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Gualtiero Loda
Last paintings – Ultimi dipinti del pittore delle costruzioni informali.
Comunicato stampa
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“L’evoluzione della mente” nell’arte di Gualtiero Loda
Il 7 maggio 2011 alle ore 18.00, si svolgerà presso la Minotauro Fine Art Gallery, storica sede espositiva all’ombra della Torre del Popolo, la vernice della mostra di Gualtiero Loda dal titolo l’evoluzione della mente. L’esposizione è curata da Salvatore Falbo, giovane critico d’arte che dirige ormai da tre anni le attività della prestigiosa Galleria di Palazzolo sull’Oglio. In questo contesto grandi artisti hanno varcato la soglia e sono giunti a dare un rilevante contributo accrescendo l’importanza dello spazio espositivo. Viene ora presentata all’attenzione dei collezionisti, una mostra d’arte contemporanea che rappresenta il percorso artistico di un pittore, capace di esprimere con la sua tecnica, un nuovo linguaggio che coniuga l’estrema capacità di sintesi a vibranti tonalità cromatiche. Metamorfosi del colore: è questo il termine con il quale il curatore definisce le creazioni di Gualtiero Loda.
Così è soprattutto nella sua recente produzione: per esempio in Tempesta tonale ogni macchia sembra uniformarsi all’intera composizione, come fosse uno spartito musicale.
L’artista giunge senza alcun timore referenziale, alla realizzazione di opere di grande formato, nelle quali il colore si alterna tra campiture spatolate e filamenti che esprimono una colta libertà di esecuzione. Ogni tela quindi manifesta la capacità dell’artista di trattare sapientemente il tessuto pittorico in modo dinamico, aggredendolo con decisione e spontaneità.
Questo artista ci regala, con sottile e sincera gestualità le sue composizioni, ci trasmette suggestive sensazioni e ci cattura in un turbinio di effervescenze cromatiche.
Le visioni plumbee e argentee dei suoi esordi, lasciano il posto alle più recenti, strutturate composizioni polimateriche. La ricerca spaziale risulta particolarmente articolata quando l’artista passa, con disinvoltura, da una composizione segnica ad una sintesi materica, che nell’ultima fase si spinge ad una estrema libertà nell’uso e nell’integrazione di materiali poveri, di scarto. Semi, terre, sabbia, frammenti di ottone, legni e collage, caratterizzano la migliore e colta tradizione iconografica.
In seguito, come se continuasse a narrare un racconto tra incisivi tratteggi, spuntano le improvvise e sorprendenti cuciture, le quali possono significare il tentativo estremo dell’artista di suturare auspicando una sorta di ritorno all’ordine. Sono tele di grandi dimensioni costituite da elaborate costruzioni informali.
Ogni opera è così l’espressione di uno stato d’animo, di una velata malinconia che sottrae l’artista al clamore rendendolo schivo e riservato. Ma è soprattutto nei materiali di scarto che l’artista fa esaltare significati meditativi di introspezione psicologica. Sono un chiaro riferimento ad una nuova reinterpretazione delle tendenze dell’arte povera che si era già affermata negli anni ‘50.
I toni e il segno, come afferma il curatore, rappresentano la condizione spirituale ed esistenziale del pittore, sono riflessioni che emergono dall’intonazione cromatica che l’artista sviluppa attraverso percorsi e valori chiaroscurali intrinseci.
L’acuto osservatore che si ferma ad ammirare le opere di Loda, rimane stupito di fronte al “concetto” che si esprime e si trasforma progressivamente in “provocazione”, è colpito dalla capacità dell’artista di saper approfondire il lessico pittorico in modo “sciolto” e con libertà di sintesi.
Il 7 maggio 2011 alle ore 18.00, si svolgerà presso la Minotauro Fine Art Gallery, storica sede espositiva all’ombra della Torre del Popolo, la vernice della mostra di Gualtiero Loda dal titolo l’evoluzione della mente. L’esposizione è curata da Salvatore Falbo, giovane critico d’arte che dirige ormai da tre anni le attività della prestigiosa Galleria di Palazzolo sull’Oglio. In questo contesto grandi artisti hanno varcato la soglia e sono giunti a dare un rilevante contributo accrescendo l’importanza dello spazio espositivo. Viene ora presentata all’attenzione dei collezionisti, una mostra d’arte contemporanea che rappresenta il percorso artistico di un pittore, capace di esprimere con la sua tecnica, un nuovo linguaggio che coniuga l’estrema capacità di sintesi a vibranti tonalità cromatiche. Metamorfosi del colore: è questo il termine con il quale il curatore definisce le creazioni di Gualtiero Loda.
Così è soprattutto nella sua recente produzione: per esempio in Tempesta tonale ogni macchia sembra uniformarsi all’intera composizione, come fosse uno spartito musicale.
L’artista giunge senza alcun timore referenziale, alla realizzazione di opere di grande formato, nelle quali il colore si alterna tra campiture spatolate e filamenti che esprimono una colta libertà di esecuzione. Ogni tela quindi manifesta la capacità dell’artista di trattare sapientemente il tessuto pittorico in modo dinamico, aggredendolo con decisione e spontaneità.
Questo artista ci regala, con sottile e sincera gestualità le sue composizioni, ci trasmette suggestive sensazioni e ci cattura in un turbinio di effervescenze cromatiche.
Le visioni plumbee e argentee dei suoi esordi, lasciano il posto alle più recenti, strutturate composizioni polimateriche. La ricerca spaziale risulta particolarmente articolata quando l’artista passa, con disinvoltura, da una composizione segnica ad una sintesi materica, che nell’ultima fase si spinge ad una estrema libertà nell’uso e nell’integrazione di materiali poveri, di scarto. Semi, terre, sabbia, frammenti di ottone, legni e collage, caratterizzano la migliore e colta tradizione iconografica.
In seguito, come se continuasse a narrare un racconto tra incisivi tratteggi, spuntano le improvvise e sorprendenti cuciture, le quali possono significare il tentativo estremo dell’artista di suturare auspicando una sorta di ritorno all’ordine. Sono tele di grandi dimensioni costituite da elaborate costruzioni informali.
Ogni opera è così l’espressione di uno stato d’animo, di una velata malinconia che sottrae l’artista al clamore rendendolo schivo e riservato. Ma è soprattutto nei materiali di scarto che l’artista fa esaltare significati meditativi di introspezione psicologica. Sono un chiaro riferimento ad una nuova reinterpretazione delle tendenze dell’arte povera che si era già affermata negli anni ‘50.
I toni e il segno, come afferma il curatore, rappresentano la condizione spirituale ed esistenziale del pittore, sono riflessioni che emergono dall’intonazione cromatica che l’artista sviluppa attraverso percorsi e valori chiaroscurali intrinseci.
L’acuto osservatore che si ferma ad ammirare le opere di Loda, rimane stupito di fronte al “concetto” che si esprime e si trasforma progressivamente in “provocazione”, è colpito dalla capacità dell’artista di saper approfondire il lessico pittorico in modo “sciolto” e con libertà di sintesi.
07
maggio 2011
Gualtiero Loda
Dal 07 al 21 maggio 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA IL MINOTAURO
Palazzolo Sull'oglio, Via Torre Del Popolo, 11/13, (Brescia)
Palazzolo Sull'oglio, Via Torre Del Popolo, 11/13, (Brescia)
Orario di apertura
da Mercoledì a Domenica ore 10.00-12.00 e 16.00-19.00
Vernissage
7 Maggio 2011, ore 18.00
Autore
Curatore