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Gordon Cheung – God is on Our Side
In occasione della prima mostra personale italiana di opere su tela il giovane artista anglo-cinese Gordon Cheung invita lo spettatore ad entrare in uno spazio mitologico: rocce psichedeliche, crateri da cui nasce una natura paradossale e rovine di mondi indecifrabili quasi sempre avvolti o sormontati da una forma circolare che si impone con l’idea di rassicurarci un poco, rotonda come un’aura spirituale. Il tutto dentro un abbacinante scenario post – test nucleari
Comunicato stampa
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In occasione della prima mostra personale italiana di opere su tela il giovane artista anglo-cinese Gordon Cheung invita lo spettatore ad entrare in uno spazio mitologico: rocce psichedeliche, crateri da cui nasce una natura paradossale e rovine di mondi indecifrabili quasi sempre avvolti o sormontati da una forma circolare che si impone con l’idea di rassicurarci un poco, rotonda come un’aura spirituale. Il tutto dentro un abbacinante scenario post - test nucleari.
La sua tecnica mista si appropria delle litografie di John Martin disegnate per la versione originale del Paradiso Perduto di John Milton: una serie di 24 tele in cui le illustrazioni del poema vengono rivedute e corrette, contraffatte in technicolor, sbalzate dall’uso di spray, inchiostro e acrilico usato come se fosse olio, a segnalarci che il deturpamento della natura che ci circonda è cosi esteso da proiettarci in un processo irreversibile. Spiega l’artista: “Sentivo di poter ri-tradurre le illustrazioni di John Martin all’interno di un contesto contemporaneo. La perdita di contatto con la Natura e la Terra e l’idea che il Paradiso sia definitvamente perduto è un concetto con il quale tutti noi possiamo rapportarci”.
Gordon Cheung prepara ogni singola tela con un background di colonnine dei numeri di borsa tagliate dal Financial Times, quotidiano inglese da sempre puntuale nel riferire lo stato del mondo economico e peraltro molto stimato e temuto nelle recensioni delle arti in generale. Preparata la base con l’ottima carta inglese l’artista sovrascrive il fondo con calibrata quantità di spray di cui prepara minuziosamente le sfumature di colore peraltro inesistenti in commercio. Le colonne di titoli azionari sono per Gordon Cheung la metafora diretta della realtà contemporanea: rappresentano un mondo fantastico nel quale gli investitori inseguono promesse di ricchezza istantanea, una realtà virtuale in cui degli instabili numeri condizionano le nostre vite.
Nato a Londra nel 1975, Gordon Cheung si è laureato presso il Royal College of Art ed ha proseguito i suoi studi al Central Saint Martins College of Art and Design. Vincitore del Jerwwod Prize nel 2004 e finalista al Decibel Award 2006, è già presente in numerose collezioni pubbliche e private. Tra le più recenti mostre personali ricordiamo“Heart of Darkness”, Thomas Cohn Gallery, San Paolo, Brasile e “Paradise Lost”, Laing Art Gallery, Newcastle, UK.
La sua tecnica mista si appropria delle litografie di John Martin disegnate per la versione originale del Paradiso Perduto di John Milton: una serie di 24 tele in cui le illustrazioni del poema vengono rivedute e corrette, contraffatte in technicolor, sbalzate dall’uso di spray, inchiostro e acrilico usato come se fosse olio, a segnalarci che il deturpamento della natura che ci circonda è cosi esteso da proiettarci in un processo irreversibile. Spiega l’artista: “Sentivo di poter ri-tradurre le illustrazioni di John Martin all’interno di un contesto contemporaneo. La perdita di contatto con la Natura e la Terra e l’idea che il Paradiso sia definitvamente perduto è un concetto con il quale tutti noi possiamo rapportarci”.
Gordon Cheung prepara ogni singola tela con un background di colonnine dei numeri di borsa tagliate dal Financial Times, quotidiano inglese da sempre puntuale nel riferire lo stato del mondo economico e peraltro molto stimato e temuto nelle recensioni delle arti in generale. Preparata la base con l’ottima carta inglese l’artista sovrascrive il fondo con calibrata quantità di spray di cui prepara minuziosamente le sfumature di colore peraltro inesistenti in commercio. Le colonne di titoli azionari sono per Gordon Cheung la metafora diretta della realtà contemporanea: rappresentano un mondo fantastico nel quale gli investitori inseguono promesse di ricchezza istantanea, una realtà virtuale in cui degli instabili numeri condizionano le nostre vite.
Nato a Londra nel 1975, Gordon Cheung si è laureato presso il Royal College of Art ed ha proseguito i suoi studi al Central Saint Martins College of Art and Design. Vincitore del Jerwwod Prize nel 2004 e finalista al Decibel Award 2006, è già presente in numerose collezioni pubbliche e private. Tra le più recenti mostre personali ricordiamo“Heart of Darkness”, Thomas Cohn Gallery, San Paolo, Brasile e “Paradise Lost”, Laing Art Gallery, Newcastle, UK.
26
settembre 2007
Gordon Cheung – God is on Our Side
Dal 26 settembre al 10 novembre 2007
arte contemporanea
Location
1/9 – UNOSUNOVE ARTE CONTEMPORANEA
Roma, Via Degli Specchi, 20, (Roma)
Roma, Via Degli Specchi, 20, (Roma)
Orario di apertura
Martedì – Venerdì dalle 10.00 alle 20.00
Sabato dalle 12.00 alle 20.00
Vernissage
26 Settembre 2007, ore 19
Autore
Curatore