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Giuseppe Uncini – Il cemento disegnato
La Galleria Fumagalli è lieta di presentare una personale di Giuseppe Uncini, dedicata alle opere su carta del Maestro. Disegni, tempere, terre, collage e acquarelli, circa 50 opere eseguite tra il 1958 e il 2006, verranno presentati per la prima volta al pubblico.
Comunicato stampa
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Dal 27 febbraio sino al 30 aprile 2010, la Galleria Fumagalli è lieta di presentare una personale di Giuseppe Uncini, dedicata alle opere su carta del Maestro. Disegni, tempere, terre, collage e acquarelli, circa 50 opere eseguite tra il 1958 e il 2006, verranno presentati per la prima volta al pubblico.
L'esposizione, a cura di Annamaria Maggi, rappresenta un’occasione importante per analizzare tutto il lavoro su carta di Uncini, dalle prime Terre di fine anni Cinquanta, alle successive serie dei Cementarmati, dei Ferrocementi, dei Mattoni, delle Ombre, delle Dimore, degli Spazi di ferro, degli Spazicemento e infine delle Architetture. L’artista infatti, fin dai primissimi anni del suo percorso artistico, ha sempre manifestato un grande interesse per il lavoro su carta, studiando e approfondendo numerose tecniche espressive in stretta simbiosi con il suo lavoro scultoreo. Come in tutte le sue opere Uncini costruisce volumi e spazi strettamente legati alle tecniche e ai materiali che li costituiscono, come ferri e cementi.
La mostra si colloca in stretto rapporto con le più recenti personali che sono state dedicate a Giuseppe Uncini prima allo ZKM di Karlsruhe, successivamente al MART di Rovereto e infine alla Neue Galerie di Graz, dove sono state per la prima volta esposte alcune opere su carta del Maestro appartenenti alla serie dei Cementarmati e delle Ombre.
In particolare, il progetto espositivo a Bergamo presenterà tutto l’excursus artistico su carta di Uncini confrontandolo con alcune opere scultoree realizzate dal maestro a partire dai primi anni Sessanta fino agli ultimissimi lavori, alcuni dei quali inediti.
Tale mostra vuole porre in evidenza il grande rapporto di specularità e di scambi tra la pratica scultorea e
l’opera su carta, discipline strettamente comunicanti tra loro nel lavoro di Uncini.
In occasione della mostra verra' presentata un’ampia monografia sull'opera disegnata di Uncini con testi di Franco Fanelli e Giacinto Di Pietrantonio, SilvanaEditoriale.
Giuseppe Uncini (Fabriano, 1920 - Trevi 2008)
Nasce a Fabriano il 31 gennaio del 1929.
Si trasferisce a Roma nel 1953 dove in primis frequenta Mannucci, Burri, Afro, Capogrossi, Colla, Emilio Villa. E’ del ’57 il suo primo Cemento che realizza come oggetto autosignificante, diverso dalla pittura rappresentativa tradizionale. Nel ’58 conosce Schifano, Lo Savio, Festa e Angeli con i quali espone alla Galleria La Salita nella mostra “Roma ’60”. Tiene quindi la sua prima personale alla Galleria L’Attico di Roma, nel 1961, presentata da Enrico Crispolti. Nel 1962 insieme a Biggi, Carrino, Frascà, Pace, Santoro, costituisce il Gruppo Uno di Roma, che opera sino al 1967.
Sin dall’inizio il suo procedere arduo e sostenuto trova unanimi consensi, esponendo poi in prestigiose gallerie d’avanguardia, da Christian Stein a Torino, allo studio Marconi di Milano, alla Galleria Fumagalli di Bergamo con la quale inaugura uno stretto sodalizio a partire dal 1995. Moltissime le partecipazioni a mostre collettive in ambito nazionale ed internazionale. Più volte presente alla Biennale di Venezia, nel 1966, 1984, 1989, riceve dall’Accademia dei Lincei il Premio Feltrinelli per la Scultura nel 1988, il 6th Henry Moore Grand Prix Exhibition dall’Hakone Open-Air Museum in Giappone nel 1989 e dall’Accademia Nazionale di San Luca il Premio Presidente della Repubblica nel 1995. Presente nella mostra “Scultura del XX secolo” alla Fondazione Pomodoro a Milano nel 2001, tiene nello stesso anno la prima mostra personale retrospettiva in Germania allo Städtishe Kunsthalle di Mannheim.
Altra grande retrospettiva, si attua al ZKM Zentrum für Kunst und Medientechnologie di Karlshrue nel 2008, al MART di Rovereto sino al marzo 2009 e infine alla Neue Galerie Gratz am Landesmuseums Joanneum di Gratz
Uncini si spegne improvvisamente nella sua casa-studio di Trevi all’alba del 31 marzo 2008.
Il suo rapporto con la Galleria Fumagalli ha inizio nel 1995 quando vi espone una serie di Spazicemeneto. Nel 1996 la galleria realizza la monografia Giuseppe Uncini, con un testo di Giovanni Maria Accame, per le edizioni De Agostini. È del 1999 un nuovo volume con testi di Annamaria Maggi e Marco Meneguzzo, per la mostra al Centro Arti Visive ex Peschiera di Pesaro. Nel 2000 pubblica la monografia che accompagna la mostra a Palazzo Fabroni, a Pistoia, curata da Bruno Corà. Nel 2001, per la mostra alla Stadtische Kunsthalle di Mannheim, in coedizione con le Gallerie Christian Stein e Giò Marconi di Milano, cura un volume con testi Manfred Fath, Volker Feirabend e Marco Meneguzzo. Nel 2002 propone una mostra di gioielli con una presentazione di Ada Masoero.
In occasione di Arte Fiera Bologna 2008 è stato presentato il volume del catalogo ragionato di Giuseppe Uncini realizzato a cura della Galleria Fumagalli e dall’Archivio Opera Giuseppe Uncini
L'esposizione, a cura di Annamaria Maggi, rappresenta un’occasione importante per analizzare tutto il lavoro su carta di Uncini, dalle prime Terre di fine anni Cinquanta, alle successive serie dei Cementarmati, dei Ferrocementi, dei Mattoni, delle Ombre, delle Dimore, degli Spazi di ferro, degli Spazicemento e infine delle Architetture. L’artista infatti, fin dai primissimi anni del suo percorso artistico, ha sempre manifestato un grande interesse per il lavoro su carta, studiando e approfondendo numerose tecniche espressive in stretta simbiosi con il suo lavoro scultoreo. Come in tutte le sue opere Uncini costruisce volumi e spazi strettamente legati alle tecniche e ai materiali che li costituiscono, come ferri e cementi.
La mostra si colloca in stretto rapporto con le più recenti personali che sono state dedicate a Giuseppe Uncini prima allo ZKM di Karlsruhe, successivamente al MART di Rovereto e infine alla Neue Galerie di Graz, dove sono state per la prima volta esposte alcune opere su carta del Maestro appartenenti alla serie dei Cementarmati e delle Ombre.
In particolare, il progetto espositivo a Bergamo presenterà tutto l’excursus artistico su carta di Uncini confrontandolo con alcune opere scultoree realizzate dal maestro a partire dai primi anni Sessanta fino agli ultimissimi lavori, alcuni dei quali inediti.
Tale mostra vuole porre in evidenza il grande rapporto di specularità e di scambi tra la pratica scultorea e
l’opera su carta, discipline strettamente comunicanti tra loro nel lavoro di Uncini.
In occasione della mostra verra' presentata un’ampia monografia sull'opera disegnata di Uncini con testi di Franco Fanelli e Giacinto Di Pietrantonio, SilvanaEditoriale.
