Durante questo primo appuntamento inerente a un ciclo di incontri dedicato ai grandi pittori italiani, Sergio Guarino della Pinacoteca Capitolina di Roma affronterà la lettura critica di Raffaello Sanzio (Urbino 1483 – Roma 1520), sulla base delle numerose ricerche intraprese negli ultimi 20 anni e dei restauri che hanno modificato sensibilmente la visione dell’artista, non più mitizzato come “divino pittore”. Raffaello esce definitivamente dal limbo delle leggende post-romantiche per tornare ad essere – quale è stato in effetti – uno dei più profondi intellettuali del Rinascimento. La sintesi di un’intera epoca, visibile soprattutto nelle Stanze del Vaticano, imprime una svolta decisiva alla pittura italiana e non solo, mentre le sue opere estreme, come la Trasfigurazione dipinta per Giulio de’ Medici, avviano uno straordinario rinnovamento del linguaggio pittorico.