L’idea di una mostra in omaggio a Burri non vuole solo contribuire a far conoscere la grandezza di quest’artista, straordinario maestro del XX secolo, ma è anche un modo per avvicinarsi al suo linguaggio fortemente innovativo, analizzando uno dei temi principali della sua produzione: l’equilibrio delle forme nello spazio, la composizione, le proporzioni, elementi intimamente correlati al colore, alla luce, alla materia.

Il titolo trae ispirazione da un’affermazione rilasciata da Alberto Burri:

“… Equilibrio delle forme che si pongono nello spazio […] equilibrio che può avere delle trazioni terribili da una parte e dall’altra però sempre equilibrio […] Anche se quasi dà un senso di vertigine la gente che se ne intende, che sa guardare, sa riconoscere questo «equilibrio squilibrato»”.

(Alberto Burri in S. Zorzi Parola di Burri, Allemando Editore, Torino 1995, p. 32).

Il Gruppo Polaser ha voluto sperimentare un percorso che è partito dalla conoscenza della produzione dell’artista ed è approdato a personali e interessanti soluzioni, caratterizzate da immagini e forme tratte dalla realtà che ci circonda, dal quotidiano, dalla natura, dalla composizione di geometrie, atmosfere, colori.

Non quindi un’interpretazione o una lettura delle opere di Burri, lontana dalle intenzioni di questi artisti, ma una nuova ricerca.

Continuando a privilegiare le contaminazioni e gli scambi con altre forme d’arte, il Gruppo Polaser ha scelto come mezzo di comunicazione la fotografia a sviluppo istantaneo - presentata in tessere singole o composte in mosaici, manipolate o no, tutte in originale - dalle potenzialità fortemente espressive.

In ultimo la mostra fotografica Equilibrio delle forme nello spazio vuole rendere omaggio a Burri anche attraverso la fotografia, uno degli interessi coltivati da Alberto Burri, artista schivo e riservato, meno conosciuto come appassionato fotografo.


Gruppo Polaser/

Katia Brigiari