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gpaho210614
All’interno della rassegna ZIP mostre lampo, sabato 21 Giugno blublauerspazioarte inaugura GPAHO210614 mostra collettiva a cura di Laura Vittoria Cherchi e Roberta Filippelli.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Blublauerspazioarte manipola ancora una volta la propria identità, si spoglia della funzione privata e veste panni solitamente indossati dallo spazio urbano che trasformano il suo white cube in un'enorme muro d'affissione.
L'operazione è semplice. Roberta Filippelli, indagatrice del quotidiano e dei processi che lo attraversano, intercetta la scelta della città di Alghero come sede del Gay Pride 2014 e la rielabora in una formula a due coordinate: un formato, quello del manifesto nella dimensione standard di 70x100 centimetri, ed un codice, GPAHO210614, che racchiude in forma abbreviata il nome, il luogo e la data della manifestazione e viene distribuito dall'artista come matrice generativa di una molteplicità di visioni e di progettualità. Un'azione collettiva, dunque, più che una mostra nel senso canonico del termine, che adotta il pretesto espressivo del manifesto, inteso nella duplice accezione di artefatto comunicativo-pubblicitario e dichiarazione programmatica di pensiero, per invitare gli artisti a misurarsi con una tematica sociale.
Nella cultura cinese, fin dai tempi dinastici, esisteva uno strumento che consentiva a chiunque di prendere la parola ed esprimere la propria opinione su persone o accadimenti: il dazibao. Letteralmente “poster a grandi caratteri”, si trattava di grandi giornali murali che venivano affissi in bacheche pubbliche uno accanto all'atro, quasi in un botta e risposta, e che era vietato rimuovere o ricoprire senza il consenso degli autori. Liberandoli dall'originaria valenza politica, possiamo immaginare che per GPAHO210614 ogni artista abbia scritto il proprio “dazibao per immagini” e lo abbia affisso nella grande bacheca pubblica di blublauerspazioarte affinché tutti possano leggerlo. Una parentesi di riflessione, al di là della retorica, al di là di ogni forzata militanza.
Laura Vittoria Cherchi
L'operazione è semplice. Roberta Filippelli, indagatrice del quotidiano e dei processi che lo attraversano, intercetta la scelta della città di Alghero come sede del Gay Pride 2014 e la rielabora in una formula a due coordinate: un formato, quello del manifesto nella dimensione standard di 70x100 centimetri, ed un codice, GPAHO210614, che racchiude in forma abbreviata il nome, il luogo e la data della manifestazione e viene distribuito dall'artista come matrice generativa di una molteplicità di visioni e di progettualità. Un'azione collettiva, dunque, più che una mostra nel senso canonico del termine, che adotta il pretesto espressivo del manifesto, inteso nella duplice accezione di artefatto comunicativo-pubblicitario e dichiarazione programmatica di pensiero, per invitare gli artisti a misurarsi con una tematica sociale.
Nella cultura cinese, fin dai tempi dinastici, esisteva uno strumento che consentiva a chiunque di prendere la parola ed esprimere la propria opinione su persone o accadimenti: il dazibao. Letteralmente “poster a grandi caratteri”, si trattava di grandi giornali murali che venivano affissi in bacheche pubbliche uno accanto all'atro, quasi in un botta e risposta, e che era vietato rimuovere o ricoprire senza il consenso degli autori. Liberandoli dall'originaria valenza politica, possiamo immaginare che per GPAHO210614 ogni artista abbia scritto il proprio “dazibao per immagini” e lo abbia affisso nella grande bacheca pubblica di blublauerspazioarte affinché tutti possano leggerlo. Una parentesi di riflessione, al di là della retorica, al di là di ogni forzata militanza.
Laura Vittoria Cherchi
21
giugno 2014
gpaho210614
21 giugno 2014
arte contemporanea
Location
BLUBLAUERSPAZIOARTE
Alghero, Via Rodolfo Morandi, 4, (Sassari)
Alghero, Via Rodolfo Morandi, 4, (Sassari)
Orario di apertura
dalle 18.00 alle 23.00
Vernissage
21 Giugno 2014, ore 18.00
Autore
Curatore