Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Gualtiero Savelli – Affabili Astrazioni
Gualtiero Savelli conduce una ricerca rigorosa, consapevole della psicologia della percezione, dell’estetica, della storia dell’arte, di cui ama in particolare l’astrattismo, specie nella sua versione geometrico-costruttiva.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Galleria Spaziottagoni
Via Goffredo Mameli, 9
(Trastevere) Roma
Roma, 18 - 27 Novembre 2010
(orario: 16.30 - 19.30 escluso dom-lun)
Vernissage
Giovedì 18 novembre 2010, ore 18.00
Organizzazione: Claudio Marchionni, Riccardo Tavani.
Nell’ambito della mostra
Giovedì 25 novembre ore 18.00
Presentazione del libro:
“Astrazione e Astrazioni in occasione di una mostra di Gualtiero Savelli” (Alboversorio, 2010)
Partecipano:
Giuseppe Di Giacomo, Carla Subrizi, Claudio Zambianchi, Fiorella Bassan, Dario Evola, Claudia Cieri Via, Gianfranco Baruchello.
“Gualtiero Savelli conduce una ricerca rigorosa, consapevole della psicologia della percezione, dell’estetica, della storia dell’arte, di cui ama in particolare l’astrattismo, specie nella sua versione geometrico-costruttiva. Savelli è lontano dalla nozione di una geometria intesa come l’analogo di una nuova organizzazione del mondo; assai più pragmaticamente considera invece l’arte geometrica come uno strumento che aiuta a vedere bene, ed educa a una corretta percezione, attraverso la presentazione di un problema, delle possibili varianti e delle possibili soluzioni. Per un lungo periodo l’opera di Savelli è proceduta a partire da forme geometriche, sviluppate, in questa fase, in modo intuitivo e non sistematico. A un dato momento, tuttavia, l’artista si è reso conto che sarebbe stato possibile riunire le sue immagini sulla base di alcune tipologie, poco meno di una ventina. Si tratta delle matrici del lavoro di Savelli: idee geometriche astratte capaci di produrre, in base agli stessi dati di partenza, immagini anche assai diverse l’una dall’altra: le matrici definiscono le regole del gioco, ma non vanno intese come griglie programmatiche e prescrittive; vanno piuttosto interpretate nella stessa chiave del tema ideato o scelto da un musicista: come un punto di partenza cioè di molte possibili variazioni. “Le geometrie astratte di Savelli si aprono al confronto con il mondo e al rapporto con il gioco, l’alea, l’intuizione, la fantasia.
(Claudio Zambianchi, Storia dell'arte contemporanea, Università “La Sapienza” di Roma).
Gualtiero Savelli nasce a Roma nel 1942. Inizia a lavorare sulla fotografia ma contemporaneamente porta avanti la ricerca pittorica che si avvicina, dall’iniziale figurativismo, a una ricerca aniconica. Sperimenta le possibilità della pittura segnica e gestuale per approdare poi alla cosiddetta astrazione geometrica nell’ambito del concretismo. Con Ermanno Leinardi, Lucio Battaglia e Giovanni Carta partecipa, negli anni ’90, alla formazione del gruppo “Concreto” che lascerà nel 1997 per iniziare una ricerca solitaria, consolidata dagli studi filosofici intrapresi presso la Facoltà di Filosofia della Sapienza a Roma. Lavora in Svizzera con l’atelier Artemo; partecipa a numerose mostre in Italia e all’estero. Dal 2000 inizia a lavorare sul tridimensionale, realizzando sculture su commissione.
Via Goffredo Mameli, 9
(Trastevere) Roma
Roma, 18 - 27 Novembre 2010
(orario: 16.30 - 19.30 escluso dom-lun)
Vernissage
Giovedì 18 novembre 2010, ore 18.00
Organizzazione: Claudio Marchionni, Riccardo Tavani.
Nell’ambito della mostra
Giovedì 25 novembre ore 18.00
Presentazione del libro:
“Astrazione e Astrazioni in occasione di una mostra di Gualtiero Savelli” (Alboversorio, 2010)
Partecipano:
Giuseppe Di Giacomo, Carla Subrizi, Claudio Zambianchi, Fiorella Bassan, Dario Evola, Claudia Cieri Via, Gianfranco Baruchello.
“Gualtiero Savelli conduce una ricerca rigorosa, consapevole della psicologia della percezione, dell’estetica, della storia dell’arte, di cui ama in particolare l’astrattismo, specie nella sua versione geometrico-costruttiva. Savelli è lontano dalla nozione di una geometria intesa come l’analogo di una nuova organizzazione del mondo; assai più pragmaticamente considera invece l’arte geometrica come uno strumento che aiuta a vedere bene, ed educa a una corretta percezione, attraverso la presentazione di un problema, delle possibili varianti e delle possibili soluzioni. Per un lungo periodo l’opera di Savelli è proceduta a partire da forme geometriche, sviluppate, in questa fase, in modo intuitivo e non sistematico. A un dato momento, tuttavia, l’artista si è reso conto che sarebbe stato possibile riunire le sue immagini sulla base di alcune tipologie, poco meno di una ventina. Si tratta delle matrici del lavoro di Savelli: idee geometriche astratte capaci di produrre, in base agli stessi dati di partenza, immagini anche assai diverse l’una dall’altra: le matrici definiscono le regole del gioco, ma non vanno intese come griglie programmatiche e prescrittive; vanno piuttosto interpretate nella stessa chiave del tema ideato o scelto da un musicista: come un punto di partenza cioè di molte possibili variazioni. “Le geometrie astratte di Savelli si aprono al confronto con il mondo e al rapporto con il gioco, l’alea, l’intuizione, la fantasia.
(Claudio Zambianchi, Storia dell'arte contemporanea, Università “La Sapienza” di Roma).
Gualtiero Savelli nasce a Roma nel 1942. Inizia a lavorare sulla fotografia ma contemporaneamente porta avanti la ricerca pittorica che si avvicina, dall’iniziale figurativismo, a una ricerca aniconica. Sperimenta le possibilità della pittura segnica e gestuale per approdare poi alla cosiddetta astrazione geometrica nell’ambito del concretismo. Con Ermanno Leinardi, Lucio Battaglia e Giovanni Carta partecipa, negli anni ’90, alla formazione del gruppo “Concreto” che lascerà nel 1997 per iniziare una ricerca solitaria, consolidata dagli studi filosofici intrapresi presso la Facoltà di Filosofia della Sapienza a Roma. Lavora in Svizzera con l’atelier Artemo; partecipa a numerose mostre in Italia e all’estero. Dal 2000 inizia a lavorare sul tridimensionale, realizzando sculture su commissione.
18
novembre 2010
Gualtiero Savelli – Affabili Astrazioni
Dal 18 al 27 novembre 2010
arte contemporanea
Location
SPAZIOTTAGONI
Roma, Via Goffredo Mameli, 9, (Roma)
Roma, Via Goffredo Mameli, 9, (Roma)
Orario di apertura
Dal martedì al sabato dalle 17 alle 20 (chiuso domenica e lunedì)
Vernissage
18 Novembre 2010, ore 18
Autore
Curatore