Granell : l’arte del conversare – L’ultimo surrealista spagnolo

L’esposizione antologica di Granell appartiene ad “Esilii della cultura spagnola” con cui l’Instituto Cervantes apre la sua programmazione culturale d‘autunno. Questo programma monografico si articola in varie iniziative e si avvale della collaborazione di: la Embajada de España en Italia, la Subdirección General de Promoción del Libro (Ministerio de Educación, Cultura y Deporte), la Filmoteca del Ministerio de Asuntos Exteriores, la Fundación Eugenio Granell, la Facoltà di Lettere e Filosofia (Università Tor Vergata), la Residencia de Estudiantes, la A.ISP. I., el Instituto Valenciano de la Música y el Assesorato alle Potitiche Culturali del Comune de Roma

L’opera dell`artista galiziano si sviluppa in campi tanto diversi ed al tempo stesso complementari come fra altri la musica, la narrativa, la saggistica, la pittura, la scultura, il collage o il ready-made. La sua arte risponde ad un’assunzione concettuale surrealista, influenzato da grandi talenti spagnoli come Picasso, Miró, Buñuel e Dalì, inquadrandosi nel discorso progressivo dell’avanguardismo e nel clima simbolico nel quale natura, espressione ed ardore temperamentale si plasmano in una reinvenzione della realtà ispirata da meccanismi astratti e dallo spiccato carattere onirico.
La vita e l’arte di Granell lo hanno condotto per sentieri fuori dal tempo e dallo spazio, che corrispondono ad una cronologia biografica esattamente scandita, segnata dall’esilio. Nel 1939 abbandona la Spagna, in seguito alla sconfitta dell’esercito repubblicano, e dopo un breve soggiorno in Francia, dove entra in contatto con circoli di artisti surrealisti, inizierà una peregrinazione per l’America che lo porterà nella Repubblica Dominicana, in Guatemala, a Portorico ed a New York, e che durerà quasi 40 anni.
Lungo i suoi viaggi conobbe personaggi come André Breton, che lo collocò nella seconda generazione di surrealisti insieme ad artisti quali Giacometti, Gorky o Benjamin Péret; oppure Marcel Duchamp, con cui inizierà nel 1952 una lunga amicizia durante la quale il reciproco scambio di idee, testi e opere segnerà decisamente il percorso del pittore spagnolo.
La forma di pittura letteraria di Granell, ispirata durante i suoi viaggi, e che raggiunse il momento più prolifico nel periodo new-yorkese, implica un complesso ibrido fra la mitologia tribale e la tradizione classica, cancellando la frontiera tra il cosciente ed il subcosciente. Nelle sue ultime opere eseguite negli anni settanta e durante gli ottanta, molte delle quali realizzate dopo il suo rientro definitivo in Spagna nel 1985, assistiamo al ritorno ad una fase figurativa della sua arte.

 
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16 ottobre 2003

Granell : l’arte del conversare – L’ultimo surrealista spagnolo

Dal 16 ottobre al 16 novembre 2003
arte contemporanea
Location
INSTITUTO CERVANTES (NAVONA)
Roma, Piazza Navona, 91, (Roma)
Orario di apertura
martedí-domenica dalle 16.00 alle 20.00
Vernissage
16 Ottobre 2003, ore 19.00

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