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Grazia Fortuna Ward
una ricca selezione di calligrafie semantiche fanno da corredo alle sue più recenti monocromie plastiche
Comunicato stampa
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La Galleria The New Ars Italica di Milano è lieta di annunciare la mostra che si inaugurerà il 19 aprile in concomitanza col Salone del Mobile di Milano dove saranno esposti i lavori di Grazia Fortuna Ward: una ricca selezione di calligrafie semantiche fanno da corredo alle sue più recenti monocromie plastiche.
Perché esistono due categorie di pittori: quelli impegnati a togliere e quelli che si dedicano ad aggiungere. I primi seguono il concetto michelangiolesco per cui l’opera esiste già nel blocco di marmo e che occorra eliminare il superfluo e farla emergere nella sua completezza. Gli altri assecondano l’intima intuizione perseguendo la tecnica dell’accumulo.
L’atteggiamento di Grazia Fortuna Ward è conforme alla seconda opzione, mentre il risultato sembra a volte confortare l’illusione di un approccio michelangiolesco.
Il risultato ricorrente è una tavola monocromatica scandita da rilievi geometrici, da equilibri formali che guardano al costruttivismo. Da lontano è l’illusione della tela scavata e incisa ad attirare lo sguardo; è invece poi il tatto a svelare l’inganno e a introdurre una diversa e più sottile emozione che riguarda la sostanza e il colore, la percezione viva della materia nobilitata.
Grazia Fortuna Ward è un’artista di Vicenza che da più di vent’anni si dedica alla pittura e alla decorazione d’interni. Vanta collaborazioni prestigiose con architetti del calibro di Alvaro Siza Vieira, che l’ha voluta nel recupero del Parco Colonnese a Vicenza. Figlia d’arte di un padre scultore di marmo, e si vede, vive per quasi metà dell’anno negli Stai Uniti, dove l’ha portata il marito americano.
Scorre una vena impetuosa, genuina e continua nelle sue opere, capaci di conciliare le dimensioni temporali e anche narrative con l’astrazione lirica e di serrata unità della composizione, con la fiammante esplosione dei suoi bianchi che si riversa sulla tela per indicare il tipico divenire di nuove forme di esistenza.
Perché esistono due categorie di pittori: quelli impegnati a togliere e quelli che si dedicano ad aggiungere. I primi seguono il concetto michelangiolesco per cui l’opera esiste già nel blocco di marmo e che occorra eliminare il superfluo e farla emergere nella sua completezza. Gli altri assecondano l’intima intuizione perseguendo la tecnica dell’accumulo.
L’atteggiamento di Grazia Fortuna Ward è conforme alla seconda opzione, mentre il risultato sembra a volte confortare l’illusione di un approccio michelangiolesco.
Il risultato ricorrente è una tavola monocromatica scandita da rilievi geometrici, da equilibri formali che guardano al costruttivismo. Da lontano è l’illusione della tela scavata e incisa ad attirare lo sguardo; è invece poi il tatto a svelare l’inganno e a introdurre una diversa e più sottile emozione che riguarda la sostanza e il colore, la percezione viva della materia nobilitata.
Grazia Fortuna Ward è un’artista di Vicenza che da più di vent’anni si dedica alla pittura e alla decorazione d’interni. Vanta collaborazioni prestigiose con architetti del calibro di Alvaro Siza Vieira, che l’ha voluta nel recupero del Parco Colonnese a Vicenza. Figlia d’arte di un padre scultore di marmo, e si vede, vive per quasi metà dell’anno negli Stai Uniti, dove l’ha portata il marito americano.
Scorre una vena impetuosa, genuina e continua nelle sue opere, capaci di conciliare le dimensioni temporali e anche narrative con l’astrazione lirica e di serrata unità della composizione, con la fiammante esplosione dei suoi bianchi che si riversa sulla tela per indicare il tipico divenire di nuove forme di esistenza.
19
aprile 2007
Grazia Fortuna Ward
Dal 19 al 27 aprile 2007
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
GALLERIA THE NEW ARS ITALICA
Milano, Via Edmondo De Amicis, 28, (Milano)
Milano, Via Edmondo De Amicis, 28, (Milano)
Orario di apertura
da Martedì a Venerdì dalle 11.00 alle 14.00 e dalle 16.00 alle 19.00. Lunedì e sabato dalle 16.00 alle 19.00. Oppure su appuntamento
Vernissage
19 Aprile 2007, ore 18.30
Autore
Curatore