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Gruppo12 – L’approdo
Il Gruppo 12 procede per intenzioni facendo leva su una scala di valori, sostanziali di identità, specificità dei linguaggi, a cui riconferire un pensiero contenutistico distintivo di quella “Scena” artistica che, oggi, possiamo considerare fulcro di esperienza genetica del radicamento: nei tempi di una genesi organica e allo stesso modo di estroversione
Comunicato stampa
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Si apre martedì 18 marzo 2008 presso il prestigioso Castello Piccolomini a Celano, L’Aquila, ed in occasione della Settimana della Cultura, ‘L’approdo’, la mostra del Gruppo12, a cura di Dino Del Vecchio.
Come spiega lo stesso Del Vecchio nell’introdurre la mostra ‘Una nuova Scena artistica, coerentemente costruttiva di più mature esperienze creative, sul piano delle implicazioni culturali e antropologiche sostiene esplicite rivelanti affinità strettamente legate al fermo proposito di costruire, pur nella varietà delle soluzioni, una nuova “Situazione abruzzese”; lungo la quale si determina una viva realtà generazionale, in forza di significative ricerche verso i linguaggi della contemporaneità e, naturalmente, al radicamento territoriale.
Dunque una reciproca ideale relazione - che si dilata al di là dell’analogia - tende a convertire aspirazioni e propositi comuni; nei quali è puntuale lo “scambio” e, allo stesso modo, i significati alti della differenza rafforzando la costituzione/costruzione di un Gruppo che si estende alla contemporaneità. Questo modo di procedere (insieme) nonostante la imprescindibile pluralità dei linguaggi e delle sensibilità, accomuna posizioni identitarie facendo leva su adeguati presupposti culturali che dimostrano la condivisione di un percorso delineatosi inizialmente sulle genealogie.
Il Gruppo 12 procede per intenzioni facendo leva su una scala di valori, sostanziali di identità, specificità dei linguaggi, a cui riconferire un pensiero contenutistico distintivo di quella “Scena” artistica che, oggi, possiamo considerare fulcro di esperienza genetica del radicamento: nei tempi di una genesi organica e allo stesso modo di estroversione.
La mostra di Celano esprime in sé il senso di questa esperienza; offrendo spunti di un chiaro progetto, che dispiega il Topoi espressivo di un percorso - immediatamente suggestivo - capace di riscattare ogni singola interpretazione che riconduce al tema, (stabilito in comune intesa), individuato nelle spinte ideali di un “viaggio comune” e approdo, in un rapporto fertile di memorie nel prestigioso Castello di Celano. (…) Un lavoro svolto sul disvelamento diventa soggetto del suo evolvere in quel rapporto di adesione che incardina ogni artista del Gruppo 12. Così il concetto di “approdo” si fa pienamente luogo, in un tempo sospeso alle proiezioni soggettive e concentrate ad approdare tali tensioni, allusive e simboliche, poste in evidenza tra elementi eterogenei, unitariamente in un unico ideale “viaggio” ad alto potenziale di senso. Soprattutto si tratta di intersecare inclinazioni individuali e percorsi di crescita comune, proiezioni e articolazioni ordinate in virtù di un rapporto dinamico sottolineato tramite le differenze, che conciliano passato e futuro, spazi e luoghi, pluralità di linguaggi.’
Come spiega lo stesso Del Vecchio nell’introdurre la mostra ‘Una nuova Scena artistica, coerentemente costruttiva di più mature esperienze creative, sul piano delle implicazioni culturali e antropologiche sostiene esplicite rivelanti affinità strettamente legate al fermo proposito di costruire, pur nella varietà delle soluzioni, una nuova “Situazione abruzzese”; lungo la quale si determina una viva realtà generazionale, in forza di significative ricerche verso i linguaggi della contemporaneità e, naturalmente, al radicamento territoriale.
Dunque una reciproca ideale relazione - che si dilata al di là dell’analogia - tende a convertire aspirazioni e propositi comuni; nei quali è puntuale lo “scambio” e, allo stesso modo, i significati alti della differenza rafforzando la costituzione/costruzione di un Gruppo che si estende alla contemporaneità. Questo modo di procedere (insieme) nonostante la imprescindibile pluralità dei linguaggi e delle sensibilità, accomuna posizioni identitarie facendo leva su adeguati presupposti culturali che dimostrano la condivisione di un percorso delineatosi inizialmente sulle genealogie.
Il Gruppo 12 procede per intenzioni facendo leva su una scala di valori, sostanziali di identità, specificità dei linguaggi, a cui riconferire un pensiero contenutistico distintivo di quella “Scena” artistica che, oggi, possiamo considerare fulcro di esperienza genetica del radicamento: nei tempi di una genesi organica e allo stesso modo di estroversione.
La mostra di Celano esprime in sé il senso di questa esperienza; offrendo spunti di un chiaro progetto, che dispiega il Topoi espressivo di un percorso - immediatamente suggestivo - capace di riscattare ogni singola interpretazione che riconduce al tema, (stabilito in comune intesa), individuato nelle spinte ideali di un “viaggio comune” e approdo, in un rapporto fertile di memorie nel prestigioso Castello di Celano. (…) Un lavoro svolto sul disvelamento diventa soggetto del suo evolvere in quel rapporto di adesione che incardina ogni artista del Gruppo 12. Così il concetto di “approdo” si fa pienamente luogo, in un tempo sospeso alle proiezioni soggettive e concentrate ad approdare tali tensioni, allusive e simboliche, poste in evidenza tra elementi eterogenei, unitariamente in un unico ideale “viaggio” ad alto potenziale di senso. Soprattutto si tratta di intersecare inclinazioni individuali e percorsi di crescita comune, proiezioni e articolazioni ordinate in virtù di un rapporto dinamico sottolineato tramite le differenze, che conciliano passato e futuro, spazi e luoghi, pluralità di linguaggi.’
18
marzo 2008
Gruppo12 – L’approdo
Dal 18 al 31 marzo 2008
arte contemporanea
Location
MUSEO D’ARTE SACRA DELLA MARSICA – CASTELLO PICCOLOMINI DI CELANO
Celano, Largo Cavalieri Di Vittorio Veneto, (L'aquila)
Celano, Largo Cavalieri Di Vittorio Veneto, (L'aquila)
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