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Gli Unici. Al Hansen, Dieter Roth, Jean Toche
La Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, in collaborazione con la Fondazione Morra, nell’ambito dell’edizione 2021-2022 di Progetto XXI, presenta Gli Unici. Al Hansen, Dieter Roth, Jean Toche e una performance di Roberto Paci Dalò, a cura di Manuela Gandini, presso Casa Morra.
Comunicato stampa
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La Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, in collaborazione con la Fondazione Morra, nell’ambito dell’edizione 2021-2022 di Progetto XXI, presenta Gli Unici. Al Hansen, Dieter Roth, Jean Toche e una performance di Roberto Paci Dalò, a cura di Manuela Gandini. La mostra inaugurerà presso Casa Morra. Archivi d’Arte Contemporanea (Salita San Raffaele 20/C, Napoli) il 4 marzo 2022 alle ore 17:00, con interventi di Patrizia Boldoni, Consigliera del Presidente De Luca per la Cultura e i Beni Culturali; Rosanna Romano, Direttore generale per le politiche culturali e il turismo della Regione Campania; Angela Tecce, Presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee; Giuseppe Morra, Direttore della Fondazione Morra; Manuela Gandini, Curatrice della mostra. A seguire, alle ore 19:00, si terrà la performance sonora dal titolo “Niggunim”; parallelamente avrà luogo la rassegna di cinema a cura di Mario Franco.
Progetto XXI è la piattaforma attraverso la quale la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee si propone, dal 2012, di esplorare la produzione artistica emergente, nella sua realizzazione teorico-pratica, e di analizzare l'eredità delle pratiche artistiche più seminali degli ultimi decenni, nella loro esemplare proposta metodologica. Il progetto intende così contribuire alla produzione e alla diffusione di narrazioni e storiografie alternative del contemporaneo e alla definizione di un sistema regionale delle arti contemporanee, basato sulla collaborazione e l’interscambio fra istituzioni pubbliche e private operanti in Regione Campania.
Giuseppe Morra riprende il suo turno da dove si era interrotto – nel 2018 con la mostra 3P+B con opere di Luca Maria Patella, Vettor Pisani, Cesare Pietroiusti e Nanni Balestrini – e prosegue con il programma di mostre, basato sull’idea del gioco, dove la numerologia del 3 e del 7 ritorna e ne detta le regole.
Per quest’anno, infatti, Casa Morra presenta i suoi 3+1, per quello che ufficialmente sarebbe il settimo anno di mostre. Ma i concorrenti scelti, attorno cui ruota l’aura di un’unicità che il concetto stirneriano suggerisce, sono figure imprevedibili e sfuggenti, nomadi che conquistano la loro “casella”, svincolandosi dalle costrizioni del gioco. Gli Unici.
Così li descrive la curatrice: “Come le foreste o i terreni di risulta tra un edificio e un altro evolvono in maniera incostante: non sono razionali, controllabili, redditizi, sicuri, catalogabili e rivendicabili. Debordano dalle discipline contaminando altri terreni di consapevolezza”.
Per il giorno dell’inaugurazione è prevista una performance sonora dal titolo “Niggunim”, eseguita da Roberto Paci Dalò.
“Niggun (niggunim al plurale) significa in ebraico: “aria” o “melodia” e si tratta di una forma di canzone o melodia religiosa ebraica cantata da gruppi. È una tecnica del canto, spesso con suoni ripetitivi astratti al posto di una lirica formale. A volte i versetti della Torah, o citazioni da altri testi ebraici classici, sono cantati ripetitivamente così da creare un niggun. Alcuni niggunim vengono intonati come preghiere di lamentazione, mentre altri possono essere gioiosi o vittoriosi.”
Parallelamente al periodo di mostra, il regista Mario Franco, i cui Archivi risiedono negli spazi di Casa Morra, ha ideato una rassegna di cinema dedicata a “quell’unico stirneriano che nell’esperienza individuale, anarchica e autarchica si oppose alla morale e al costume ufficiale inseguendo una modalità espressiva che salvaguardasse strenuamente la propria peculiarità senza regole precostituite”. Propone quindi un programma sul cinema delle avanguardie storiche e le sperimentazioni degli anni ’60 e ’70 del secolo scorso.
“Cineasti-artisti come Man Ray, Hans Richter, Jonas Mekas, Maya Deren ed altri che hanno operato di là di ogni condizionamento economico o tecnico. Un cinema che bisogna continuare a vedere perché è una forma di difesa alla smaterializzazione e all’omologazione verso la quale sembra tendere il presente cine-artistico.”
