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Gola/Maimeri – Colori e Sentimenti protagonisti della pittura lombarda dei primi del ‘900
Una selezione di 35 opere di Emilio Gola e Gianni Maimeri, tutti dipinti a olio e un pastello, rende omaggio ai due maestri della pittura lombarda
Comunicato stampa
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Giovedì 28 febbraio inaugura alla Fondazione Maimeri la mostra Gola e Maimeri – Colori e Sentimenti protagonisti della pittura lombarda dei primi del ‘900. L’esposizione, presentata dalla fondazione in occasione dell’ultima edizione di Modena Antiquaria e ora allestita nella sua sede milanese fino al 16 marzo, è curata da Luca Lualdi con il contributo di Raffaele De Grada e Paolo Manazza.
Una selezione di 35 opere di Emilio Gola e Gianni Maimeri, tutti dipinti a olio e un pastello, provenienti da collezioni private, dalle fondazioni Maimeri e Cariplo e dalla Banca Intesa. L’ approfondimento dell’opera rende omaggio ai due maestri della pittura lombarda che, sebbene diversi per molti aspetti, hanno saputo rappresentare un importante passaggio nella storia dell’arte a cavallo del secolo scorso, lontana per alcuni versi sia dall’Ottocento che dalle avanguardie novecentesche.
Emilio Gola torna a Milano, dopo l’ultima personale a Palazzo Reale nel 1989, con Gianni Maimeri. Il rapporto di stretta collaborazione fra i due maestri del colore, all’insegna di una grande stima reciproca, è stato estremamente intenso e inusuale, come si evince dalla grande tela Lo Studio di Gola, dipinta insieme a due mani nel 1920. Ma è anche il legame tra l’anima dell’artista e il territorio lombardo che accomuna la loro pittura. Figure di lavandaie, ruscelli e mulini, i vecchi Navigli ricorrono in Gola come in Maimeri. Le opere in esposizione offrono dei veri e propri documenti di vita, svolti in un racconto poetico che probabilmente si sarebbe perso negli anni convulsi del Novecento.
“Tutte opere – scrive De Grada nella prefazione al catalogo - che mostrano come questa scuola pittorica lombarda di fine Ottocento e inizio Novecento, si definisce grazie al tema della luce e dell’ombra svolto con magistrale poeticità e intuito. […] Oggi è venuto il tempo per scoprire i cieli lombardi del Gola e del Maimeri. Perché è grazie anche a loro se, nell’iperbolica e atrofizzante società dei mass media, abbiamo conservato nel cuore i racconti di questi Navigli, dei fiori e delle piante sulle loro rive, dei personaggi che animavano il cielo di quella perduta Lombardia”.
Emilio Gola (Milano 1851 - 1923) Laureato al Politecnico di Milano si dedica alla pittura solo dopo la laurea, sotto la guida di Sebastiano De Albertis. Socio della società dell’Unione frequenta con Arrigo Boito, Renato Simoni e Marco Praga i salotti culturali meneghini. Nel 1880 inizia a esporre nelle principali città europee e italiane. Considerato all’estero come una delle voci più schiette e valide della pittura del tempo, partecipa a collettive sia straniere che nazionali. E’ grazie alle sue lavandaie, ai paesaggi dei Navigli, ai colori del mare, scoperti in età adulta, che vince numerosi premi, tra cui due medaglie d’oro a Monaco e San Louis e una d’argento all’Esposizione Universale. Muore a Milano nel 1923.
Gianni Maimeri (Varano 1884 – Milano 1951) Dopo una breve parentesi veneziana nel 1906 rientra a Milano dove prosegue gli studi con Leonardo Bazzaro stabilendo uno stretto rapporto con Emilio Gola. Inizia la sua carriera espositiva a Milano, alla Permanente, a Brera e presso numerose gallerie pubbliche e private. Nonostante il distacco dalla vita artistica con il fascismo nel ’29 vince la medaglia d’oro alla Terza Esposizione del Paesaggio a Bologna, a cui seguono numerosi altri premi. Pittore e uomo pubblico - famosa la sua battaglia contro la chiusura dei Navigli di cui ne è testimonianza il ciclo dei Trenta Navigli - nel ‘23 con il fratello Carlo fonda la Fratelli Maimeri, azienda produttrice di colori, presto leader nel settore. Nel ’51 muore a Milano. Solo nel ’92 viene esposta per la prima volta al Museo della Scala una ricca sezione dei Disegni di Musicisti dal grande valore storico e artistico.
