Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Giuseppe Uncini – Dimore
mostra dedicata all’opera di Giuseppe Uncini e realizzata in collaborazione con l’Archivio Giuseppe Uncini e la galleria Claudio Poleschi Arte Contemporanea.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria Tega è lieta di presentare la mostra Dimore, dedicata all’opera di Giuseppe Uncini e realizzata in collaborazione con l'Archivio Giuseppe Uncini e la galleria Claudio Poleschi Arte Contemporanea.
L’esposizione propone una selezione di opere dell’artista, con particolare attenzione al ciclo di sculture da lui stesso denominate progressivamente Dimora delle cose (1979-1981), Dimore (1980-1986) e, infine, Muri d'ombra (1986-1987). Questa la parte della ricerca di Giuseppe Uncini che ha mantenuto come cardini i concetti legati alle forme architettoniche, al sentimento e all'atto abitativo, fino a giungere alla creazione di nuovo paradigma morfologico. Proprio quest’ultimo, a cui l’artista è arrivato a partire dalla seconda metà degli anni sessanta, si svilupperà tramite una serie di premesse e intuizioni “abitative” che non saranno più abbandonate e che è possibile ritrovare in larga parte della sua attività attraverso le diverse sfaccettature di Mattoni (1969-1971), Ombre (1972-77) e Interspazi (1978-1988). All’interno di un processo che mira a un’inedita concezione di corpi solidi, rappresentanti una dimensione impalpabile ma presente, le Dimore assumono un ruolo di definizione rispetto al principio autonomo costruttivo di Uncini, che aveva avuto inizio con Cementarmati (1959).
Oltre ai numerosi esempi di questo fondamentale ciclo la mostra pone l’accento su quella felice armonizzazione tra i primi vent'anni di attività dell’artista e quelli a venire proponendo una selezione dai diversi cicli di opere - Spazi di ferro (1987-1996), Spazicemento (1993-2000), Muri di cemento (2001-2004) e Architetture (2004-2007) – annoverate oggi tra le più autentiche creazioni artistiche del XX secolo, capaci di rendere visibile il concetto espresso da Hölderlin del “Poeticamente abita l'uomo”.
L’esposizione è accompagnata da un volume curato da Bruno Corà.
L’esposizione propone una selezione di opere dell’artista, con particolare attenzione al ciclo di sculture da lui stesso denominate progressivamente Dimora delle cose (1979-1981), Dimore (1980-1986) e, infine, Muri d'ombra (1986-1987). Questa la parte della ricerca di Giuseppe Uncini che ha mantenuto come cardini i concetti legati alle forme architettoniche, al sentimento e all'atto abitativo, fino a giungere alla creazione di nuovo paradigma morfologico. Proprio quest’ultimo, a cui l’artista è arrivato a partire dalla seconda metà degli anni sessanta, si svilupperà tramite una serie di premesse e intuizioni “abitative” che non saranno più abbandonate e che è possibile ritrovare in larga parte della sua attività attraverso le diverse sfaccettature di Mattoni (1969-1971), Ombre (1972-77) e Interspazi (1978-1988). All’interno di un processo che mira a un’inedita concezione di corpi solidi, rappresentanti una dimensione impalpabile ma presente, le Dimore assumono un ruolo di definizione rispetto al principio autonomo costruttivo di Uncini, che aveva avuto inizio con Cementarmati (1959).
Oltre ai numerosi esempi di questo fondamentale ciclo la mostra pone l’accento su quella felice armonizzazione tra i primi vent'anni di attività dell’artista e quelli a venire proponendo una selezione dai diversi cicli di opere - Spazi di ferro (1987-1996), Spazicemento (1993-2000), Muri di cemento (2001-2004) e Architetture (2004-2007) – annoverate oggi tra le più autentiche creazioni artistiche del XX secolo, capaci di rendere visibile il concetto espresso da Hölderlin del “Poeticamente abita l'uomo”.
L’esposizione è accompagnata da un volume curato da Bruno Corà.
26
settembre 2016
Giuseppe Uncini – Dimore
Dal 26 settembre al 12 novembre 2016
arte moderna e contemporanea
Location
GALLERIA TEGA
Milano, Via Senato, 20, (Milano)
Milano, Via Senato, 20, (Milano)
Orario di apertura
Da lunedì a sabato
10-13 e 15-19
Vernissage
26 Settembre 2016, ore 18:00
Autore
Curatore