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Graziano Marini – Oltre il Margine
Opere su carta a mano Lafranca Locarno
Comunicato stampa
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“...le idee navigano nell'aria, sono di tutti, basta essere pronti a coglierle. Gli artisti hanno il dono di cogliere gli impulsi prima degli altri, è necessario possedere una forte volontà e un po' di naturale talento. Idea o disegno mi pare significhi, come anche per Shakespeare, intenzione, programma progetto. Ho cominciato da giovanissimo a perseguire questo disegno, nel tentativo di diventare un pittore moderno. E così ho imparato questo mestiere di pittore adoperando le mani e gli occhi anziché a parole, per essere più preciso posso dire che mi sono preoccupato fin dall'inizio dell'effetto dell'insieme della luce, piuttosto che del segno, la materia e la moda..Ho 52 anni insisto nel tentativo di praticare un arte che vuole costruire dei valori linguistici ed estetici nell'ambito della tradizione europea dell'astrattismo, con una funzione sociale. Sono convinto che l'estetica sia un'aspirazione umana e che questo termine debba tornare ad arricchire le nostre esperienze di vita e di cultura... (Graziano Marini) “
Conosco Graziano Marini da diversi anni e seguivo attraverso le mostre i suoi lavori. Sapevo che era stato collaboratore di Piero Dorazio, suo maestro e mentore, di cui era stato assistente dal 1975 al 1985. Altri artisti a cui si è ispirato sono Henri Matisse, Paul Cézanne, Max Bill, Mark Rothko e Kenneth Noland, solo per citarne alcuni. Ciò lo ha reso un artista multiforme, abile nella ceramica, l'olio, la carta, il ferro, il vetro e il mosaico; di quest'ultimo è visibile una sua opera nell'atrio della metropolitana di Piazza Barberini a Roma. Un altro suo interesse è la fotografia. Come testimoniano le foto esposte a Todi durante il festival del 2008: Niente di nuovo sul fronte orientale. Foto dall'Afghanistan, dall'Iran e dal Pakistan.
Recentemente, ho invitato Graziano Marini a esporre le sue opere nella mia galleria e lui ha accettato con piacere. Sono andato a trovarlo nel suo studio fuori Todi, sul Tevere, in un casale dell'800, che Graziano usa anche come abitazione. Ho visto i suoi lavori e sono stato colpito da quelli su carta fatta a mano da Francois Lafranca a Locarno. Molti di questi, inediti, fanno parte della mostra di San Gemini “Oltre il Margine”. Sono lavori che hanno un espansione cromatica tranquilla, che ricorda Monet. Vi si può osservare un gioco di luci e ombre ben oltre le apparenze superficiali. Con colori solidi, dal blu scuro ai colori più accesi, il rosso, l'arancione e il giallo. L'apparente geometrizzazione dei segni di Marini, cela di fatto la sua poetica. In ogni foglio si nota infatti una linea chiara che separa il disegno in due parti. Quasi a significare che un’avvenuta rottura. (Franklin Watts)
Conosco Graziano Marini da diversi anni e seguivo attraverso le mostre i suoi lavori. Sapevo che era stato collaboratore di Piero Dorazio, suo maestro e mentore, di cui era stato assistente dal 1975 al 1985. Altri artisti a cui si è ispirato sono Henri Matisse, Paul Cézanne, Max Bill, Mark Rothko e Kenneth Noland, solo per citarne alcuni. Ciò lo ha reso un artista multiforme, abile nella ceramica, l'olio, la carta, il ferro, il vetro e il mosaico; di quest'ultimo è visibile una sua opera nell'atrio della metropolitana di Piazza Barberini a Roma. Un altro suo interesse è la fotografia. Come testimoniano le foto esposte a Todi durante il festival del 2008: Niente di nuovo sul fronte orientale. Foto dall'Afghanistan, dall'Iran e dal Pakistan.
Recentemente, ho invitato Graziano Marini a esporre le sue opere nella mia galleria e lui ha accettato con piacere. Sono andato a trovarlo nel suo studio fuori Todi, sul Tevere, in un casale dell'800, che Graziano usa anche come abitazione. Ho visto i suoi lavori e sono stato colpito da quelli su carta fatta a mano da Francois Lafranca a Locarno. Molti di questi, inediti, fanno parte della mostra di San Gemini “Oltre il Margine”. Sono lavori che hanno un espansione cromatica tranquilla, che ricorda Monet. Vi si può osservare un gioco di luci e ombre ben oltre le apparenze superficiali. Con colori solidi, dal blu scuro ai colori più accesi, il rosso, l'arancione e il giallo. L'apparente geometrizzazione dei segni di Marini, cela di fatto la sua poetica. In ogni foglio si nota infatti una linea chiara che separa il disegno in due parti. Quasi a significare che un’avvenuta rottura. (Franklin Watts)
04
aprile 2009
Graziano Marini – Oltre il Margine
Dal 04 aprile al 17 maggio 2009
disegno e grafica
Location
STUDIO WATTS
San Gemini, Via Gemine Astolfi, 2, (Terni)
San Gemini, Via Gemine Astolfi, 2, (Terni)
Orario di apertura
venerdì-sabato ore 10-12 /16-18 o per appuntamento
Vernissage
4 Aprile 2009, ore 17
Autore
Curatore