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Giuseppe Uncini – Solo quello che vedi/opere autosignificanti
Un progetto realizzato in collaborazione con l’Archivio Uncini, che mette in mostra una serie di lavori rappresentativi di alcuni dei periodi più significativi della ricerca dell’artista: dai Muri d’ombra alle Dimore, dalle Architetture agli Spaziocemento.
Comunicato stampa
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Giuseppe Uncini
Solo quello che vedi - Opere autosignificanti
Spazio PAePA - Via Alberto Mario 26/b Milano - 4 dicembre 2024 – 10 febbraio 2025
Opening 4 dicembre - ore 18,00
Lo Spazio PAePA, diretto da Giuliano e Nunzia Papalini è lieto di ospitare, dal 4 dicembre 2024 al 10 febbraio 2025, una personale di Giuseppe Uncini dal titolo solo quello che vedi- opere autosignificanti . Un progetto realizzato in collaborazione con l’Archivio Uncini, che mette in mostra una serie di lavori rappresentativi di alcuni dei periodi più significativi della ricerca dell’artista: dai Muri d’ombra alle Dimore, dalle Architetture agli Spaziocemento. Uncini aveva scelto il cemento come espressione visiva del suo liinguaggio artistico. Per oltre cinquant’anni, fino alla sua scomparsa nel 2008, combinando sapientemente ferro e cemento ha costruito forme, oggetti, che vivono di vita propria, che si collocano nello spazio con assoluta autonomia e grande forza espressiva. L’artista raccontava cosi le ragioni della sua scelta. Era molto importante per me uscire, allontanarmi del tutto da un certo modo, perfino decorativo, di rappresentazione del le cose. Abbandonare il quadro anche come oggetto. E con il cemento armato riuscivo finalmente a costruire forme ‘autosignificanti’ che non avevano cioè altro contenuto se non la ragione stessa della scelta di quel materiale.
Giuseppe Uncini nasce a Fabriano nel 1929. Nel 1955 partecipa alla VII Quadriennale di Roma e, due anni dopo, espone a Francoforte sul Meno nella collettiva “Abstrakte italianische Kunst”. Nel 1956-57 inizia il ciclo di opere chiamato “Terre” e, dal 1957, i primi “Cementarmati”, opere realizzate con ferro, cemento e rete metallica. La prima importante personale è del 1961 alla Galleria l’Attico di Roma. Nel 1963 è tra i fondatori del Gruppo Uno con Biggi, Carrino, Frascà, Pace e Santoro. La ricerca di Uncini prosegue dal 1962 al 1965 con i “Ferrocementi”, cui segue il gruppo di lavori “Strutturespazio”, presenti alla XXXIII Biennale di Venezia del 1966.
Tra il 1969 e il 1972 lavora alla serie dei “Mattoni” e tra il 1972 e il 1978 a quella delle “Ombre”, elemento che caratterizzerà la produzione successiva. Nel 1984 Uncini è ancora presente alla XLI Biennale di Venezia con una sala personale in cui espone la serie “Dimore e Muri d’ombra”. Nel 1990 partecipa alla rassegna “L’Altra Scultura” a Madrid, Barcellona e Darmstadt con il nuovo ciclo “Spazi di ferro”. Prosegue il suo lavoro con la serie dei “Muri di cemento”.
Nel 1999 espone al PS1 di New York. Nel 2001 un’importante retrospettiva si tiene alla Stadtische Kunsthalle di Mannheim. Dal 2004 prosegue il suo lavoro con le “Architetture”. Nel 2007-2008 progetta le antologiche allo ZKM di Karlsruhe, al MART di Rovereto e al Landesmuseum Joanneum di Graz. Muore il 31 marzo del 2008 nella sua casa-studio di Trevi
Solo quello che vedi - Opere autosignificanti
Spazio PAePA - Via Alberto Mario 26/b Milano - 4 dicembre 2024 – 10 febbraio 2025
Opening 4 dicembre - ore 18,00
Lo Spazio PAePA, diretto da Giuliano e Nunzia Papalini è lieto di ospitare, dal 4 dicembre 2024 al 10 febbraio 2025, una personale di Giuseppe Uncini dal titolo solo quello che vedi- opere autosignificanti . Un progetto realizzato in collaborazione con l’Archivio Uncini, che mette in mostra una serie di lavori rappresentativi di alcuni dei periodi più significativi della ricerca dell’artista: dai Muri d’ombra alle Dimore, dalle Architetture agli Spaziocemento. Uncini aveva scelto il cemento come espressione visiva del suo liinguaggio artistico. Per oltre cinquant’anni, fino alla sua scomparsa nel 2008, combinando sapientemente ferro e cemento ha costruito forme, oggetti, che vivono di vita propria, che si collocano nello spazio con assoluta autonomia e grande forza espressiva. L’artista raccontava cosi le ragioni della sua scelta. Era molto importante per me uscire, allontanarmi del tutto da un certo modo, perfino decorativo, di rappresentazione del le cose. Abbandonare il quadro anche come oggetto. E con il cemento armato riuscivo finalmente a costruire forme ‘autosignificanti’ che non avevano cioè altro contenuto se non la ragione stessa della scelta di quel materiale.
Giuseppe Uncini nasce a Fabriano nel 1929. Nel 1955 partecipa alla VII Quadriennale di Roma e, due anni dopo, espone a Francoforte sul Meno nella collettiva “Abstrakte italianische Kunst”. Nel 1956-57 inizia il ciclo di opere chiamato “Terre” e, dal 1957, i primi “Cementarmati”, opere realizzate con ferro, cemento e rete metallica. La prima importante personale è del 1961 alla Galleria l’Attico di Roma. Nel 1963 è tra i fondatori del Gruppo Uno con Biggi, Carrino, Frascà, Pace e Santoro. La ricerca di Uncini prosegue dal 1962 al 1965 con i “Ferrocementi”, cui segue il gruppo di lavori “Strutturespazio”, presenti alla XXXIII Biennale di Venezia del 1966.
Tra il 1969 e il 1972 lavora alla serie dei “Mattoni” e tra il 1972 e il 1978 a quella delle “Ombre”, elemento che caratterizzerà la produzione successiva. Nel 1984 Uncini è ancora presente alla XLI Biennale di Venezia con una sala personale in cui espone la serie “Dimore e Muri d’ombra”. Nel 1990 partecipa alla rassegna “L’Altra Scultura” a Madrid, Barcellona e Darmstadt con il nuovo ciclo “Spazi di ferro”. Prosegue il suo lavoro con la serie dei “Muri di cemento”.
Nel 1999 espone al PS1 di New York. Nel 2001 un’importante retrospettiva si tiene alla Stadtische Kunsthalle di Mannheim. Dal 2004 prosegue il suo lavoro con le “Architetture”. Nel 2007-2008 progetta le antologiche allo ZKM di Karlsruhe, al MART di Rovereto e al Landesmuseum Joanneum di Graz. Muore il 31 marzo del 2008 nella sua casa-studio di Trevi
04
dicembre 2024
Giuseppe Uncini – Solo quello che vedi/opere autosignificanti
Dal 04 dicembre 2024 al 10 febbraio 2025
arte contemporanea
Location
Spazio PAePA
Milano, Via Alberto Mario, 26, (MI)
Milano, Via Alberto Mario, 26, (MI)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 10-13 e 15-19
Vernissage
4 Dicembre 2024, a partire dalle ore 18
Ufficio stampa
PCM - Paola Manfredi
Autore
Curatore