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Gli alfieri del design italiano
I Musei Civici di Pesaro si sono arricchiti di una donazione di circa 180 pezzi, raccolti durante tutta una vita dal Prof. Adalberto Vinciguerra e dalla moglie Anna Maria Miele, appassionati collezionisti, soprattutto di vetri rari. Alla donazione, i musei pesaresi – che proprio l’estate scorsa si sono presentati al pubblico nel nuovo assetto espositivo risultato di una complessa ristrutturazione – dedicano una mostra, a cura di Stefano Cecchetto.
Comunicato stampa
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I Musei Civici di Pesaro si sono arricchiti di una donazione di circa 180 pezzi, raccolti durante tutta una vita dal Prof. Adalberto Vinciguerra e dalla moglie Anna Maria Miele, appassionati collezionisti, soprattutto di vetri rari. Alla donazione, i musei pesaresi - che proprio l'estate scorsa si sono presentati al pubblico nel nuovo assetto espositivo risultato di una complessa ristrutturazione - dedicano una mostra, a cura di Stefano Cecchetto.
Il posto d’onore della raccolta Vinciguerra spetta ad un prezioso vaso di porcellana di Gio Ponti, «La
Passeggiata Archeologica», ambito da molti musei del mondo, tra cui quello delle Arti decorative di Parigi,
il Victoria and Albert di Londra, il Royal Ontario Museum di Toronto. Si tratta di un’urna bianca con
decorazioni in oro, porpora e grigio realizzata per la Richard Ginori nel 1923 di cui esistono pochi pezzi e
disegni. Una cista simile fu battuta nel 2005 da Sotheby’s per 78.000 euro, quella esposta a Palazzo
Mosca fu donata nel 1938 dai suoi ufficiali al padre del Prof. Vinciguerra, il maggiore pilota Giuseppe
Vinciguerra, comandante dell’aeroporto di Pisa.
La donazione comprende una ricca collezione di vetri rari, molti degli anni ‘20/’30, corredati dalla relativa
bibliografia, quadri d’autore, mobilio, che verranno dapprima esposti al piano nobile di Palazzo Mosca per
poi essere trasferiti al primo piano per la sistemazione museale definitiva. Tra le altre opere
particolarmente degne di nota due rarissimi vetri di Vittorio Zecchin eseguiti tra il 1921-22, quando Venini e
Cappellin fondarono la loro fornace. Esposti alla Biennale di Venezia e a Monza, segnarono una svolta nel
design. Rari anche per il colore oggi difficilmente riproducibile, i vasi di Napoleone Martinuzzi, che fu
scultore per il Vittoriale di D’Annunzio, il piatto di Carlo Scarpa, dalle tonalità uniche.
Un olio di Ivo
Pannaggi esempio del secondo futurismo degli anni ’30, uno di Pietro Frajacomo, una gouache di Enrico
Prampolini degli anni ’30, già pieno astrattismo, un piccolo olio di Silvestro Lega, uno di Giacomo Favretto
e uno di Niccolo' Cannicci sono tra i quadri che andranno ad ornare le pareti delle sale definitive.
Il posto d’onore della raccolta Vinciguerra spetta ad un prezioso vaso di porcellana di Gio Ponti, «La
Passeggiata Archeologica», ambito da molti musei del mondo, tra cui quello delle Arti decorative di Parigi,
il Victoria and Albert di Londra, il Royal Ontario Museum di Toronto. Si tratta di un’urna bianca con
decorazioni in oro, porpora e grigio realizzata per la Richard Ginori nel 1923 di cui esistono pochi pezzi e
disegni. Una cista simile fu battuta nel 2005 da Sotheby’s per 78.000 euro, quella esposta a Palazzo
Mosca fu donata nel 1938 dai suoi ufficiali al padre del Prof. Vinciguerra, il maggiore pilota Giuseppe
Vinciguerra, comandante dell’aeroporto di Pisa.
La donazione comprende una ricca collezione di vetri rari, molti degli anni ‘20/’30, corredati dalla relativa
bibliografia, quadri d’autore, mobilio, che verranno dapprima esposti al piano nobile di Palazzo Mosca per
poi essere trasferiti al primo piano per la sistemazione museale definitiva. Tra le altre opere
particolarmente degne di nota due rarissimi vetri di Vittorio Zecchin eseguiti tra il 1921-22, quando Venini e
Cappellin fondarono la loro fornace. Esposti alla Biennale di Venezia e a Monza, segnarono una svolta nel
design. Rari anche per il colore oggi difficilmente riproducibile, i vasi di Napoleone Martinuzzi, che fu
scultore per il Vittoriale di D’Annunzio, il piatto di Carlo Scarpa, dalle tonalità uniche.
Un olio di Ivo
Pannaggi esempio del secondo futurismo degli anni ’30, uno di Pietro Frajacomo, una gouache di Enrico
Prampolini degli anni ’30, già pieno astrattismo, un piccolo olio di Silvestro Lega, uno di Giacomo Favretto
e uno di Niccolo' Cannicci sono tra i quadri che andranno ad ornare le pareti delle sale definitive.
21
dicembre 2013
Gli alfieri del design italiano
Dal 21 dicembre 2013 al 30 maggio 2014
design
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
MUSEI CIVICI
Pesaro, Via Vincenzo Toschi Mosca, 29, (Pesaro E Urbino)
Pesaro, Via Vincenzo Toschi Mosca, 29, (Pesaro E Urbino)
Biglietti
Biglietto unico che comprende anche le collezioni permanenti Musei Civici + Casa Rossini, valido 7 giorni
€ 9 intero
€ 7,50 ridotto per gli over 65 e i soci di enti e realtà convenzionati
€ 5 euro ridotto per i titolari della card Pesaro Cult
ingresso gratuito
-fino a 19 anni
- ogni terza domenica del mese per i titolari della card Pesaro Cult
- per i portatori di handicap e accompagnatore
- per i membri ICOM (International Council of Museums)
- per i giornalisti muniti di tessera pro
Orario di apertura
da martedì a giovedì 10- 13. Da venerdì a domenica 10- 13; 15:30- 18:30
Lunedì chiuso.
Curatore