The philosophy of Andy Warhol (from A tu B and Back again) è il titolo originale del libro che Warhol pubblica nel 1975: si tratta della trascrizione di una serie di riflessioni, note, osservazioni e commenti su grandi - e piccoli - temi (l¹amore, la morte, la bellezza, l¹arte ma anche ³il potere della biancheria intima²) che l¹artista aveva affidato al suo inseparabile registratore nel corso di interviste e di conversazioni con i suoi collaboratori alla Factory. La filosofia di Andy Warhol è, dunque, un testo complesso e per alcuni versi ready- made proprio come il romanzo A , in cui l¹artista aveva nel 1968 raccolto le testimonianze autobiografiche di alcuni dei personaggi (attori, artisti, divi e sbandati) che gravitavano attorno al suo studio newyorchese, o, ancora, come i suoi Diari , pubblicati postumi nel 1989. Quello di Warhol sulla scrittura si definisce così come un lavoro impersonale e mediato che ripropone e dilata i temi e i problemi che le sue opere hanno messo in questione con tanta, indifferente , radicalità .

Stefania Zulian i è ricercatrice di Storia della critica d¹arte nell¹Università di Salerno e insegna Storia dell¹arte dei paesi extraeuropei in età contemporanea presso l¹Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli. Curatrice della sezione ³arti visive² della Fondazione Filiberto Menna, ha pubblicato numerosi saggi sull¹arte del Novecento e i volumi Il demone della contraddizione. Leonardo Sinisgalli critico d¹arte (1997), Scritture dell¹arte. Riflessioni figure incroci (2002) e Michel Leiris. Lo spazio dell¹arte (2002). Ha curato i servizi e le attività didattiche della mostra Global Warhol .


Il ciclo Global Warhol ­ gli incontri si rivolge in particolare agli studenti degli ultimi anni dei licei e dell¹Università degli Studi di Salerno, per i quali la partecipazione avrà valore di credito formativo. I prossimi incontri: Lorenzo Mango (11 febbraio), Rino Mele (25 febbraio).