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Greig Burgoyne: Classic Workout
Il maestoso contesto del Museo dell’Arte Classica ospita sezione dedicata agli eventi paralleli, Il Mondo Nuovo: The Contemplative Edge, che Camilla Boemio affianca e pone in relazione con la personale di Bruno Lisi. Ad aprire questa sezione, sarà l’artista Greig Burgoyne con Classic Workout.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il maestoso contesto del Museo dell’Arte Classica ospiterà, a partire dalla seconda settimana di febbraio, la sezione dedicata agli eventi paralleli, Il Mondo Nuovo: The Contemplative Edge, che Camilla Boemio affianca e pone in relazione con la personale di Bruno Lisi – inauguratasi lo scorso 12 gennaio - esplorando la nozione di contaminazione in senso ampio e concettuale, in un dialogo con la storia dell'arte e in una rappresentazione dei rapporti tra artista e pubblico, corpo e tela, il simbolico e il fisico.
Ad aprire questa sezione, sarà l’artista Greig Burgoyne con Classic Workout. Whatever I do I do I cannot control what is going to happen, una performance inedita che esplorerà la connettività e/o la sua assenza, tra i luoghi, persone e azioni, che rivelano la nostra presenza. Nel sistema egemonico del capitalismo regnano le sincronicità imposte. È qui che la cultura performativa e la ricaduta che è data dall'impotenza umana si scontrano in un futuro tecnologico senza volto. Qualunque cosa facciamo prima di diventare automi, l’essere umano è un ostacolo a quel futuro digitale, essendo né abbastanza veloce, né abbastanza efficiente né abbastanza affidabile.
Come scrive Burgoyne: “la presenza è fatta di incontri. Questi incontri sono determinati dalle nostre azioni e dai nostri gesti. In un dialogo tra cose ed eventi, tra oggetto e soggetto. È lì che si formano le abitudini, ma anche dove mutano, si rompono o si disperdono”. In questa analisi performativa, Burgoyne dialogherà con il Museo dell’Arte Classica e con un gruppo di artisti, e di studenti che esploreranno il divenire confrontandosi con una serie di gesti ed articolazioni che riflettono le energie e il movimento delle figure scultoree che risiedono nei numerosi corridoi di questa vasta collezione. Il risultato non è quello di estendere l'aspetto di queste statue, ma di animare e contestare quello spazio tra oggetto e spettatore come un campo dinamico di potenziale, sorpresa e assurdità, come ci ha indicato Bertolt Brecht.
Greig Burgoyne (Glasgow 1971) ha studiato presso la Hoschüle Für Angewandte Kunst di Vienna e al Royal College of Art di Londra ( MA Painting 1994). La sua è una pratica ampia che coinvolge il disegno site-specific attraverso performance e installazioni. Unisce materiali spesso recuperati nelle vicinanze del luogo del progetto, con strategie processuali, basate sulla generazione di una condizione di divenire, traduzione e flusso; la creazione di un luogo di esperienza piuttosto che un mero set. Ha esposto ampiamente in Europa sin dalla laurea al Royal College. Le commissioni e le performance recenti: Expect the Unexpected presso The Lowry Manchester (con Yoko Ono, Martin Creed e John Baldessari); Brief Encounters, the Edinburgh Arts Festival; e The First Night of Experimental Boredom, Lodge 222 Dordrecht, Holland, 2019; The One Who Was Standing Apart From Me at Mart Gallery, Dublin 2018; Celui Qui Ne M'Accompagnait Pas, Médiatèque Du Moulle, France 2018; PIER DIG at ARTWalk Porty, Edinburgh 2018; Restless Linings at Wimbledon Space London 2018; OK-NO, La Confection Idéale, Tourcoing, France 2018, and Breathing Space with La Verita Dance Company,Centre Culturel, Balavoine, France.
Si ringrazia: UCA University for the creative arts / Farnham
Cura e direzione scientifica: Camilla Boemio, Francesca Gallo, Irene Ranzato
Ad aprire questa sezione, sarà l’artista Greig Burgoyne con Classic Workout. Whatever I do I do I cannot control what is going to happen, una performance inedita che esplorerà la connettività e/o la sua assenza, tra i luoghi, persone e azioni, che rivelano la nostra presenza. Nel sistema egemonico del capitalismo regnano le sincronicità imposte. È qui che la cultura performativa e la ricaduta che è data dall'impotenza umana si scontrano in un futuro tecnologico senza volto. Qualunque cosa facciamo prima di diventare automi, l’essere umano è un ostacolo a quel futuro digitale, essendo né abbastanza veloce, né abbastanza efficiente né abbastanza affidabile.
Come scrive Burgoyne: “la presenza è fatta di incontri. Questi incontri sono determinati dalle nostre azioni e dai nostri gesti. In un dialogo tra cose ed eventi, tra oggetto e soggetto. È lì che si formano le abitudini, ma anche dove mutano, si rompono o si disperdono”. In questa analisi performativa, Burgoyne dialogherà con il Museo dell’Arte Classica e con un gruppo di artisti, e di studenti che esploreranno il divenire confrontandosi con una serie di gesti ed articolazioni che riflettono le energie e il movimento delle figure scultoree che risiedono nei numerosi corridoi di questa vasta collezione. Il risultato non è quello di estendere l'aspetto di queste statue, ma di animare e contestare quello spazio tra oggetto e spettatore come un campo dinamico di potenziale, sorpresa e assurdità, come ci ha indicato Bertolt Brecht.
Greig Burgoyne (Glasgow 1971) ha studiato presso la Hoschüle Für Angewandte Kunst di Vienna e al Royal College of Art di Londra ( MA Painting 1994). La sua è una pratica ampia che coinvolge il disegno site-specific attraverso performance e installazioni. Unisce materiali spesso recuperati nelle vicinanze del luogo del progetto, con strategie processuali, basate sulla generazione di una condizione di divenire, traduzione e flusso; la creazione di un luogo di esperienza piuttosto che un mero set. Ha esposto ampiamente in Europa sin dalla laurea al Royal College. Le commissioni e le performance recenti: Expect the Unexpected presso The Lowry Manchester (con Yoko Ono, Martin Creed e John Baldessari); Brief Encounters, the Edinburgh Arts Festival; e The First Night of Experimental Boredom, Lodge 222 Dordrecht, Holland, 2019; The One Who Was Standing Apart From Me at Mart Gallery, Dublin 2018; Celui Qui Ne M'Accompagnait Pas, Médiatèque Du Moulle, France 2018; PIER DIG at ARTWalk Porty, Edinburgh 2018; Restless Linings at Wimbledon Space London 2018; OK-NO, La Confection Idéale, Tourcoing, France 2018, and Breathing Space with La Verita Dance Company,Centre Culturel, Balavoine, France.
Si ringrazia: UCA University for the creative arts / Farnham
Cura e direzione scientifica: Camilla Boemio, Francesca Gallo, Irene Ranzato
04
febbraio 2022
Greig Burgoyne: Classic Workout
04 febbraio 2022
arte contemporanea
Location
MUSEO DELL’ARTE CLASSICA – UNIVERSITA’ LA SAPIENZA
Roma, Piazzale Aldo Moro, 5, (Roma)
Roma, Piazzale Aldo Moro, 5, (Roma)
Orario di apertura
Dalle ore 17 alle 19.30.
Vernissage
4 Febbraio 2022, Dalle ore 17 alle 19.30.
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico