio straordinario dove le persone si incontrano, un luogo che racchiude affetti, quotidianità, valori. Per questo le creazioni riflettono la linearità, la purezza della struttura e la solenne correttezza di una forma sempre pensata per un uso e mai come ornamento.
GIUSEPPE RIVADOSSI
GIUSEPPE RIVADOSSI è un atelier di Nave (BS) dove si realizzano sculture d’interni, architetture in legno per gli spazi dell’uomo. Prende il nome dal suo fondatore, che oggi dirige l’atelier con i figli Emanuele e Clemente.
I lavori di GIUSEPPE RIVADOSSI nascono da un’interpretazione delle esigenze dell’uomo e dalla conoscenza delle qualità specifiche del legno, per portare una dimensione poetica nello spazio quotidiano e riscoprire la bellezza della vita. Il legno è la materia prima di tutte le opere; le principali tecniche utilizzate sono l’assemblaggio per incastri e la lavorazione a scavo da blocco.
Le opere di GIUSEPPE RIVADOSSI sono presenti in collezioni pubbliche e private, fondazioni, gallerie, chiese, università e musei. Tra questi ultimi il Museo di Arte contemporanea di Palazzo Forti a Verona, il Museo di Arti Applicate (MIAAO) di Torino e il Metropolitan Museum di New York.
Del lavoro e della poetica di Giuseppe Rivadossi hanno scritto, fra gli altri, Flavio Arensi, Mario Botta, Gianfranco Bruno, Mauro Corradini, Giorgio Cortenova, Philippe Daverio, Giuseppe Frangi, Fausto Lorenzi, Domenico Montalto, Ermanno Olmi, Piercarlo Santini, Vittorio Sgarbi, Roberto Tassi, Giovanni Testori, Marco Vallora.
07
aprile 2009
Giuseppe Rivadossi – Sculture d’interni
Dal 07 aprile al 07 maggio 2009
design
Location
RUBINACCI CASA D’ASTE
Roma, Via Margutta, 3, (Roma)
Roma, Via Margutta, 3, (Roma)
Vernissage
7 Aprile 2009, ore 18
Autore