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Grint
Gli artisti del Gruppo Interinale, optando per una scelta espressiva radicalmente destituita dalla figurazione, s’inseriscono nella grande corrente della pittura astratta
Comunicato stampa
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E’ ormai assodato che l’opera d’arte non si produce dalla semplice copia di un oggetto dato dal di fuori, ma dalla realizzazione di un’idea interiore. Questo principio, tratto dall’estetica di Panofsky, rimane il presupposto fondamentale attraverso cui l’arte contemporanea dovrebbe fondare il proprio operare.
Gli artisti del Gruppo Interinale, optando per una scelta espressiva radicalmente destituita dalla figurazione, s’inseriscono nella grande corrente della pittura astratta, in quell’ambito che oscilla da Kandinsky a Mondrian e che ha permesso l’evoluzione di tutta l’arte non figurativa. Le opere pittoriche di coloro che prendono parte a questo movimento convergono all’unisono verso la corrente astratta meno impostata e geometrica, quindi nella direzione dell’informale o della liricità espressiva del colore che si compenetra reciprocamente.
In questo campo essi trovano i motivi costruenti il loro orientamento ideale diretto verso una ricerca interiore nella compenetrazione della sfera spirituale con quella materiale.
Luce-colore-spazio-movimento sono le formule adottate dal grint per continuare un percorso alla ricerca di SENSO. Da tempo un ospite inquietante ha preso dimora nella nostra anima e chiede con una decisione e una forza sinora sconosciuta il senso dell’esistenza. Questa domanda, vecchia come il mondo, ci appare oggi radicalmente diversa perché non è più provocata dal prevalere del dolore sulle gioie della vita, ma dal fatto che la civiltà contemporanea rimuove ogni senso che non si risolva nella pura funzionalità tecnica.
L’esperienza artistica come flusso continuo di avvenimenti, dove gli opposti non possono essere riconciliati e dove il negativo non può essere ricomposto come l’altra parte del positivo. Rovesciamento-disordine come denuncia della sofferenza ma anche modalità per rompere le barriere del silenzio e tentativo di recuperare le parole umane che non riusciamo a dire.
La mostra sarà presentata dal critico Michele Beraldo.
Al Vernissage saranno presenti gli artisti.
Gli artisti del Gruppo Interinale, optando per una scelta espressiva radicalmente destituita dalla figurazione, s’inseriscono nella grande corrente della pittura astratta, in quell’ambito che oscilla da Kandinsky a Mondrian e che ha permesso l’evoluzione di tutta l’arte non figurativa. Le opere pittoriche di coloro che prendono parte a questo movimento convergono all’unisono verso la corrente astratta meno impostata e geometrica, quindi nella direzione dell’informale o della liricità espressiva del colore che si compenetra reciprocamente.
In questo campo essi trovano i motivi costruenti il loro orientamento ideale diretto verso una ricerca interiore nella compenetrazione della sfera spirituale con quella materiale.
Luce-colore-spazio-movimento sono le formule adottate dal grint per continuare un percorso alla ricerca di SENSO. Da tempo un ospite inquietante ha preso dimora nella nostra anima e chiede con una decisione e una forza sinora sconosciuta il senso dell’esistenza. Questa domanda, vecchia come il mondo, ci appare oggi radicalmente diversa perché non è più provocata dal prevalere del dolore sulle gioie della vita, ma dal fatto che la civiltà contemporanea rimuove ogni senso che non si risolva nella pura funzionalità tecnica.
L’esperienza artistica come flusso continuo di avvenimenti, dove gli opposti non possono essere riconciliati e dove il negativo non può essere ricomposto come l’altra parte del positivo. Rovesciamento-disordine come denuncia della sofferenza ma anche modalità per rompere le barriere del silenzio e tentativo di recuperare le parole umane che non riusciamo a dire.
La mostra sarà presentata dal critico Michele Beraldo.
Al Vernissage saranno presenti gli artisti.
25
novembre 2006
Grint
Dal 25 novembre al 03 dicembre 2006
arte contemporanea
Location
GALLERIA SPAZIO BIANCO
Venezia, Via Palazzo, 45, (Venezia)
Venezia, Via Palazzo, 45, (Venezia)
Vernissage
25 Novembre 2006, ore 18
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