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Gregorio Botta
verranno esposte dieci grandi opere in cera, ferro, carta e pigmenti su vetro
e una installazione dal titolo “Lavori in corso”, esposta nel 1999 alla
Galleria Comunale d’Arte Moderna di Roma
Comunicato stampa
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"La modernità é il transitorio, il fuggitivo, il contingente, la metà dell'arte, per cui l'altra metà è l'eterno e l'immutabile. Esiste una modernità in ogni pittore antico" (Charles Baudelaire, Curiosità estetiche)
In tal senso le opere di Gregorio Botta sono moderne, ma nello stesso tempo antiche grazie ad un continuo spostamento del punto d'appoggio, a continue peregrinazioni spazio-temporali che creano una dimensione in cui impatto e memoria funzionano in maniera integrata.
Botta assume come materia la cera per creare un "luogo" ampio di relazione che lascia varchi ed interstizi dentro i quali respira la forma; questo per merito della duttilità e della trasparenza che asicurano sospetto di presenza ed esemplarità d'apparizione.
"...E' un continuo sgombrare il campo, porre in tensione, acuire lo sguardo, distendere la mente, ricominciare a vedere, fare un po' di vuoto in questo caos visivo, emotivo, esistenziale, che mi pervade. Come se attraversandolo potessi poi depositarlo e creare una pausa, un respiro, un momento di consapevolezza nell'affanno della nostra vita. Fare spazio: non è questo il lavoro dell'artista?" (G. Botta).
La sublimazione del "Farsi luogo" della sua scultura, spogliata di sovrastrutture, proietta l'unica verità dell'essenza materica nelle ombre artificiali degli oggetti. In ciò si manifesta il poetico rapporto tra l'autonoma esistenza dell'oggetto e la virtualità del suo confronto con il mondo.
La personale, organizzata in collaborazione con la galleria Il Segno di Roma, presenta per la prima volta a Padova l¹artista. Gregorio Botta espone le sue opere recenti, rimanendo coerente nell'uso dei materiali e nell'essenzialità delle forme. In mostra dieci grandi opere in cera, carta, ferro e pigmenti su vetro
In tal senso le opere di Gregorio Botta sono moderne, ma nello stesso tempo antiche grazie ad un continuo spostamento del punto d'appoggio, a continue peregrinazioni spazio-temporali che creano una dimensione in cui impatto e memoria funzionano in maniera integrata.
Botta assume come materia la cera per creare un "luogo" ampio di relazione che lascia varchi ed interstizi dentro i quali respira la forma; questo per merito della duttilità e della trasparenza che asicurano sospetto di presenza ed esemplarità d'apparizione.
"...E' un continuo sgombrare il campo, porre in tensione, acuire lo sguardo, distendere la mente, ricominciare a vedere, fare un po' di vuoto in questo caos visivo, emotivo, esistenziale, che mi pervade. Come se attraversandolo potessi poi depositarlo e creare una pausa, un respiro, un momento di consapevolezza nell'affanno della nostra vita. Fare spazio: non è questo il lavoro dell'artista?" (G. Botta).
La sublimazione del "Farsi luogo" della sua scultura, spogliata di sovrastrutture, proietta l'unica verità dell'essenza materica nelle ombre artificiali degli oggetti. In ciò si manifesta il poetico rapporto tra l'autonoma esistenza dell'oggetto e la virtualità del suo confronto con il mondo.
La personale, organizzata in collaborazione con la galleria Il Segno di Roma, presenta per la prima volta a Padova l¹artista. Gregorio Botta espone le sue opere recenti, rimanendo coerente nell'uso dei materiali e nell'essenzialità delle forme. In mostra dieci grandi opere in cera, carta, ferro e pigmenti su vetro
07
febbraio 2004
Gregorio Botta
Dal 07 febbraio al 09 marzo 2004
arte contemporanea
Location
FIORETTO ARTE CONTEMPORANEA – GALLERIA AL MONTIRONE
Abano Terme, Via Pietro D'abano, 20, (Padova)
Abano Terme, Via Pietro D'abano, 20, (Padova)
Orario di apertura
da martedì a sabato ore 16.00-19.30; lunedì e festivi su appuntamento
Vernissage
7 Febbraio 2004, ore 18,30