Una selezione di 35 opere di Emilio Gola e Gianni Maimeri, tutti dipinti a olio e un pastello, provenienti da collezioni private, dalle fondazioni Maimeri e Cariplo e dalla Banca Intesa. L’ approfondimento dell’opera rende omaggio ai due maestri della pittura lombarda che, sebbene diversi per molti aspetti, hanno saputo rappresentare un importante passaggio nella storia dell’arte a cavallo del secolo scorso, lontana per alcuni versi sia dall’Ottocento che dalle avanguardie novecentesche.
Emilio Gola torna a Milano, dopo l’ultima personale a Palazzo Reale nel 1989, con Gianni Maimeri. Il rapporto di stretta collaborazione fra i due maestri del colore, all’insegna di una grande stima reciproca, è stato estremamente intenso e inusuale, come si evince dalla grande tela Lo Studio di Gola, dipinta insieme a due mani nel 1920. Ma è anche il legame tra l’anima dell’artista e il territorio lombardo che accomuna la loro pittura. Figure di lavandaie, ruscelli e mulini, i vecchi Navigli ricorrono in Gola come in Maimeri. Le opere in esposizione offrono dei veri e propri documenti di vita, svolti in un racconto poetico che probabilmente si sarebbe perso negli anni convulsi del Novecento.
“Tutte opere – scrive De Grada nella prefazione al catalogo - che mostrano come questa scuola pittorica lombarda di fine Ottocento e inizio Novecento, si definisce grazie al tema della luce e dell’ombra svolto con magistrale poeticità e intuito. […] Oggi è venuto il tempo per scoprire i cieli lombardi del Gola e del Maimeri. Perché è grazie anche a loro se, nell’iperbolica e atrofizzante società dei mass media, abbiamo conservato nel cuore i racconti di questi Navigli, dei fiori e delle piante sulle loro rive, dei personaggi che animavano il cielo di quella perduta Lombardia”.
Emilio Gola (Milano 1851 - 1923) Laureato al Politecnico di Milano si dedica alla pittura solo dopo la laurea, sotto la guida di Sebastiano De Albertis. Socio della società dell’Unione frequenta con Arrigo Boito, Renato Simoni e Marco Praga i salotti culturali meneghini. Nel 1880 inizia a esporre nelle principali città europee e italiane. Considerato all’estero come una delle voci più schiette e valide della pittura del tempo, partecipa a collettive sia straniere che nazionali. E’ grazie alle sue lavandaie, ai paesaggi dei Navigli, ai colori del mare, scoperti in età adulta, che vince numerosi premi, tra cui due medaglie d’oro a Monaco e San Louis e una d’argento all’Esposizione Universale. Muore a Milano nel 1923.
Gianni Maimeri (Varano 1884 – Milano 1951) Dopo una breve parentesi veneziana nel 1906 rientra a Milano dove prosegue gli studi con Leonardo Bazzaro stabilendo uno stretto rapporto con Emilio Gola. Inizia la sua carriera espositiva a Milano, alla Permanente, a Brera e presso numerose gallerie pubbliche e private. Nonostante il distacco dalla vita artistica con il fascismo nel ’29 vince la medaglia d’oro alla Terza Esposizione del Paesaggio a Bologna, a cui seguono numerosi altri premi. Pittore e uomo pubblico - famosa la sua battaglia contro la chiusura dei Navigli di cui ne è testimonianza il ciclo dei Trenta Navigli - nel ‘23 con il fratello Carlo fonda la Fratelli Maimeri, azienda produttrice di colori, presto leader nel settore. Nel ’51 muore a Milano. Solo nel ’92 viene esposta per la prima volta al Museo della Scala una ricca sezione dei Disegni di Musicisti dal grande valore storico e artistico.
28
febbraio 2008
Gola/Maimeri – Colori e Sentimenti protagonisti della pittura lombarda dei primi del ‘900
Dal 28 febbraio al 16 marzo 2008
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE MAIMERI
Milano, Corso Cristoforo Colombo, 15, (Milano)
Milano, Corso Cristoforo Colombo, 15, (Milano)
Orario di apertura
Dal lunedì al venerdì, ore 10–19
Vernissage
28 Febbraio 2008, ore 18
Ufficio stampa
STUDIO FONTANA
Autore
Curatore