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Giuseppina Labellarte
Mostra di fotografia e poesia dell’artista barese Giuseppina Labellarte, ispirata agli splendidi panorami dello straordinario deserto brasiliano di Lençóis Maranhenses
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Tracce: mostra di fotografia e poesia di Giuseppina Labellarte
Si inaugura domenica 6.12 - alle ore 18 - presso lo storico Caffè Liberty (in piazza S. Giovanni, 5 a Trieste) la mostra di fotografia e poesia dell’artista barese Giuseppina Labellarte, ispirata agli splendidi panorami dello straordinario deserto brasiliano di Lençóis Maranhenses e visibile in internet all’indirizzo http://www.anforah.artenetwork.net/tracce/tracce.htm. Saranno anche presenti in mostra alcune notevoli elaborazioni di fotografia digitale della serie “Substantia” (http://www.anforah.artenetwork.net/substantia/substantia.htm) dell’artista triestina (con origini pugliesi e friulane) Mariagrazia Semeraro, divenuta ormai famosa per le sue fotografie di alto eros di interni floreali (http://www.repubblica.it/2006/12/gallerie/ambiente/sesso-fiori/4.html). L’esposizione, a cui ha collaborato pure l’artista Alfredo Davoli, è promossa dalla webgalleria d’arte e poesia Anforah (con patrocinio di Provincia e Comune di Trieste, Città di Bari e Club Unesco di Udine) e si protrarrà fino al 31.12, con orario visite 9-12 e 17-21 dal lun al sab. Riportiamo, per la particolare circostanza, alcune note critiche di Fedele Boffoli curatore e promotore dell’evento:
“””[...] Non vi è posto migliore di un deserto per meditare su di sé e sul mondo, dove - negli eloquenti silenzi - sensi ed anima entrano in consonanza con gli spazi, le luci e le profondità più fisiche e immortali; il luogo, paradossalmente, più adeguato e desolato in cui centrarsi e contemplare/percepire integralmente la vita nei suoi aspetti dimensionali e comunicanti (dai più bassi agli elevati e viceversa). Il Deserto: teatro immutabile di avventure e incontri, posto per eccellenza di viaggi e vie carovaniere, luogo di santità e catarsi, meta di profeti ed eremiti; sinonimo di tentazione e morte ma soprattutto ed assolutamente di fertilità e vita eterna; Lençóis Maranhenses (il bianco e lunare deserto brasiliano) non si sottrae a ciò e pur non competendo in grandezza con i suoi fratelli maggiori africani e asiatici risulta ugualmente superlativo. [...]“””
Si inaugura domenica 6.12 - alle ore 18 - presso lo storico Caffè Liberty (in piazza S. Giovanni, 5 a Trieste) la mostra di fotografia e poesia dell’artista barese Giuseppina Labellarte, ispirata agli splendidi panorami dello straordinario deserto brasiliano di Lençóis Maranhenses e visibile in internet all’indirizzo http://www.anforah.artenetwork.net/tracce/tracce.htm. Saranno anche presenti in mostra alcune notevoli elaborazioni di fotografia digitale della serie “Substantia” (http://www.anforah.artenetwork.net/substantia/substantia.htm) dell’artista triestina (con origini pugliesi e friulane) Mariagrazia Semeraro, divenuta ormai famosa per le sue fotografie di alto eros di interni floreali (http://www.repubblica.it/2006/12/gallerie/ambiente/sesso-fiori/4.html). L’esposizione, a cui ha collaborato pure l’artista Alfredo Davoli, è promossa dalla webgalleria d’arte e poesia Anforah (con patrocinio di Provincia e Comune di Trieste, Città di Bari e Club Unesco di Udine) e si protrarrà fino al 31.12, con orario visite 9-12 e 17-21 dal lun al sab. Riportiamo, per la particolare circostanza, alcune note critiche di Fedele Boffoli curatore e promotore dell’evento:
“””[...] Non vi è posto migliore di un deserto per meditare su di sé e sul mondo, dove - negli eloquenti silenzi - sensi ed anima entrano in consonanza con gli spazi, le luci e le profondità più fisiche e immortali; il luogo, paradossalmente, più adeguato e desolato in cui centrarsi e contemplare/percepire integralmente la vita nei suoi aspetti dimensionali e comunicanti (dai più bassi agli elevati e viceversa). Il Deserto: teatro immutabile di avventure e incontri, posto per eccellenza di viaggi e vie carovaniere, luogo di santità e catarsi, meta di profeti ed eremiti; sinonimo di tentazione e morte ma soprattutto ed assolutamente di fertilità e vita eterna; Lençóis Maranhenses (il bianco e lunare deserto brasiliano) non si sottrae a ciò e pur non competendo in grandezza con i suoi fratelli maggiori africani e asiatici risulta ugualmente superlativo. [...]“””
06
dicembre 2009
Giuseppina Labellarte
Dal 06 al 31 dicembre 2009
fotografia
Location
CAFFE’ STORICO LIBERTY
Trieste, Piazza San Giovanni, 5 , (Trieste)
Trieste, Piazza San Giovanni, 5 , (Trieste)
Orario di apertura
ore 9-12 e 17-21 dal lun al sab.
Vernissage
6 Dicembre 2009, ore 18
Sito web
www.anforah.artenetwork.net/substantia/substantia.htm
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