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Grazia Varisco – Apparenze
La ricerca di Grazia Varisco in una personale a Ca’ di Fra’.
…Opere sul tema della percezione dello spazio e del limite attraverso i segni ed i limiti propri del cantiere: Palizzate, reti, installazioni.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La ricerca di Grazia Varisco in una personale a Ca’ di Fra’.
Il primo manifesto del GruppoT (1959) recitava: “Vediamo la realtà come continuo divenire di fenomeni che noi percepiamo nella variazione”.
Grazia Varisco è membro del GruppoT, movimento artistico milanese dei primi anni ’60, con G. Anceschi, D. Boriani, G. De Vecchi, G. Colombo. Insieme percorrono insieme un tratto significativo di Storia dell’ Arte.
La ricerca, anticipatrice dell’ Arte Cinetica si propone come fine di indagare le relazioni spazio-temporali che intercorrono nei vari aspetti della realtà percepita dallo spettatore. Una vasta sperimentazione sulla luce, il movimento, il tempo e lo spazio con lo scopo ultimo di creare un nuovo rapporto tra il prodotto artistico e lo spettatore.
Grazia Varisco, con opere come le “Tavole magnetiche” mette in rapporto lo Spazio con il Tempo attraverso il Movimento ed, anzi, proprio il Movimento risulta l’oggetto della sua ricerca. Le sue opere, dalle Tavole magnetiche (1959) agli Schemi luminosi ai Quadri comunicanti alle Risonanze al tocco (2010) invitano lo spettatore – attore a sperimentare la percezione del mondo attraverso i sensi. Dunque l’opera d’arte intesa come esperienza plurisensoriale. Lo spettatore da “utilizzatore finale” dell’opera assume il ruolo consapevole di attore, o meglio, co-autore. La proposta dell’intervento attivo dello spettatore è testimoniata, ironicamente, dall’ etichetta provocatoria "Si prega di toccare" con cui gli artisti del gruppo T accompagnavano l'esposizione delle loro opere. Quasi un progetto per misurare le emozioni.
La mostra a Ca’ di Fra’ presenterà opere sul tema della percezione dello spazio e del limite attraverso i segni ed i limiti propri del cantiere: Palizzate, reti, installazioni.
“…La palizzata del cantiere, la rete di recinzione sono apparenze materiali della realtà cariche di segni – segni di ingombro, di ostacolo, di divieto…Apparenze di provvisorietà che separano, che escludono, che condizionano. Questi segni sono adottati e adattati con interpretazioni libere, sono quasi un invito a oltrepassare, passare/oltre, superare il condizionamento mentale. Lo sguardo inquieto cerca, prova un “attraverso” mentale dello spazio e del limite (Grazia Varisco)”.
Manuela Composti
Il primo manifesto del GruppoT (1959) recitava: “Vediamo la realtà come continuo divenire di fenomeni che noi percepiamo nella variazione”.
Grazia Varisco è membro del GruppoT, movimento artistico milanese dei primi anni ’60, con G. Anceschi, D. Boriani, G. De Vecchi, G. Colombo. Insieme percorrono insieme un tratto significativo di Storia dell’ Arte.
La ricerca, anticipatrice dell’ Arte Cinetica si propone come fine di indagare le relazioni spazio-temporali che intercorrono nei vari aspetti della realtà percepita dallo spettatore. Una vasta sperimentazione sulla luce, il movimento, il tempo e lo spazio con lo scopo ultimo di creare un nuovo rapporto tra il prodotto artistico e lo spettatore.
Grazia Varisco, con opere come le “Tavole magnetiche” mette in rapporto lo Spazio con il Tempo attraverso il Movimento ed, anzi, proprio il Movimento risulta l’oggetto della sua ricerca. Le sue opere, dalle Tavole magnetiche (1959) agli Schemi luminosi ai Quadri comunicanti alle Risonanze al tocco (2010) invitano lo spettatore – attore a sperimentare la percezione del mondo attraverso i sensi. Dunque l’opera d’arte intesa come esperienza plurisensoriale. Lo spettatore da “utilizzatore finale” dell’opera assume il ruolo consapevole di attore, o meglio, co-autore. La proposta dell’intervento attivo dello spettatore è testimoniata, ironicamente, dall’ etichetta provocatoria "Si prega di toccare" con cui gli artisti del gruppo T accompagnavano l'esposizione delle loro opere. Quasi un progetto per misurare le emozioni.
La mostra a Ca’ di Fra’ presenterà opere sul tema della percezione dello spazio e del limite attraverso i segni ed i limiti propri del cantiere: Palizzate, reti, installazioni.
“…La palizzata del cantiere, la rete di recinzione sono apparenze materiali della realtà cariche di segni – segni di ingombro, di ostacolo, di divieto…Apparenze di provvisorietà che separano, che escludono, che condizionano. Questi segni sono adottati e adattati con interpretazioni libere, sono quasi un invito a oltrepassare, passare/oltre, superare il condizionamento mentale. Lo sguardo inquieto cerca, prova un “attraverso” mentale dello spazio e del limite (Grazia Varisco)”.
Manuela Composti
28
novembre 2013
Grazia Varisco – Apparenze
Dal 28 novembre 2013 al 31 gennaio 2014
arte contemporanea
Location
GALLERIA CA’ DI FRA’
Milano, Via Carlo Farini, 2, (Milano)
Milano, Via Carlo Farini, 2, (Milano)
Biglietti
libero
Orario di apertura
lunedì a venerdì ore 10-13 / 15-19
sabato SOLO per appuntamento
Causa FIERE, si consiglia di verificare telefonicamente
Vernissage
28 Novembre 2013, h 18.00 - 21.00
Autore
Curatore