Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Gli impenetrabili intrecci di Rosa Spina. Tra mito e modernità
La kermesse con un’eccezionale artista, brillante rappresentante italiana della Fiber Art, si terrà a Palazzolo sull’Oglio presso le sale della Minotauro Fine Art Gallery. Il 26 novembre sarà Vittorio Sgarbi il padrino d’eccezione a presentarla al pubblico alle ore 17,30 nell’ambito della vernice.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Rosa Spina, Micro-macro-metamorfosi
Antologica di Rosa Spina nelle Sale della Minotauro Fine Art Gallery dal 26 novembre 2017 al 24 gennaio 2018.
La kermesse con un’eccezionale artista, brillante rappresentante italiana della Fiber Art, si terrà a Palazzolo sull’Oglio presso le sale della Minotauro Fine Art Gallery. Il 26 novembre sarà Vittorio Sgarbi il padrino d’eccezione a presentarla al pubblico alle ore 17,30 nell’ambito della vernice. Il gallerista, Diego Giudici, sarà felice di invitare tutti a partecipare all’evento, ma per problemi logistici, chiede al pubblico che vorrà intervenire di dare cortese conferma via mail.
L’antologica che l’artista ci offrirà parte da lontano, dai suoi esordi come talento notato dal maestro Mimmo Rotella e introdotto all’attenzione internazionale da Pierre Restany, fino alla più recente evoluzione. La mostra vuole essere una raccolta e un omaggio a tutta la produzione, comprese le suggestioni che la critica nazionale ed internazionale ripone nel suo lavoro. Inoltre è una riflessione concettuale e una pausa, per riunire tutti i motivi, gli intrecci, i miti, le fiabe, che l’hanno guidata fin qui.
Si tratta di un formalismo che mira ad impostare la ricerca introspettiva artistica per proiettare la geniale creativa nei nuovi percorsi tematici che la accompagneranno prima ad Arezzo e poi a Cavernago, nei primi due appuntamenti che il 2018 le offrirà.
Il linguaggio di Rosa Spina, infatti, come ci spiega Salvatore Falbo, curatore del suo archivio ufficiale, sta mostrando una parabola evolutiva che l’itinerario si propone di fissare all’attenzione dello spettatore, dai semplici intrecci sfilacciati romboidali, fino al recupero della qualità pittorica affrontata ancora anni fa. Una qualità apprezzata solo ultimamente da Vittorio Sgarbi, che le ha proposto di proseguire e di ridefinire la propria cifra compositiva, verso opere di un più ampio e completo respiro.
Questa ulteriore “micro-macro-metamorfosi”, così come la definisce Antonio Falbo, ne fanno una sperimentatrice dal curriculum notevole, la quale dopo aver esposto in numerose sedi italiane ed estere, permane in varie mostre personali e collettive. Milano, Roma, Dubai, Munchen, Parigi, Washington e Istanbul, sono solo alcune delle molteplici “location” pronte ad incoraggiare la versatilità e l’entusiasmo con cui l’artista ridisegna, ridefinisce e riattualizza le proprie creazioni.
Erede di quella tradizione che dalla mitologica Arianna, vede le donne tenere l’ago in mano per ricamare opere alternative alla pittura e alla scultura, Rosa Spina, in qualità di novella Iside o Aracne, intreccia la propria ragnatela. Si mostra affascinata dalle rimembranze degli antichi tessuti mediterranei di epoca bizantina, ma anche dai motivi celtici, cavallereschi e nordici. In un ideale recupero delle memorie avite e con l’aiuto di fuso e arcolaio, si ribella dolcemente con filo e ricamo, ai modernismi senza memoria.
La mostra con catalogo Editoriale Giorgio Mondadori, a cura di Vittorio Sgarbi, Antonio Falbo, Maria Elena Loda e Salvatore Falbo, e con la gradita presenza del direttore di Palazzo Reale di Milano Domenico Piraina, sarà inaugurata domenica 26 novembre 2017 alle ore 17.30 presso la Minotauro Fine Art Gallery.