La mostra è finanziata con fondi POC (PROGRAMMA OPERATIVO COMPLEMENTARE) Regione Campania nell’ambito del progetto “Azioni Culturali della Fondazione Donnaregina – Progetto XXI”.
Progetto XXI è la piattaforma attraverso la quale la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee si propone, dal 2012, di esplorare la produzione artistica emergente, nella sua realizzazione teorico-pratica, e di analizzare l'eredità delle pratiche artistiche più seminali degli ultimi decenni, nella loro esemplare proposta metodologica. Il progetto intende così contribuire alla produzione e alla diffusione di narrazioni e storiografie alternative del contemporaneo e alla definizione di un sistema regionale delle arti contemporanee, basato sulla collaborazione e l’interscambio fra istituzioni pubbliche e private operanti in Regione Campania.
Giuseppe Morra riprende il suo turno da dove si era interrotto – nel 2018 con la mostra 3P+B con opere di Luca Maria Patella, Vettor Pisani, Cesare Pietroiusti e Nanni Balestrini – e prosegue con il programma di mostre, basato sull’idea del gioco, dove la numerologia del 3 e del 7 ritorna e ne detta le regole.
Per quest’anno, infatti, Casa Morra presenta i suoi 3+1, per quello che ufficialmente sarebbe il settimo anno di mostre. Ma i concorrenti scelti, attorno cui ruota l’aura di un’unicità che il concetto stirneriano suggerisce, sono figure imprevedibili e sfuggenti, nomadi che conquistano la loro “casella”, svincolandosi dalle costrizioni del gioco. Gli Unici.
Così li descrive la curatrice: “Come le foreste o i terreni di risulta tra un edificio e un altro evolvono in maniera incostante: non sono razionali, controllabili, redditizi, sicuri, catalogabili e rivendicabili. Debordano dalle discipline contaminando altri terreni di consapevolezza”.
Per il giorno dell’inaugurazione è prevista una performance sonora dal titolo “Niggunim”, eseguita da Roberto Paci Dalò.
“Niggun (niggunim al plurale) significa in ebraico: “aria” o “melodia” e si tratta di una forma di canzone o melodia religiosa ebraica cantata da gruppi. È una tecnica del canto, spesso con suoni ripetitivi astratti al posto di una lirica formale. A volte i versetti della Torah, o citazioni da altri testi ebraici classici, sono cantati ripetitivamente così da creare un niggun. Alcuni niggunim vengono intonati come preghiere di lamentazione, mentre altri possono essere gioiosi o vittoriosi.”
Parallelamente al periodo di mostra, il regista Mario Franco, i cui Archivi risiedono negli spazi di Casa Morra, ha ideato una rassegna di cinema dedicata a “quell’unico stirneriano che nell’esperienza individuale, anarchica e autarchica si oppose alla morale e al costume ufficiale inseguendo una modalità espressiva che salvaguardasse strenuamente la propria peculiarità senza regole precostituite”. Propone quindi un programma sul cinema delle avanguardie storiche e le sperimentazioni degli anni ’60 e ’70 del secolo scorso.
“Cineasti-artisti come Man Ray, Hans Richter, Jonas Mekas, Maya Deren ed altri che hanno operato di là di ogni condizionamento economico o tecnico. Un cinema che bisogna continuare a vedere perché è una forma di difesa alla smaterializzazione e all’omologazione verso la quale sembra tendere il presente cine-artistico.”
La mostra è finanziata con fondi POC (PROGRAMMA OPERATIVO COMPLEMENTARE) Regione Campania nell’ambito del progetto “Azioni Culturali della Fondazione Donnaregina – Progetto XXI”.
04
marzo 2022
Gli Unici. Al Hansen, Dieter Roth, Jean Toche
Dal 04 marzo al 31 luglio 2022
arte contemporanea
Location
Casa Morra. Archivio d’Arte Contemporanea
Napoli, Salita San Raffaele, 20C, (NA)
Napoli, Salita San Raffaele, 20C, (NA)
Biglietti
intero €7; ridotto €5; gratuito under 16
Orario di apertura
da martedì a venerdì dalle 10 alle 18; sabato dalle 10 alle 14
Vernissage
4 Marzo 2022, Inaugurazione alle ore 17
Sito web
Autore
Curatore