Una selezione delle opere realizzate nell’ultimo biennio da Grazia Gabbini, aggiornamento dell’evoluzione di una ricerca fatta di memoria e suggestione: lo stato di Grazia e lo stato della sua arte s’impongono nuovamente all’attenzione.

Claudio Rizzi scrive nel testo critico: “La superficie contratta nelle rughe di forza dichiara un’esistenza profonda. Allude, richiama, accentra senza racconto. Non esiste narrazione. Non esiste una affermazione assoluta.”

…“La carta inoffensiva diviene materia di forte concretezza, quasi forgiata o plasmata come terra ardita, scolpita nei segni e nei risvolti, vissuta nella prospettiva del volume in rapporto allo spazio. E tutto intorno si permea di suggestione. E’ superficie ma si accredita di solidità corposa e si muta, nella concezione contemporanea, in essenza scultura.”

Grazia Gabbini nasce a Milano, dove vive e lavora. Si diploma in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera e successivamente si iscrive alla Scuola di Arti Visive di Pavia dove frequenta i corsi dell’artista Mario Raciti.

Espone dal 1992 in mostre personali e rassegne tematiche in spazi pubblici e privati.