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Giuseppe Tarantino
Giuseppe Tarantino è ‘l’artista delle ambivalenze passionali’
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’arte di Giuseppe Tarantino è espressione di pura essenzialità astratta. In
opposizione alla mimesi , ovvero alla rappresentazione del reale , Tarantino
ricerca inedite emozioni nei frammenti più reconditi dell’anima, dai quali
affiorano “ Legami nascosti “ , e “ Fragili equilibri “. Tramite i meandri
di uno spiritualismo cosmico, l’artista riscopre le origini degli elementi
formali che costituiscono le fondamenta sintattiche del linguaggio visivo.
Ispirandosi in un primo tempo alle tematiche figurative di Paul Klee e in un
secondo tempo alle esprienze artistiche di Lucio Fontana ed in particolar
modo di Piero Manzoni , attua un processo di sempre più radicale
semplificazioni delle forme, trovando la sua libertà formale nell’essenza di
un pura dimensione minimalista. Dalle sue opere affiora una razionalità
priva di riferimenti esterni , ma che ha le sue profonde radici nel mondo
dell’introspezione “ dell’osservazione “ pacata dell’universo “. In tal modo
l’artista ricostruisce un nuovo universo estetico , indagando sulla vita ,
sulla centralità dei sentimenti , sugl’intrecci delle interrelazioni umane,
sui limiti , sui confini della percezione. Corde sottese in modo verticale,
orizzontale, obliquo , equilibrano con la loro massima tensione i tagli ,
creando legami infiniti, profondità spaziali del tutto inattese. Il colore è
relegato in maniera elegante a sinfonie monocromatiche di bianco , di nero o
dei due colori sapientemente accostati. Questa ricomposizione,
ristrutturazione apparente dell’universo nasconde la ricerca di un “ Oltre “
spazio temporale “ che racchiude nello scrigno più profondo gemme di
vitalità artistica. L’arte di Tarantino ha qualcosa di ermetico e nel
medesimo istanti di gestuale; l’uomo non è dimenticato, è solo riprodotto
tramite il suo moto dinamico, il suo lavoro materico
Prof. Arch. Gianluigi Guarneri
opposizione alla mimesi , ovvero alla rappresentazione del reale , Tarantino
ricerca inedite emozioni nei frammenti più reconditi dell’anima, dai quali
affiorano “ Legami nascosti “ , e “ Fragili equilibri “. Tramite i meandri
di uno spiritualismo cosmico, l’artista riscopre le origini degli elementi
formali che costituiscono le fondamenta sintattiche del linguaggio visivo.
Ispirandosi in un primo tempo alle tematiche figurative di Paul Klee e in un
secondo tempo alle esprienze artistiche di Lucio Fontana ed in particolar
modo di Piero Manzoni , attua un processo di sempre più radicale
semplificazioni delle forme, trovando la sua libertà formale nell’essenza di
un pura dimensione minimalista. Dalle sue opere affiora una razionalità
priva di riferimenti esterni , ma che ha le sue profonde radici nel mondo
dell’introspezione “ dell’osservazione “ pacata dell’universo “. In tal modo
l’artista ricostruisce un nuovo universo estetico , indagando sulla vita ,
sulla centralità dei sentimenti , sugl’intrecci delle interrelazioni umane,
sui limiti , sui confini della percezione. Corde sottese in modo verticale,
orizzontale, obliquo , equilibrano con la loro massima tensione i tagli ,
creando legami infiniti, profondità spaziali del tutto inattese. Il colore è
relegato in maniera elegante a sinfonie monocromatiche di bianco , di nero o
dei due colori sapientemente accostati. Questa ricomposizione,
ristrutturazione apparente dell’universo nasconde la ricerca di un “ Oltre “
spazio temporale “ che racchiude nello scrigno più profondo gemme di
vitalità artistica. L’arte di Tarantino ha qualcosa di ermetico e nel
medesimo istanti di gestuale; l’uomo non è dimenticato, è solo riprodotto
tramite il suo moto dinamico, il suo lavoro materico
Prof. Arch. Gianluigi Guarneri
05
maggio 2007
Giuseppe Tarantino
Dal 05 maggio al 13 settembre 2007
arte contemporanea
Location
JOLLY HOTEL LIGURE
Torino, Piazza Carlo Felice, 85, (Torino)
Torino, Piazza Carlo Felice, 85, (Torino)
Vernissage
5 Maggio 2007, ore 18
Sito web
www.artenuova.net
Autore
Curatore