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Grazia Salierno
Nell’incantevole cornice del chiostro del S. Martin Hotel, ex convento di Benedettine del XIII secolo, le opere di Grazia Salierno parlano di corpi in continuo movimento, sospesi in uno spazio etereo ,di pennellate veloci dai toni delicati.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 16 al 28 febbraio 2020 al S. Martin Hotel di Giovinazzo, l'artista Grazia Salierno presenta le sue opere nell'affascinante chiostro dell'ex convento di Benedettine del XIII .La mostra, curata da Marie Claire Crasto dell'’associazione Artefuori e OPA OPA srl propone alcuni degli ultimi lavori dell'artista : “La delicatezza nella pennellata, la leggerezza del colore, la liquidità delle forme nelle macchie che si mescolano in modo imprevedibile e irreversibile, danno alla pittura di Grazia Salierno una consistenza evanescente, dove il gesto trova nel pennello il mezzo per sintetizzare le forme.
Mentre le macchie si fermano a delimitare un profilo, i corpi svaniscono con la tenuità del movimento che scandisce e moltiplica le sequenze. I soggetti sono dipinti e si muovono su sfondo bianco o in aree in cui l’assenza di riferimenti spaziali, fa emergere soltanto la torsione, l’espressione e la tensione del corpo.
Il lavoro di Grazia Salierno è una “dichiarazione d’amore per la danza”, una dimensione in cui l’artista ritrova la profondità della sua pittura, sperimentata con l’olio, con l’acrilico e poi con l’acquerello, nel quale trova la maturità e l’esistenza di un luogo interiore ove rimettere a nudo una nuova dimensione personale.
Erede di uno studio e di un percorso grafico orientato alla semplificazione, l’artista attraversa e indaga oggi tutte le sfumature del movimento, descrivendo con le ombreggiature del colore nei muscoli e nelle pieghe delle vesti (di risonanza teatrale), il ritmo corporeo e l’azione, spesso con la ripetizione dello stesso frame che prende in prestito alla fotografia e alla cinematografia. La scoperta di temporalità multiple come congiunzione di ritmi eterogenei in processi tensivi sempre nuovi, sembrano riferirsi al carattere futurista del dinamismo, che assume qui un senso di delicata morbidezza che impercettibilmente, tende a dissolversi. “
Manuela Clemente
Mentre le macchie si fermano a delimitare un profilo, i corpi svaniscono con la tenuità del movimento che scandisce e moltiplica le sequenze. I soggetti sono dipinti e si muovono su sfondo bianco o in aree in cui l’assenza di riferimenti spaziali, fa emergere soltanto la torsione, l’espressione e la tensione del corpo.
Il lavoro di Grazia Salierno è una “dichiarazione d’amore per la danza”, una dimensione in cui l’artista ritrova la profondità della sua pittura, sperimentata con l’olio, con l’acrilico e poi con l’acquerello, nel quale trova la maturità e l’esistenza di un luogo interiore ove rimettere a nudo una nuova dimensione personale.
Erede di uno studio e di un percorso grafico orientato alla semplificazione, l’artista attraversa e indaga oggi tutte le sfumature del movimento, descrivendo con le ombreggiature del colore nei muscoli e nelle pieghe delle vesti (di risonanza teatrale), il ritmo corporeo e l’azione, spesso con la ripetizione dello stesso frame che prende in prestito alla fotografia e alla cinematografia. La scoperta di temporalità multiple come congiunzione di ritmi eterogenei in processi tensivi sempre nuovi, sembrano riferirsi al carattere futurista del dinamismo, che assume qui un senso di delicata morbidezza che impercettibilmente, tende a dissolversi. “
Manuela Clemente
16
febbraio 2020
Grazia Salierno
Dal 16 al 28 febbraio 2020
arte contemporanea
Location
S. MARTIN HOTEL
Giovinazzo, Via San Domenico Maggiore, 28, (BA)
Giovinazzo, Via San Domenico Maggiore, 28, (BA)
Orario di apertura
da lunedi a domenica dalle 10 alle 21
Vernissage
16 Febbraio 2020, h 11.30
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione