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Glass Stress
La mostra, raccogliendo le esperienze con il vetro di una serie di artisti contemporanei internazionali, si propone come un cannocchiale globale, un percorso di studio e critica, che fornisce l’opportunità di espandere i confini di questo materiale e fare del vetro di Murano un nuovo strumento espressivo.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 6 giugno al 22 novembre 2009, l’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti - Palazzo Cavalli Franchetti di Venezia, ospiterà la mostra Glass Stress.
L’esposizione, curata da Laura Mattioli Rossi e Rosa Barovier Mentasti, si presenta come uno dei più originali eventi collaterali della 53. Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia.
La mostra nasce dall’idea e dal progetto di Adriano Berengo, il quale ha visto nella 53° Biennale d’Arte di Venezia, che quest’anno ha come tema “la costruzione di nuovi mondi”, l’occasione giusta per proporre una mostra che fosse un tentativo di immaginazione di un mondo altro, un contesto dove il vetro grazie all’idea di grandi artisti internazionali avesse la possibilità di mostrare le sue potenzialità.
Organizzata dal Mjellby Konstmuseum di Halmstad (Svezia) in collaborazione con Berengo Studio 1989 di Murano-Venezia, la mostra presenta le opere di 39 tra i più conosciuti artisti contemporanei -, da César a Tony Cragg, da Luciano Fabro a Dan Graham, da Robert Rauschenberg a Joseph Kosuth, da Man Ray a Jean Arp, a Louise Bourgeois ad altri ancora - che si sono confrontati nell’arco della loro carriera con la tecnica vetraria.
Il vetro è un materiale da sempre apprezzato per la sua duttilità, per le caratteristiche fisiche inalterabili e la ricchezza espressiva delle forme ma, nel corso dei secoli, ha dovuto esercitare grandi pressioni e compiere enormi sforzi - quello ‘stress’ di cui si parla nel titolo - per liberarsi dai cliché che lo imprigionavano e relegavano ad ambiti e utilizzi limitati.
La sua presenza nel mondo dell’arte contemporanea è una conquista abbastanza recente, ed essenzialmente dovuta alla sua specificità, fatta di durezza e fragilità, trasparenza e opacità.
La mostra, raccogliendo le esperienze di una serie di artisti contemporanei internazionali, si propone di individuare un percorso di studio e di critica, in grado di fornire l’opportunità di espandere i confini di questo materiale e fare del vetro di Murano un nuovo strumento espressivo.
Il fil rouge dell’esposizione è, dunque, il rapporto tra l’artista e il vetro, il confronto con le caratteristiche e i vincoli tecnici imposti dal materiale, il dialogo tra il pensiero dell’ideatore e la mano del maestro.
L’opera è il risultato del connubio tra l’idea dell’artista e il lavoro del maestro vetraio; la sintesi di saperi, conoscenze ed esperienze diverse, attraverso le quali si approda a un nuovo linguaggio espressivo.
Gli artisti presenti in questa esposizione sono entrati in contatto solo sporadicamente con il mondo del vetro ma, unitamente ad esso, utilizzano anche materiali molto diversi. Proprio per questa ragione hanno ottenuto risultati stupefacenti, di grande originalità e innovazione.
Quello che emerge è che l’incontro tra due realtà apparentemente lontane, l’arte contemporanea da un lato, il vetro dall’altra, ha consentito di immaginarne, idearne e costruirne una terza, un nuovo mondo, che ha liberato il vetro dalla sua identificazione in simbolo della tradizione, per donargli invece nuove prospettive e orizzonti.
Venezia, marzo 2009
L’esposizione, curata da Laura Mattioli Rossi e Rosa Barovier Mentasti, si presenta come uno dei più originali eventi collaterali della 53. Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia.
La mostra nasce dall’idea e dal progetto di Adriano Berengo, il quale ha visto nella 53° Biennale d’Arte di Venezia, che quest’anno ha come tema “la costruzione di nuovi mondi”, l’occasione giusta per proporre una mostra che fosse un tentativo di immaginazione di un mondo altro, un contesto dove il vetro grazie all’idea di grandi artisti internazionali avesse la possibilità di mostrare le sue potenzialità.
Organizzata dal Mjellby Konstmuseum di Halmstad (Svezia) in collaborazione con Berengo Studio 1989 di Murano-Venezia, la mostra presenta le opere di 39 tra i più conosciuti artisti contemporanei -, da César a Tony Cragg, da Luciano Fabro a Dan Graham, da Robert Rauschenberg a Joseph Kosuth, da Man Ray a Jean Arp, a Louise Bourgeois ad altri ancora - che si sono confrontati nell’arco della loro carriera con la tecnica vetraria.
Il vetro è un materiale da sempre apprezzato per la sua duttilità, per le caratteristiche fisiche inalterabili e la ricchezza espressiva delle forme ma, nel corso dei secoli, ha dovuto esercitare grandi pressioni e compiere enormi sforzi - quello ‘stress’ di cui si parla nel titolo - per liberarsi dai cliché che lo imprigionavano e relegavano ad ambiti e utilizzi limitati.
La sua presenza nel mondo dell’arte contemporanea è una conquista abbastanza recente, ed essenzialmente dovuta alla sua specificità, fatta di durezza e fragilità, trasparenza e opacità.
La mostra, raccogliendo le esperienze di una serie di artisti contemporanei internazionali, si propone di individuare un percorso di studio e di critica, in grado di fornire l’opportunità di espandere i confini di questo materiale e fare del vetro di Murano un nuovo strumento espressivo.
Il fil rouge dell’esposizione è, dunque, il rapporto tra l’artista e il vetro, il confronto con le caratteristiche e i vincoli tecnici imposti dal materiale, il dialogo tra il pensiero dell’ideatore e la mano del maestro.
L’opera è il risultato del connubio tra l’idea dell’artista e il lavoro del maestro vetraio; la sintesi di saperi, conoscenze ed esperienze diverse, attraverso le quali si approda a un nuovo linguaggio espressivo.
Gli artisti presenti in questa esposizione sono entrati in contatto solo sporadicamente con il mondo del vetro ma, unitamente ad esso, utilizzano anche materiali molto diversi. Proprio per questa ragione hanno ottenuto risultati stupefacenti, di grande originalità e innovazione.
Quello che emerge è che l’incontro tra due realtà apparentemente lontane, l’arte contemporanea da un lato, il vetro dall’altra, ha consentito di immaginarne, idearne e costruirne una terza, un nuovo mondo, che ha liberato il vetro dalla sua identificazione in simbolo della tradizione, per donargli invece nuove prospettive e orizzonti.
Venezia, marzo 2009
05
giugno 2009
Glass Stress
Dal 05 giugno al 22 novembre 2009
arte contemporanea
Location
PALAZZO FRANCHETTI
Venezia, San Marco, 2847, (Venezia)
Venezia, San Marco, 2847, (Venezia)
Biglietti
5 euro
Orario di apertura
tutti i giorni ore 10.00 - 18.00
Vernissage
5 Giugno 2009, ore 18
Editore
CHARTA
Ufficio stampa
CLP
Autore
Curatore