Giuseppe Uncini (Fabriano, 1920 - Trevi 2008)
Nasce a Fabriano il 31 gennaio del 1929.
Si trasferisce a Roma nel 1953 dove in primis frequenta Mannucci, Burri, Afro, Capogrossi, Colla, Emilio Villa. E’ del ’57 il suo primo Cemento che realizza come oggetto autosignificante, diverso dalla pittura rappresentativa tradizionale. Nel ’58 conosce Schifano, Lo Savio, Festa e Angeli con i quali espone alla Galleria La Salita nella mostra “Roma ’60”. Tiene quindi la sua prima personale alla Galleria L’Attico di Roma, nel 1961, presentata da Enrico Crispolti. Nel 1962 insieme a Biggi, Carrino, Frascà, Pace, Santoro, costituisce il Gruppo Uno di Roma, che opera sino al 1967.
Sin dall’inizio il suo procedere arduo e sostenuto trova unanimi consensi, esponendo poi in prestigiose gallerie d’avanguardia, da Christian Stein a Torino, allo studio Marconi di Milano, alla Galleria Fumagalli di Bergamo con la quale inaugura uno stretto sodalizio a partire dal 1995. Moltissime le partecipazioni a mostre collettive in ambito nazionale ed internazionale. Più volte presente alla Biennale di Venezia, nel 1966, 1984, 1989, riceve dall’Accademia dei Lincei il Premio Feltrinelli per la Scultura nel 1988, il 6th Henry Moore Grand Prix Exhibition dall’Hakone Open-Air Museum in Giappone nel 1989 e dall’Accademia Nazionale di San Luca il Premio Presidente della Repubblica nel 1995. Presente nella mostra “Scultura del XX secolo” alla Fondazione Pomodoro a Milano nel 2001, tiene nello stesso anno la prima mostra personale retrospettiva in Germania allo Städtishe Kunsthalle di Mannheim.
Altra grande retrospettiva, si attua al ZKM Zentrum für Kunst und Medientechnologie di Karlshrue nel 2008, al MART di Rovereto sino al marzo 2009 e infine alla Neue Galerie Gratz am Landesmuseums Joanneum di Gratz
Uncini si spegne improvvisamente nella sua casa-studio di Trevi all’alba del 31 marzo 2008.
Il suo rapporto con la Galleria Fumagalli ha inizio nel 1995 quando vi espone una serie di Spazicemeneto. Nel 1996 la galleria realizza la monografia Giuseppe Uncini, con un testo di Giovanni Maria Accame, per le edizioni De Agostini. È del 1999 un nuovo volume con testi di Annamaria Maggi e Marco Meneguzzo, per la mostra al Centro Arti Visive ex Peschiera di Pesaro. Nel 2000 pubblica la monografia che accompagna la mostra a Palazzo Fabroni, a Pistoia, curata da Bruno Corà. Nel 2001, per la mostra alla Stadtische Kunsthalle di Mannheim, in coedizione con le Gallerie Christian Stein e Giò Marconi di Milano, cura un volume con testi Manfred Fath, Volker Feirabend e Marco Meneguzzo. Nel 2002 propone una mostra di gioielli con una presentazione di Ada Masoero.
In occasione di Arte Fiera Bologna 2008 è stato presentato il volume del catalogo ragionato di Giuseppe Uncini realizzato a cura della Galleria Fumagalli e dall’Archivio Opera Giuseppe Uncini
27
febbraio 2010
Giuseppe Uncini – Il cemento disegnato
Dal 27 febbraio al 30 aprile 2010
arte contemporanea
Location
GALLERIA FUMAGALLI
Bergamo, Via Giorgio E Guido Paglia, 28, (Bergamo)
Bergamo, Via Giorgio E Guido Paglia, 28, (Bergamo)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 10-12.30 e 14.30-19.30
Vernissage
27 Febbraio 2010, ore 18.30
Editore
SILVANA EDITORIALE
Autore
Curatore