Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Grazia Varisco – Trame…tra me e me
Il manifesto del GruppoT (1959) recitava: “Vediamo la realtà come continuo divenire di fenomeni che noi percepiamo nella variazione”. I nuovi lavori, “Quaderni a quadretti” (2019) testimoniano la creatività sempre carica di doni della ricerca di Grazia Varisco, sottolineando la sua contemporaneità e allo stesso modo, rendendoci consapevoli della sottile ironia ribadita in più occasioni dall’artista stessa: “Sono viva e continuo a creare…”.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il manifesto del GruppoT (1959) recitava: “Vediamo la realtà come continuo divenire di fenomeni che noi percepiamo nella variazione”.
La ricerca dell’Arte Cinetica proponeva, ieri come oggi, di indagare le relazioni spazio-temporali che intercorrono tra i diversi aspetti della realtà percepita dallo spettatore. Una sperimentazione sulla luce, il movimento, il tempo e lo spazio con lo scopo ultimo di creare un nuovo rapporto tra il prodotto artistico e lo spettatore.
Grazia Varisco, attraverso opere come “Tavole magnetiche”, mette in rapporto lo Spazio con il Tempo attraverso il Movimento fino a trasformare il movimento stesso nell’oggetto della sua ricerca. Le sue opere, dalle Tavole magnetiche (1959) agli Schemi luminosi, dai Quadri comunicanti alle Risonanze al tocco (2010) invitano lo spettatore/attore a sperimentare la percezione del mondo attraverso i propri sensi. Dunque l’opera d’arte come esperienza plurisensoriale.
Quasi un progetto per misurare le emozioni.
I nuovi lavori, “Quaderni a quadretti” (2019) testimoniano la creatività sempre carica di doni della ricerca di Grazia Varisco, sottolineando la sua contemporaneità e allo stesso modo, rendendoci consapevoli della sottile ironia ribadita in più occasioni dall’artista stessa: “Sono viva e continuo a creare…”.
La stessa Grazia Varisco spiega con queste parole la nuova ricerca:
“Trame...tra me e me
Mi concedo ancora il lusso di giocare con le parole e con i fatti, con l’arte che non incute soggezione, che mi permette di riscoprire nell’ortogonalità un tracciato mosso da linee orizzontali e verticali che si rincorrono e si alternano e poi si fissano in un reticolo che si arresta e che si dispone a diventare trama di altri racconti.
Un foglio a quadretti come quello su cui ho imparato a contare, che ho usato in seguito in molte occasioni nella mia attività per impostare il tracciato dei miei lavori, per immaginare i miei percorsi randomici, per esaminare il caso che scompagina l’ordine ortogonale del tracciato tipografico delle mie Extrapagine .....Ora, a distanza di tempo, godo l’occasione di solidificare il foglio nei miei “Quaderno a quadretti”, in cui la griglia rigida/duttile si lascia muovere dalle mie mani fino a riconoscerla e promuoverla protagonista nel continuare a raccontarmi in privato”.
Note biografiche
Grazia Varisco nasce nel 1937 a Milano.
Dal 1956 al 1960 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera, allieva di A. Funi. Terminati gli studi, vive l’esperienza artistica del Gruppo T con cui partecipa alle manifestazioni Miriorama, alle mostre di arte cinetica e programmata oltre a quelle del movimento internazionale Nouvelle Tendance.
Nel 1962 prende parte alla mostra “Arte Programmata”, voluta dalla Olivetti con presentazione di Umberto Eco; Nel 1963 alle rassegne del movimento “Nouvelle Tendance” e alla Biennale di Venezia (1964).
In seguito, conclusa l’esperienza di gruppo, continua la sua sperimentazione in modo autonomo, svolgendo anche attività di progettazione grafica per La Rinascente, la rivista “Abitare”, l’azienda Kartell e per il Piano Intercomunale Milanese (1962-1963).
Dal 1980 al 2007 è titolare della cattedra di Teoria della percezione all’Accademia di Brera a Milano.
Nel 2007, su segnalazione dell’Accademia di San Luca, riceve dal Presidente Giorgio Napolitano il Premio nazionale Presidente della Repubblica per la scultura, e viene nominata “Accademico di San Luca”.
Nel 2018 riceve dall’Accademia dei Lincei il premio Feltrinelli per le Arti Visive.
Sue opere figurano in musei e collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero:
Collezione Farnesina, Collezione Accademia di San Luca e Galleria Nazionale d’Arte Moderna - Roma, Museum of Modern Art di New York, MAMbo. - Bologna, Fondazione Museo de Arte Moderno Jesus Soto - Ciudad Bolivar, Museo di Würzburg, Museum Ritter - Waldenbuch, Centre Georges Pompidou - Parigi, Galleria d’Arte Moderna - Gallarate, MAC - Lissone, Museo di Villa Croce - Genova, Museo della Permanente, Fondazione Prada, Le Gallerie d'Italia e Museo del ’900 - Milano, Collezione/Museo Banca Intesa - Milano.
