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Graziano Patrizi – Orogenesi
Stridii, lacerazioni… i colori sovente simboleggiano il sacrificio e la luce, ma ecco che Patrizi non si lega alla casualità; il gesto è pieno di un’emozione completa scaturita da un’azione ben preparata, sicura, tanto che l’Opera si conclude sempre secondo una dimensione autonoma.
Comunicato stampa
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“.... parrebbe quasi che le spatole su tela di Graziano Patrizi – intessute del giallo e del verde cobalto, del rosso e dell’arancio, come del violetto e da una gamma di grigi (e d’altro) che secondo i soggetti confluiscono in una dimensione magica – abbiano persino sondato e attinto per anni e anni dalle cave dove ha operato Michelangelo Buonarroti.
Stridii, lacerazioni... i colori sovente simboleggiano il sacrificio e la luce, ma ecco che Patrizi non si lega alla casualità; il gesto è pieno di un’emozione completa scaturita da un’azione ben preparata, sicura, tanto che l’Opera si conclude sempre secondo una dimensione autonoma.
Il movimento, lo scatto, l’andare avanti “è” la sua pittura che dopo aver attraversato territori vasti e diversi, giunge in una dimensione pressoché definitiva, pur se guardando oltre ci pare di scorgere altre isole creative, cariche di cromatismi e di sensibilità
Il mare, l’acqua...
Il colore impastato o diluito, piegato e condotto con abilità e sicurezza nella confluenza del proprio Io, ha fatto sì da fargli concretare dipinti davvero interessanti con temi lunghi, ampi o minimi, ma sempre ricchi di forza e di dolcezza. Pare di udire la mareggiata che morde lo scoglio o appiattisce la spiaggia, o l’acqua d’un torrente impazzito che corre verso valle, ma tra i suoi soggetti non è secondaria la foresta pulsante di vita e di mistero, o terreni modulati dal tempo.
Graziano Patrizi ci accompagna dunque nei meandri della memoria o nell’oggi con una forma-segno in cui c’è la raffigurazione come la trasfigurazione, lettura dell’arte come verità che deve continuare a tutti i costi.
Il suo linguaggio svela così uno stato d’animo immediato e pulsante, fissato con raziocinio per dar forma autonoma alle cosiddette “forme esterne”; ecco che a questo punto la produzione fantastica si lega alla realtà in modo da essere conosciuta e apprezzata per la validità di un’espressione costantemente logica e lineare”.
Lodovico Gierut
Critico d’arte
Stridii, lacerazioni... i colori sovente simboleggiano il sacrificio e la luce, ma ecco che Patrizi non si lega alla casualità; il gesto è pieno di un’emozione completa scaturita da un’azione ben preparata, sicura, tanto che l’Opera si conclude sempre secondo una dimensione autonoma.
Il movimento, lo scatto, l’andare avanti “è” la sua pittura che dopo aver attraversato territori vasti e diversi, giunge in una dimensione pressoché definitiva, pur se guardando oltre ci pare di scorgere altre isole creative, cariche di cromatismi e di sensibilità
Il mare, l’acqua...
Il colore impastato o diluito, piegato e condotto con abilità e sicurezza nella confluenza del proprio Io, ha fatto sì da fargli concretare dipinti davvero interessanti con temi lunghi, ampi o minimi, ma sempre ricchi di forza e di dolcezza. Pare di udire la mareggiata che morde lo scoglio o appiattisce la spiaggia, o l’acqua d’un torrente impazzito che corre verso valle, ma tra i suoi soggetti non è secondaria la foresta pulsante di vita e di mistero, o terreni modulati dal tempo.
Graziano Patrizi ci accompagna dunque nei meandri della memoria o nell’oggi con una forma-segno in cui c’è la raffigurazione come la trasfigurazione, lettura dell’arte come verità che deve continuare a tutti i costi.
Il suo linguaggio svela così uno stato d’animo immediato e pulsante, fissato con raziocinio per dar forma autonoma alle cosiddette “forme esterne”; ecco che a questo punto la produzione fantastica si lega alla realtà in modo da essere conosciuta e apprezzata per la validità di un’espressione costantemente logica e lineare”.
Lodovico Gierut
Critico d’arte
29
ottobre 2009
Graziano Patrizi – Orogenesi
Dal 29 ottobre all'otto novembre 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA EUROPA
Camaiore, Lungomare Europa , 41, (Lucca)
Camaiore, Lungomare Europa , 41, (Lucca)
Orario di apertura
Feriali 15,30-18,30. Festivi 10-12/15-18,30.
Vernissage
29 Ottobre 2009, ore 16 Presentazione: Lodovico Gierut
Autore