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Global Photography. True stories
Progetto sulla fotografia contemporanea a cura di Massimo Sordi e Stefania Rössl
Comunicato stampa
Segnala l'evento
True stories, è il sottotitolo della collettiva Global Photography. Si tratta di un progetto espositivo ideato e proposto da Stefania Rössl e Massimo Sordi, una sorta di ampio osservatorio sulla scena fotografica internazionale che si è tradotto in una collettiva di autori provenienti da ogni parte del mondo. Nel 1986 David Byrne, storico leader dei Talking Heads, dirige il film True Stories. Direttore della fotografia era il teorico del banale quotidiano, William Eggleston. La mostra colletiva Global Photography riprende il titolo e i temi del film di Byrne ed Eggleston, ossia il racconto per immagini di storie che si muovono sul limite della realtà e della finzione. Come spiegano i curatori nel testo introduttivo al catalogo: «questa non è una citazione casuale. Tutt'altro. E' un riferimento che definisce lo spirito del progetto espositivo, in bilico tra storie vere e una visione di pura invenzione». In altre parole, storie vere o storie inventate, ma sempre tratte dal mondo reale. Sempre i curatori scrivono: «Di fronte alla proliferazione di immagini che costantemente ci vengono proposte come lettura dei principali fatti che accadono intorno a noi, questo progetto prende le mosse dalla consapevolezza che spesso gli insignificanti frammenti possiedono la capacità di rivelarci le esperienze più profonde».
Le fotografie di Zoltán Jokáy, Dana Lixenberg, Donald Weber sono racconti ripresi dalla realtà, soprattutto da quei piccoli insignificanti dettagli che assumono nuovi e differenti significati a seconda del punto di vista.
La mostra, raccoglie diciotto autori con un corpus di un centinaio di immagini che costruiscono percorsi culturali compositi. La dimensione intima del privato, così come la natura plurale della vita collettiva,
realizzano un terreno comune, dove si confrontano, ciascuno attraverso una peculiare identità, i diversi immaginari fotografici presentati.
Accanto alla sezione fotografica Global Photography, la mostra propone Global in video, una proiezione di filmati e di slideshows che, utilizzando il linguaggio del video, amplia l’esposizione suggerendo un ulteriore approfondimento dei temi illustrati. Un progetto di grande valore, non ultimo per la possibilità di vedere lavori di autori certamente noti, ma ancora poco esposti in Italia, di cui Officine Fotografiche ne è promotrice.
Le fotografie di Zoltán Jokáy, Dana Lixenberg, Donald Weber sono racconti ripresi dalla realtà, soprattutto da quei piccoli insignificanti dettagli che assumono nuovi e differenti significati a seconda del punto di vista.
La mostra, raccoglie diciotto autori con un corpus di un centinaio di immagini che costruiscono percorsi culturali compositi. La dimensione intima del privato, così come la natura plurale della vita collettiva,
realizzano un terreno comune, dove si confrontano, ciascuno attraverso una peculiare identità, i diversi immaginari fotografici presentati.
Accanto alla sezione fotografica Global Photography, la mostra propone Global in video, una proiezione di filmati e di slideshows che, utilizzando il linguaggio del video, amplia l’esposizione suggerendo un ulteriore approfondimento dei temi illustrati. Un progetto di grande valore, non ultimo per la possibilità di vedere lavori di autori certamente noti, ma ancora poco esposti in Italia, di cui Officine Fotografiche ne è promotrice.
17
dicembre 2010
Global Photography. True stories
Dal 17 dicembre 2010 al 15 gennaio 2011
fotografia
Location
OFFICINE FOTOGRAFICHE
Roma, Via Giuseppe Libetta, 1, (Roma)
Roma, Via Giuseppe Libetta, 1, (Roma)
Orario di apertura
Dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 20.30
Vernissage
17 Dicembre 2010, ore 18.00
Autore
Curatore