La Galleria Davico dedica la prima mostra del 2010 ai percorsi artistici da sempre privilegiati nei suoi quarant’anni di storia: il grottesco, il surreale e il fantastico.
Con un sostanzioso ventaglio di 24 artisti (22 pittori+2 scultori), e attraverso un corpus di circa 50 opere (almeno due per ogni artista), la galleria diventerà una grande wunderkammer, ricchissima di magiche sfaccettature.
Si alterneranno così realtà diverse, abitate da personaggi strani e desueti, ma anche rappresentate da mondi sospesi tra razionalità e immaginazione.
Come vuole la storia dell’arte visionaria, saranno le più disparate anche le sensazioni, da quelle rassicuranti e idilliache alla malinconia, fino a quelle inquietanti, in cui la soggezione rende, in maniera sottile, attraente un’opera.
Gli artisti invitati si differenziano tra maestri e giovani, secondo uno stile ormai caratteristico della Galleria Davico, devota ai grandi nomi ma fiduciosa anche in chi ha intrapreso da poco il viaggio sotto i fari dell’arte. Altra caratteristica è la provenienza geografica: per la maggior parte di essi è italiana, da nord a sud, ma uno sguardo oltralpe permette di avere in mostra artisti francesi e dalla Russia.
Streghe e bambole gotiche, cavalieri barocchi, figure metamorfiche, animali fantastici o reali, angeli, giullarini e personaggi irriverenti quando non sporcaccioni, ma anche interni borghesi e d’altri tempi, cieli immensi e misteriosi, sono solo una parte di tutto quel che si potrà trovare in mostra, tra pittura a olio o a tempera, sculture in legno dipinto o in terracotta policroma.