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Graziano Rey – Le profezie pittoriche
Mostra personale di quadri di medio e piccolo formato dell’autore torinese Graziano Rey. I grandi eventi della storia contemporanea come la caduta del muro di Berlino o il disastro di Cernobyl visti come metafora della storia del nucleo familiare e tradotti in forma di narrazione autobiografica.
Comunicato stampa
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Non è difficile riconoscere nella pittura di Graziano Rey , le caratteristiche di uno studio antropologico durato anni. Dopo, aver vissuto nella società dei mass media nel suo interno, come protagonista, ricordiamo che ha scritto la sigla de “I ragazzi della terza c”, "La giostra" "Buona Domenica" " I ragazzi della III C" " Ferragosto OK", ha vinto il premio Viareggio e il Rino Gaetano, partecipato al Tenco con la sua Band, ha vissuto per un anno alle isole di Tonga, compiendo quello che gli antropologi chiamano “osservazione partecipante”. Il suo lavoro è l’espressione di una sintesi di segni e significati archetipi, appartenenti a tutta l’umanità sin dai suoi albori. Allontanatosi progressivamente dal mondo fittizio dell’apparenza, incomincia a riprendere in mano un suo amore primigenio, la pittura, persuaso dal fatto che solo questa semplicità di strumenti e tecniche possano metabolizzare la quantitàò delle esperienze a cui è andato incontro. Argomenti che vuole comunicare avendone assimilato i principi come verità filosofica.
Nella mostra che si terrà il 14 novembre al Museo d’Arte Contemporanea di Fonte Nuova nei pressi di Roma, vengono affrontate alcune delle tematiche sociali anche partendo da precisi eventi storici in cui è stata coinvolta l’umanità intera come la caduta del muro di Berlino, L’esplosione di Cernobyl, e temi legati al vecchio testamento come l’Esodo e il Diluvio universale, Davide e Golia, e loro varianti (Dalla terra nasce la vita). Quindi eventi e esperienze diacroniche e perse nello spazio e nel tempo come ad assumere senso escatologico, in quanto profetizzano la fine dei tempi in maniera individuale e collettiva tramite altri ‘segni’ dei tempi.
Segni che traducono segni, parole che ne sostituiscono altre mettendo in atto la retorica dell’arte moderna e contemporanea. In apparenza la suggestione dei dipinti rupestri permutati in arte contemporanea con la vernice e le tecinche del dripping, del grattage, del frottage, del calco; tecniche prestate al Surrealismo che prevedono la commutazione di immagini in parole e viceversa e altre caratteristiche del versante onirico della realtà che la interpretano usando strumenti ancestrali paradossalmente ritornati in auge al giorno d’oggi.
Il contenuto a più livelli di lettura è a sfondo sociale, mitico, pubblicitario dove i colori assumono un significato simbolico, in cui il bianco presenta la positività, la razionalità, la luce; il rosso invece rappresenta la passione, il dramma, il dolore, la sofferenza. Eventi come Il Diluvio universale in cui presenta Dio come lancia, come punitore ossia nella sua veste ambigua di padre che ama e al contempo punisce, che porta a credere e a non credere, a identificarsi nel bene o nel male accompagna i grandi fatti della storia rappresentati come metafora della propria esistenza. Per cui c’è il ritorno della famiglia e del sé con il colore nero, (Bianco e nero : quello che pare bianco poi nasconde menzogne. Dallo sporco nascono delle anime candide…) che è anche il colore usato della rimozione ovvero di tutti quegli elementi condensati che sono stati volutamente dimenticati dalla coscienza, come protagonista e proiezione di tutti i personaggi principali delle opere. Sacra famiglia che ha questa presenza di rosso perché c’è una crisi della famiglia. Così come nella propria esperienza adolescenziale, nelle notti di Cernobyl si fa riferimento all’uomo e al suo percorso verso la verità incappando in disastri umanitari ed ecologici, in cui perdono la vita migliaia di persone.
Nella mostra che si terrà il 14 novembre al Museo d’Arte Contemporanea di Fonte Nuova nei pressi di Roma, vengono affrontate alcune delle tematiche sociali anche partendo da precisi eventi storici in cui è stata coinvolta l’umanità intera come la caduta del muro di Berlino, L’esplosione di Cernobyl, e temi legati al vecchio testamento come l’Esodo e il Diluvio universale, Davide e Golia, e loro varianti (Dalla terra nasce la vita). Quindi eventi e esperienze diacroniche e perse nello spazio e nel tempo come ad assumere senso escatologico, in quanto profetizzano la fine dei tempi in maniera individuale e collettiva tramite altri ‘segni’ dei tempi.
Segni che traducono segni, parole che ne sostituiscono altre mettendo in atto la retorica dell’arte moderna e contemporanea. In apparenza la suggestione dei dipinti rupestri permutati in arte contemporanea con la vernice e le tecinche del dripping, del grattage, del frottage, del calco; tecniche prestate al Surrealismo che prevedono la commutazione di immagini in parole e viceversa e altre caratteristiche del versante onirico della realtà che la interpretano usando strumenti ancestrali paradossalmente ritornati in auge al giorno d’oggi.
Il contenuto a più livelli di lettura è a sfondo sociale, mitico, pubblicitario dove i colori assumono un significato simbolico, in cui il bianco presenta la positività, la razionalità, la luce; il rosso invece rappresenta la passione, il dramma, il dolore, la sofferenza. Eventi come Il Diluvio universale in cui presenta Dio come lancia, come punitore ossia nella sua veste ambigua di padre che ama e al contempo punisce, che porta a credere e a non credere, a identificarsi nel bene o nel male accompagna i grandi fatti della storia rappresentati come metafora della propria esistenza. Per cui c’è il ritorno della famiglia e del sé con il colore nero, (Bianco e nero : quello che pare bianco poi nasconde menzogne. Dallo sporco nascono delle anime candide…) che è anche il colore usato della rimozione ovvero di tutti quegli elementi condensati che sono stati volutamente dimenticati dalla coscienza, come protagonista e proiezione di tutti i personaggi principali delle opere. Sacra famiglia che ha questa presenza di rosso perché c’è una crisi della famiglia. Così come nella propria esperienza adolescenziale, nelle notti di Cernobyl si fa riferimento all’uomo e al suo percorso verso la verità incappando in disastri umanitari ed ecologici, in cui perdono la vita migliaia di persone.
14
novembre 2010
Graziano Rey – Le profezie pittoriche
Dal 14 al 22 novembre 2010
arte contemporanea
Location
MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DI FONTE NUOVA
Fonte Nuova, Via Iv Novembre, 4, (Roma)
Fonte Nuova, Via Iv Novembre, 4, (Roma)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 Riceve anche su appuntamento.
Vernissage
14 Novembre 2010, ore 19
Autore
Curatore