La ricerca dell’Arte Cinetica proponeva, ieri come oggi, di indagare le relazioni spazio-temporali che intercorrono tra i diversi aspetti della realtà percepita dallo spettatore. Una sperimentazione sulla luce, il movimento, il tempo e lo spazio con lo scopo ultimo di creare un nuovo rapporto tra il prodotto artistico e lo spettatore.
Grazia Varisco, attraverso opere come “Tavole magnetiche”, mette in rapporto lo Spazio con il Tempo attraverso il Movimento fino a trasformare il movimento stesso nell’oggetto della sua ricerca. Le sue opere, dalle Tavole magnetiche (1959) agli Schemi luminosi, dai Quadri comunicanti alle Risonanze al tocco (2010) invitano lo spettatore/attore a sperimentare la percezione del mondo attraverso i propri sensi. Dunque l’opera d’arte come esperienza plurisensoriale.
Quasi un progetto per misurare le emozioni.
I nuovi lavori, “Quaderni a quadretti” (2019) testimoniano la creatività sempre carica di doni della ricerca di Grazia Varisco, sottolineando la sua contemporaneità e allo stesso modo, rendendoci consapevoli della sottile ironia ribadita in più occasioni dall’artista stessa: “Sono viva e continuo a creare…”.
La stessa Grazia Varisco spiega con queste parole la nuova ricerca:
“Trame...tra me e me
Mi concedo ancora il lusso di giocare con le parole e con i fatti, con l’arte che non incute soggezione, che mi permette di riscoprire nell’ortogonalità un tracciato mosso da linee orizzontali e verticali che si rincorrono e si alternano e poi si fissano in un reticolo che si arresta e che si dispone a diventare trama di altri racconti.
Un foglio a quadretti come quello su cui ho imparato a contare, che ho usato in seguito in molte occasioni nella mia attività per impostare il tracciato dei miei lavori, per immaginare i miei percorsi randomici, per esaminare il caso che scompagina l’ordine ortogonale del tracciato tipografico delle mie Extrapagine .....Ora, a distanza di tempo, godo l’occasione di solidificare il foglio nei miei “Quaderno a quadretti”, in cui la griglia rigida/duttile si lascia muovere dalle mie mani fino a riconoscerla e promuoverla protagonista nel continuare a raccontarmi in privato”.
Note biografiche
Grazia Varisco nasce nel 1937 a Milano.
Dal 1956 al 1960 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera, allieva di A. Funi. Terminati gli studi, vive l’esperienza artistica del Gruppo T con cui partecipa alle manifestazioni Miriorama, alle mostre di arte cinetica e programmata oltre a quelle del movimento internazionale Nouvelle Tendance.
Nel 1962 prende parte alla mostra “Arte Programmata”, voluta dalla Olivetti con presentazione di Umberto Eco; Nel 1963 alle rassegne del movimento “Nouvelle Tendance” e alla Biennale di Venezia (1964).
In seguito, conclusa l’esperienza di gruppo, continua la sua sperimentazione in modo autonomo, svolgendo anche attività di progettazione grafica per La Rinascente, la rivista “Abitare”, l’azienda Kartell e per il Piano Intercomunale Milanese (1962-1963).
Dal 1980 al 2007 è titolare della cattedra di Teoria della percezione all’Accademia di Brera a Milano.
Nel 2007, su segnalazione dell’Accademia di San Luca, riceve dal Presidente Giorgio Napolitano il Premio nazionale Presidente della Repubblica per la scultura, e viene nominata “Accademico di San Luca”.
Nel 2018 riceve dall’Accademia dei Lincei il premio Feltrinelli per le Arti Visive.
Sue opere figurano in musei e collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero:
Collezione Farnesina, Collezione Accademia di San Luca e Galleria Nazionale d’Arte Moderna - Roma, Museum of Modern Art di New York, MAMbo. - Bologna, Fondazione Museo de Arte Moderno Jesus Soto - Ciudad Bolivar, Museo di Würzburg, Museum Ritter - Waldenbuch, Centre Georges Pompidou - Parigi, Galleria d’Arte Moderna - Gallarate, MAC - Lissone, Museo di Villa Croce - Genova, Museo della Permanente, Fondazione Prada, Le Gallerie d'Italia e Museo del ’900 - Milano, Collezione/Museo Banca Intesa - Milano.
04
dicembre 2019
Grazia Varisco – Trame…tra me e me
Dal 04 dicembre 2019 al 07 febbraio 2020
arte moderna e contemporanea
Location
GALLERIA CA’ DI FRA’
Milano, Via Carlo Farini, 2, (Milano)
Milano, Via Carlo Farini, 2, (Milano)
Orario di apertura
10-13 e 15-19
Vernissage
4 Dicembre 2019, 18-21
Autore
Curatore