Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
-
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
-
Gudrun Sleiter – L’infanzia ritrovata
Le opere di questa mostra sono imperniate sul tema dell’infanzia, del gioco e dell’innocenza
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“L’infanzia ritrovata” Questo lo dobbiamo ritenere un ritorno, felice. La Gudrun, infatti, ha esposto alla Grafica Campioli nel lontano 1985 riscuotendo un grande successo sia di critica che di pubblico. Ovviamente le mostre organizzate insieme sono davvero tante basta qui ricordare le personali a L’Aquila, Isola del Gran Sasso e Modena e tante collettive. Le opere di questa mostra prevalentemente imperniate sul tema dell’infanzia, del gioco e dell’innocenza sono certamente molto toccanti e lasceranno di sicuro i visitatori molto ma molto strabiliati come dev’essere trattandosi di una pittrice di indiscusso talento.
Sul depliant della mostra c’è una bella presentazione di Anna Chiara Anselmi che riporto interamente qui di seguito.
Chi frequenta i bambini, per legami di parentela, per lavoro o semplicemente per simpatia lo sa, vivere a contatto con il loro mondo è rigenerante, incontrare la loro fantasia può dimostrarsi un dirompente incanto. Chi non li frequenta può incontrarli nelle immagini create da chi, come Gudrun Sleiter, sembra essersi chiesto cosa passi per le loro piccole menti, cosa animi tutti quei giochi spensierati che non solo abbiamo visto fare, ma tempo fa, a volte un tempo immemorabile, abbiamo fatto noi stessi.
Si diventa uomini e donne ma non si perde il ricordo del potere della fantasia, non si dimentica la spensieratezza che si ritrova, incontrando l’opera di Gudrun Sleiter – per “ritornare bambini”e per arrendersi di fronte all’enigma del linguaggio dell’infanzia che noi, adulti oggi, difficilmente riusciamo a decifrare sempre ed in ogni sua parte.
Queste immagini sono, da un lato, il frutto di un desiderio forte di semplicità e leggerezza, dall’altro un ricordo per il futuro, un messaggio che ha l’intensità per diventare progetto, un ponte tra ciò che non cambia mai – “tutti siamo stati bambini – e ciò che invece si guarda cambiare troppo velocemente e con paura, il nostro tempo. Guardare le opere di Gudrun Sleiter è come regalarsi un momento di sollievo in tempo sempre più frenetici in cui tutto – noi compresi – corre e non ha tempo. Prendiamocelo il tempo per tornare sull’altalena, per affidare una barchetta di carta alle acque del mare, per ritrovare in questa “arte da bambini” la voglia di giocare… che poi è proprio una delle ragioni d’essere dell’esistenza e della stessa arte.
Gudrun Sleiter è nata in Germania, vive e lavora a Roma. Ha frequentato la scuola delle Arti Ornamentali del Comune di Roma, successivamente ha conseguito il diploma dell’Accademia di Belle Arti di Roma ed in seguito il corso sperimentale di incisione presso la Calcografia Nazionale ed ha approfondito l’arte dell’affresco antico
Emilio Anselmi
Sul depliant della mostra c’è una bella presentazione di Anna Chiara Anselmi che riporto interamente qui di seguito.
Chi frequenta i bambini, per legami di parentela, per lavoro o semplicemente per simpatia lo sa, vivere a contatto con il loro mondo è rigenerante, incontrare la loro fantasia può dimostrarsi un dirompente incanto. Chi non li frequenta può incontrarli nelle immagini create da chi, come Gudrun Sleiter, sembra essersi chiesto cosa passi per le loro piccole menti, cosa animi tutti quei giochi spensierati che non solo abbiamo visto fare, ma tempo fa, a volte un tempo immemorabile, abbiamo fatto noi stessi.
Si diventa uomini e donne ma non si perde il ricordo del potere della fantasia, non si dimentica la spensieratezza che si ritrova, incontrando l’opera di Gudrun Sleiter – per “ritornare bambini”e per arrendersi di fronte all’enigma del linguaggio dell’infanzia che noi, adulti oggi, difficilmente riusciamo a decifrare sempre ed in ogni sua parte.
Queste immagini sono, da un lato, il frutto di un desiderio forte di semplicità e leggerezza, dall’altro un ricordo per il futuro, un messaggio che ha l’intensità per diventare progetto, un ponte tra ciò che non cambia mai – “tutti siamo stati bambini – e ciò che invece si guarda cambiare troppo velocemente e con paura, il nostro tempo. Guardare le opere di Gudrun Sleiter è come regalarsi un momento di sollievo in tempo sempre più frenetici in cui tutto – noi compresi – corre e non ha tempo. Prendiamocelo il tempo per tornare sull’altalena, per affidare una barchetta di carta alle acque del mare, per ritrovare in questa “arte da bambini” la voglia di giocare… che poi è proprio una delle ragioni d’essere dell’esistenza e della stessa arte.
Gudrun Sleiter è nata in Germania, vive e lavora a Roma. Ha frequentato la scuola delle Arti Ornamentali del Comune di Roma, successivamente ha conseguito il diploma dell’Accademia di Belle Arti di Roma ed in seguito il corso sperimentale di incisione presso la Calcografia Nazionale ed ha approfondito l’arte dell’affresco antico
Emilio Anselmi
06
dicembre 2008
Gudrun Sleiter – L’infanzia ritrovata
Dal 06 al 30 dicembre 2008
arte contemporanea
Location
GRAFICA CAMPIOLI
Monterotondo, Via Vincenzo Bellini, 46, (Roma)
Monterotondo, Via Vincenzo Bellini, 46, (Roma)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì dalle ore 16 alle ore 20
Vernissage
6 Dicembre 2008, ore 18.30
Autore