Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Graziella Navaretti Bartolini – Superfici sensibili
Superfici sensibili è il titolo che l’artista torinese ha voluto dare alla collezione di opere presenti in mostra a Chivasso. Significato centrato, spiegazione, anche i non addetti, della vitalità della lastra di zinco che è in continuo divenire, grazie all’intervento chimico degli acidi e a quello meccanico-manuale dei bulini o delle punte secche, fino al momento in cui l’impressione dell’inchiostro non corrisponderà all’idea iniziale dell’artista.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Spesso considerata un ibrido tra pittura e disegno, l’incisione sfiora solamente i circuiti espositivi di massa, per comparire come
corollario o appendice a mostre di pittura. Altrimenti viene relegata in circuiti in cui la qualità altissima è garantita, ma il
destinatario è già il conoscitore colto, in grado di apprezzare con consapevolezza i mille accorgimenti necessari a modellare
la lastra che darà origine a ciò che vediamo impresso con il torchio sul foglio definitivo. Superfici sensibili è il titolo che l’artista
torinese ha voluto dare alla collezione di opere presenti in mostra a Chivasso. Significato centrato, spiegazione, anche ai non
addetti, della vitalità della lastra di zinco che è in continuo divenire, grazie all’intervento chimico degli acidi e a quello
meccanico-manuale dei bulini o delle punte secche, fino al momento in cui l’impressione dell’inchiostro non corrisponderà
all’idea iniziale dell’artista. Questo breve panorama sull’opera di un’artista che ha scelto l’incisione come proprio linguaggio
espressivo, è un viaggio attraverso la sperimentazione delle tecniche incisorie più raffinate con temi che fluttuano dalla
figurazione all’astrazione, senza mai dare l’idea della discontinuità.
GRAZIELLA NAVARETTI BARTOLINI
Dopo il conseguimento del diploma di Maestro d’Arte e le successive abilitazioni, ha insegnato negli anni Settanta ornato
modellato e figura modellata presso il Liceo Artistico Vittorio Veneto di Torino e, fino al 1992, è stata titolare della cattedra di
progettazione di moda e costume presso l’Istituto Statale d’Arte per il Disegno di Moda e Costume Aldo Passoni di Torino.
Dagli anni Settanta agli anni Ottanta ha svolto attività grafico-pittorica esponendo in numerose mostre personali e collettive a
livello nazionale, conseguendo premi e riconoscimenti.
Dai primi anni Novanta si è dedicata alla incisione tradizionale e alla grafica sperimentale frequentando, tra gli altri, i corsi di
Rina Riva presso l’Atelier Aperto di Venezia.
Ha completato il corso quinquennale di incisione tenuto da Franco Fanelli e Ermanno Barovero nell’ambito della Scuola Libera
del Nudo presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.
Sue opere sono state pubblicate su riviste del settore (Pianeta, Porti di Magnin - Antologia dell’incisione piemontese, Il Corriere
dell’Arte, il Giornale dell’Arte).
E’ presente nel terzo volume del Repertorio Incisori Italiani, Edit Faenza, e nella banca dati del Repertorio degli Incisori Italiani
per l’anno 2002, pubblicato da Grafica d’Arte.
MOSTRE PERSONALI
1970 – Galleria La Garavella, Carmagnola
1973 – Galleria Arte e Arredamenti, Milano, presentazione in catalogo di Renzo Rossotti
1974 – Galleria Il Cortilaccio, Torino, presentazione in catalogo di Albino Galvano
1976 – Galleria d’Arte Cavour, Imperia Porto Maurizio, presentazione in catalogo di
Adolfo Merlone
1996 – Chiostro Minervini, Tortolì
1998 – Galleria Micrò, Torino, presentazione in catalogo di Pino Mantovani
2000 – Galleria Il Quadrato, Chieri, presentazione in catalogo di Willy Beck
2001 - Chiostro Minervini, Tortolì
MOSTRE COLLETTIVE
1976 – 1° premio al concorso internazionale “I Fiori nell’Arte”, Cipressa
1979 – 2° classificata al 3° concorso internazionale di pittura e grafica La Telaccia, Torino
1997 – Stazioni, depositi e installazioni ferroviarie, Castello di Malgrà, Rivarolo C.se
1997 – Primavera nell’Area Mauriziana – Piemonte Artistico e Culturale – Regione
Piemonte, Torino
1998 – Antologia dell’Incisione Piemontese – Cap. XX, Mondovì
2000 – Mi gusto l’Arte, mostra promossa in concomitanza al Salone del Gusto – Lingotto,
Torino
2001 – L’ho dipinto con …collaborazione fra artisti e portatori di handicap – Casa del Conte Verde,
Rivoli
2001 – Di Segno in Segno – Palazzo della Provincia, Cuneo
2001– Un’opera in permanenza al Museo dell’Automobile di Torino, presentata in
occasione della mostra internazionale Cento Artisti per l’Auto
2002 – Sette Incisori al Castello – Pamparato e, conseguentemente, Sette Incisori Torinesi,
Isola di San Rocco al Ponte delle Ripe, Mondovì
2003 - Il segno molteplice – percorsi di incisione calcografica contemporanea – Palazzo Salmatoris
Cherasco, presentazione in catalogo di Paolo Bellini
2003 – Invitata con spazio espositivo personale alla VI Biennale Internazionale per l’incisione di
Acqui Terme
corollario o appendice a mostre di pittura. Altrimenti viene relegata in circuiti in cui la qualità altissima è garantita, ma il
destinatario è già il conoscitore colto, in grado di apprezzare con consapevolezza i mille accorgimenti necessari a modellare
la lastra che darà origine a ciò che vediamo impresso con il torchio sul foglio definitivo. Superfici sensibili è il titolo che l’artista
torinese ha voluto dare alla collezione di opere presenti in mostra a Chivasso. Significato centrato, spiegazione, anche ai non
addetti, della vitalità della lastra di zinco che è in continuo divenire, grazie all’intervento chimico degli acidi e a quello
meccanico-manuale dei bulini o delle punte secche, fino al momento in cui l’impressione dell’inchiostro non corrisponderà
all’idea iniziale dell’artista. Questo breve panorama sull’opera di un’artista che ha scelto l’incisione come proprio linguaggio
espressivo, è un viaggio attraverso la sperimentazione delle tecniche incisorie più raffinate con temi che fluttuano dalla
figurazione all’astrazione, senza mai dare l’idea della discontinuità.