Antologica di Rosa Spina nelle Sale della Minotauro Fine Art Gallery dal 26 novembre 2017 al 24 gennaio 2018.
La kermesse con un’eccezionale artista, brillante rappresentante italiana della Fiber Art, si terrà a Palazzolo sull’Oglio presso le sale della Minotauro Fine Art Gallery. Il 26 novembre sarà Vittorio Sgarbi il padrino d’eccezione a presentarla al pubblico alle ore 17,30 nell’ambito della vernice. Il gallerista, Diego Giudici, sarà felice di invitare tutti a partecipare all’evento, ma per problemi logistici, chiede al pubblico che vorrà intervenire di dare cortese conferma via mail.
L’antologica che l’artista ci offrirà parte da lontano, dai suoi esordi come talento notato dal maestro Mimmo Rotella e introdotto all’attenzione internazionale da Pierre Restany, fino alla più recente evoluzione. La mostra vuole essere una raccolta e un omaggio a tutta la produzione, comprese le suggestioni che la critica nazionale ed internazionale ripone nel suo lavoro. Inoltre è una riflessione concettuale e una pausa, per riunire tutti i motivi, gli intrecci, i miti, le fiabe, che l’hanno guidata fin qui.
Si tratta di un formalismo che mira ad impostare la ricerca introspettiva artistica per proiettare la geniale creativa nei nuovi percorsi tematici che la accompagneranno prima ad Arezzo e poi a Cavernago, nei primi due appuntamenti che il 2018 le offrirà.
Il linguaggio di Rosa Spina, infatti, come ci spiega Salvatore Falbo, curatore del suo archivio ufficiale, sta mostrando una parabola evolutiva che l’itinerario si propone di fissare all’attenzione dello spettatore, dai semplici intrecci sfilacciati romboidali, fino al recupero della qualità pittorica affrontata ancora anni fa. Una qualità apprezzata solo ultimamente da Vittorio Sgarbi, che le ha proposto di proseguire e di ridefinire la propria cifra compositiva, verso opere di un più ampio e completo respiro.
Questa ulteriore “micro-macro-metamorfosi”, così come la definisce Antonio Falbo, ne fanno una sperimentatrice dal curriculum notevole, la quale dopo aver esposto in numerose sedi italiane ed estere, permane in varie mostre personali e collettive. Milano, Roma, Dubai, Munchen, Parigi, Washington e Istanbul, sono solo alcune delle molteplici “location” pronte ad incoraggiare la versatilità e l’entusiasmo con cui l’artista ridisegna, ridefinisce e riattualizza le proprie creazioni.
Erede di quella tradizione che dalla mitologica Arianna, vede le donne tenere l’ago in mano per ricamare opere alternative alla pittura e alla scultura, Rosa Spina, in qualità di novella Iside o Aracne, intreccia la propria ragnatela. Si mostra affascinata dalle rimembranze degli antichi tessuti mediterranei di epoca bizantina, ma anche dai motivi celtici, cavallereschi e nordici. In un ideale recupero delle memorie avite e con l’aiuto di fuso e arcolaio, si ribella dolcemente con filo e ricamo, ai modernismi senza memoria.
La mostra con catalogo Editoriale Giorgio Mondadori, a cura di Vittorio Sgarbi, Antonio Falbo, Maria Elena Loda e Salvatore Falbo, e con la gradita presenza del direttore di Palazzo Reale di Milano Domenico Piraina, sarà inaugurata domenica 26 novembre 2017 alle ore 17.30 presso la Minotauro Fine Art Gallery.
26
novembre 2017
Gli impenetrabili intrecci di Rosa Spina. Tra mito e modernità
Dal 26 novembre 2017 al 24 gennaio 2018
design
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
GALLERIA IL MINOTAURO
Palazzolo Sull'oglio, Via Torre Del Popolo, 11/13, (Brescia)
Palazzolo Sull'oglio, Via Torre Del Popolo, 11/13, (Brescia)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 10-13 e 15-19
Vernissage
26 Novembre 2017, ore 17.30
Autore
Curatore