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Gruppo E: Heroes
Quinto e ultimo appuntamento di quest’anno per il Gruppo E, dedicato a una canzone di David Bowie, Heroes.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’ultima mostra del Gruppo E per questo 2017 coincide con il suo incontro con il RAINBOWie Festival. La stagione del Gruppo E si fonde con il Festival dedicato alla figura di David Bowie. Seguendo il programma di questo ciclo di mostre il soggetto doveva essere individuato in una canzone. Si è scelta “Heores”. Questo perché, all’interno della produzione di Bowie, è forse quella che meglio riassume la filosofia del Gruppo, in più direzioni. E’ una canzone che parla di libertà e di sfida. E’ una canzone che parla di come si possa fare la differenza con un piccolo gesto. E’ una canzone che parla della speranza che può sopravvivere anche nelle situazioni più drammatiche.
Sotto il muro di Berlino due amanti si incontrano per un bacio, dimostrando come l’amore possa sopravvivere al grigiore dell’odio che vuole separare e non unire.
La riflessione del Gruppo E, sempre attenta al ruolo dell’artista nella società contemporanea, propone quindi di considerare quanto sia indispensabile l’Arte in un mondo perso nelle dimensioni del merchandising e della paura. Interpretiamo così l’eroe di Lo Giudice, che si pone a difesa dei valori di Bellezza e Purezza, rappresentati dai suoi colori, di fronte agli attacchi del grigiore. E nello stesso modo si può considerare il caleidoscopio della Carrera, in cui la stessa immagine di Bowie passa da colore a colore formando uno scudo, un muro a difesa e non a divisione.
Ivano Boselli si serve di una delle immagini che oramai sono più presenti nell’immaginario comune: l’eroe pompiere, incaricato di salvare vite spegnendo le fiamme che divampano dall’odio razziale culturale invidioso inutile inconcludente, quell’odio che vuole annullare ogni differenza così come il pompiere di Boselli quasi è identificato con il fondo della fotografia. Ma la forza e la resistenza dell’eroe non gli fa perdere la sua forma e siamo sicuri che appena recupererà le forze riprenderà anche il controllo dei suoi colori.
Considerare l’eroe è anche domandarci se noi possiamo essere eroi, e naturalmente la risposta è sì, tanto per Massimo Bruna, che permette ad ogni spettatore di vedersi nei panni di Superman, quanto per Cislaghi Artist, per il quale la figura paterna non è solo un esempio di eroe perché per ogni bambino il proprio padre è l’eroe per eccellenza, bensì indica l’unica possibile via per uscire dalla spirale dell’odio. C’è tanto bisogno d’amore, nessuno lo può negare. Ma soprattutto c’è bisogno di educazione: se tutti ci impegnassimo ad insegnare ai nostri figli ad essere un po’ più eroi e meno schiavi forse nel tempo potremmo vivere in un mondo più giusto e sostenibile. (Alessandro Baito)
Sotto il muro di Berlino due amanti si incontrano per un bacio, dimostrando come l’amore possa sopravvivere al grigiore dell’odio che vuole separare e non unire.
La riflessione del Gruppo E, sempre attenta al ruolo dell’artista nella società contemporanea, propone quindi di considerare quanto sia indispensabile l’Arte in un mondo perso nelle dimensioni del merchandising e della paura. Interpretiamo così l’eroe di Lo Giudice, che si pone a difesa dei valori di Bellezza e Purezza, rappresentati dai suoi colori, di fronte agli attacchi del grigiore. E nello stesso modo si può considerare il caleidoscopio della Carrera, in cui la stessa immagine di Bowie passa da colore a colore formando uno scudo, un muro a difesa e non a divisione.
Ivano Boselli si serve di una delle immagini che oramai sono più presenti nell’immaginario comune: l’eroe pompiere, incaricato di salvare vite spegnendo le fiamme che divampano dall’odio razziale culturale invidioso inutile inconcludente, quell’odio che vuole annullare ogni differenza così come il pompiere di Boselli quasi è identificato con il fondo della fotografia. Ma la forza e la resistenza dell’eroe non gli fa perdere la sua forma e siamo sicuri che appena recupererà le forze riprenderà anche il controllo dei suoi colori.
Considerare l’eroe è anche domandarci se noi possiamo essere eroi, e naturalmente la risposta è sì, tanto per Massimo Bruna, che permette ad ogni spettatore di vedersi nei panni di Superman, quanto per Cislaghi Artist, per il quale la figura paterna non è solo un esempio di eroe perché per ogni bambino il proprio padre è l’eroe per eccellenza, bensì indica l’unica possibile via per uscire dalla spirale dell’odio. C’è tanto bisogno d’amore, nessuno lo può negare. Ma soprattutto c’è bisogno di educazione: se tutti ci impegnassimo ad insegnare ai nostri figli ad essere un po’ più eroi e meno schiavi forse nel tempo potremmo vivere in un mondo più giusto e sostenibile. (Alessandro Baito)
16
giugno 2017
Gruppo E: Heroes
Dal 16 al 23 giugno 2017
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
VI.P. GALLERY MILANO
Milano, Alzaia Naviglio Grande, 4, (Milano)
Milano, Alzaia Naviglio Grande, 4, (Milano)
Orario di apertura
da mercoledì a venerdì ore 15-19
sabato ore 11-22
domenica ore 11-19
Vernissage
16 Giugno 2017, ore 18.30
Autore
Curatore