GRAZIELLA NAVARETTI BARTOLINI
Dopo il conseguimento del diploma di Maestro d’Arte e le successive abilitazioni, ha insegnato negli anni Settanta ornato
modellato e figura modellata presso il Liceo Artistico Vittorio Veneto di Torino e, fino al 1992, è stata titolare della cattedra di
progettazione di moda e costume presso l’Istituto Statale d’Arte per il Disegno di Moda e Costume Aldo Passoni di Torino.
Dagli anni Settanta agli anni Ottanta ha svolto attività grafico-pittorica esponendo in numerose mostre personali e collettive a
livello nazionale, conseguendo premi e riconoscimenti.
Dai primi anni Novanta si è dedicata alla incisione tradizionale e alla grafica sperimentale frequentando, tra gli altri, i corsi di
Rina Riva presso l’Atelier Aperto di Venezia.
Ha completato il corso quinquennale di incisione tenuto da Franco Fanelli e Ermanno Barovero nell’ambito della Scuola Libera
del Nudo presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.
Sue opere sono state pubblicate su riviste del settore (Pianeta, Porti di Magnin - Antologia dell’incisione piemontese, Il Corriere
dell’Arte, il Giornale dell’Arte).
E’ presente nel terzo volume del Repertorio Incisori Italiani, Edit Faenza, e nella banca dati del Repertorio degli Incisori Italiani
per l’anno 2002, pubblicato da Grafica d’Arte.
MOSTRE PERSONALI
1970 – Galleria La Garavella, Carmagnola
1973 – Galleria Arte e Arredamenti, Milano, presentazione in catalogo di Renzo Rossotti
1974 – Galleria Il Cortilaccio, Torino, presentazione in catalogo di Albino Galvano
1976 – Galleria d’Arte Cavour, Imperia Porto Maurizio, presentazione in catalogo di
Adolfo Merlone
1996 – Chiostro Minervini, Tortolì
1998 – Galleria Micrò, Torino, presentazione in catalogo di Pino Mantovani
2000 – Galleria Il Quadrato, Chieri, presentazione in catalogo di Willy Beck
2001 - Chiostro Minervini, Tortolì
MOSTRE COLLETTIVE
1976 – 1° premio al concorso internazionale “I Fiori nell’Arte”, Cipressa
1979 – 2° classificata al 3° concorso internazionale di pittura e grafica La Telaccia, Torino
1997 – Stazioni, depositi e installazioni ferroviarie, Castello di Malgrà, Rivarolo C.se
1997 – Primavera nell’Area Mauriziana – Piemonte Artistico e Culturale – Regione
Piemonte, Torino
1998 – Antologia dell’Incisione Piemontese – Cap. XX, Mondovì
2000 – Mi gusto l’Arte, mostra promossa in concomitanza al Salone del Gusto – Lingotto,
Torino
2001 – L’ho dipinto con …collaborazione fra artisti e portatori di handicap – Casa del Conte Verde,
Rivoli
2001 – Di Segno in Segno – Palazzo della Provincia, Cuneo
2001– Un’opera in permanenza al Museo dell’Automobile di Torino, presentata in
occasione della mostra internazionale Cento Artisti per l’Auto
2002 – Sette Incisori al Castello – Pamparato e, conseguentemente, Sette Incisori Torinesi,
Isola di San Rocco al Ponte delle Ripe, Mondovì
2003 - Il segno molteplice – percorsi di incisione calcografica contemporanea – Palazzo Salmatoris
Cherasco, presentazione in catalogo di Paolo Bellini
2003 – Invitata con spazio espositivo personale alla VI Biennale Internazionale per l’incisione di
Acqui Terme
15
gennaio 2004
Graziella Navaretti Bartolini – Superfici sensibili
Dal 15 gennaio al 27 febbraio 2004
disegno e grafica
Location
PALAZZO SANTA CHIARA – MUNICIPIO
Chivasso, Piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa, (Torino)
Chivasso, Piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa, (Torino)
Orario di apertura
Lun-merc-ven 9-12
Mar-giov 9-12 / 15-17
Vernissage
15 Gennaio 2004, ore 17.30
Autore