Spazio all’arte di dieci apprezzati pittori bresciani a Soresina. Infatti, dal 23 dicembre al prossimo 6 gennaio, le Sale del Podestà ospitano un’ampia mostra, con numerose opere del Gruppo Incontri, sodalizio nato intorno alla figura di Antonio Gigante, noto artista che vive nella provincia della Leonessa. Il maestro segue con attenzione ogni “allievo”, rispettandone la crescita stilistica e la personalità creativa, non soltanto aiutandolo a sviluppare la propria ricerca, ma anche offrendo la possibilità di implementare la strumentalità esecutiva. E proprio il professor Gigante sarà ospite del vernissage, in programma domenica 23 alle ore 17. La presentazione delle opere, il catalogo e la mostra sono curati da Simone Fappanni, mentre l’allestimento è condotto sotto la supervisione di Roberto Dellanoce.

Così Fappanni presenta i protagonisti di questa rassegna, peraltro accompagnata da un elegante catalogo. «Elemento caratterizzante della pittura di Lidia Rossini è la limpidezza del colore e la purezza della forma. Una esaltante commistione fra piani geometrici e colore si respira nelle opere di Angelo Farci.. Al centro del comporre di Riccardo Fregoni c’è la figura: già da diverso tempo il pittore bresciano palesa questa sua grande sensibilità per uno dei soggetti più difficili e impegnativi che va affrontato con estremo scrupolo. Un tocco molto femminile è quello di Carla Grazioli, capace di dare vita a intersezioni osmotiche fra elementi visuali e segnici. Emilia Manessi pratica con successo, ormai da tempo, le strade dell’informale. Molto esperta è la mano di Giancarlo Meloni, in arte Milù. Piani scomposti si riuniscono sotto lo sguardo del fruitore che ne rimane sorpreso e ammirato. Visione ed emozione risultano così il centro e allo stesso tempo il fulcro di una pittura di altissima connotazione evocativa.Liana Morgese pratica l’acquerello secondo un proprio stile, veramente unico. Dal reale all’immaginario procede l’esperienza creativa di Katia Sellini. Una pennellata elegante e sicura, la sua, che dà vita a composizioni di inimitabile fattura, entro le quali perdersi ad libitum. Solida e materica e la pittura di Giovanni Steduto. Un’energia diffusa, intensissima, si coglie nelle sue tecniche miste, basate su una articolata osmosi, pienamente “compiuta” e allo stesso “aperta”, vitale e dinamica. Enrico Pedrazzoli pratica una pittura di ricerca dove si palesa una scioltezza esecutiva inappuntabile, commista a un convincente e coinvolgente – si perdoni il gioco di parole - senso della rappresentazione». Durante l’inaugurazione si terrà un recital di poesie aventi come tema i soggetti maggiormente affrontati dai questi autori. La lettura è affidata alla Compagnia Teatro Enzo Chiroli.