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Guerre e Paci
Opere serie e meno serie sul tema della guerra e della pace, da nove artisti, provenienti come sempre dalla Collezione OGA.
Comunicato stampa
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OSPIZIO GIOVANI ARTISTI
COMUNICATO STAMPA
Mostra: GUERRE E PACI
Artisti: Neno Belchev, Colette Copeland, Werther Germondari e Maria Laura Spagnoli, Vincenzo Monticelli Cuggiò, il7-Marco Settembre, José Simões, Shashwati Talukdar, Tahir Un.
Luogo: Ospizio Giovani Artisti
Indirizzo: via Cernaia 15 - Roma
Inaugurazione: Venerdì 19 aprile 2019, h18 (fino h20.30) + Reading de il7-Marco Settembre alle h19
Orario: solo su appuntamento, scrivendo a wgermondari@mac.com - www.ospiziogiovaniartisti.com
Opere serie e meno serie sul tema della guerra e della pace, da nove artisti, provenienti come sempre dalla Collezione OGA.
Neno Belchev (Varna, Bulgaria, 1971). Diplomato alla National Academy of Art di Sofia, in Bulgaria, Belchev lavora come videoartista e regista, ma anche con la performance, l’installazione, la scultura, i nuovi media ed è curatore indipendente. Ha partecipato a moltissime mostre collettive internazionali. Il suo approccio è sempre quello di cercare di guardare oltre la superficie delle cose, nella loro vera essenza, anche attraverso la provocazione, riflettendo su come il mondo sta cambiando sotto i nostri occhi. Usa molto spesso l'umorismo, ma prende molto sul serio la sua arte.
Colette Copeland (Baltimora, USA, 1966), che vive e lavora a Dallas, è un artista visiva multimediale e critica il cui lavoro esamina questioni che riguardano la sessualità, la morte e la cultura contemporanea. Attraverso narrazioni personali e media popolari come il video e la fotografia, ma anche la performance e le installazioni mette in discussione i ruoli sociali e l'influenza pervasiva dei media e della tecnologia sulla nostra acculturazione delle comunità. Negli ultimi 16 anni il suo lavoro è stato esposto in 18 mostre personali e 87 mostre collettive e festival, in 34 paesi.
Werther Germondari (Rimini, 1963), artista visivo e filmmaker laureato in Istituzioni di Regia all’Università di Bologna e diplomato presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, collabora dal 1988 con Maria Laura Spagnoli (Amelia, 1960), laureata in Storia della Musica presso l’Università di Roma, e in Istituzioni di Regia all’Università di Bologna. Il loro primo cortometraggio è stato proiettato nella Selezione Ufficiale del Festival di Cannes nel 1994. ‘Sex Equo’, del 2011, è il loro primo lungometraggio. Il video in mostra diverrà un’episodio del loro nuovo film, ‘Sex Novo’.
Vincenzo Monticelli Cuggiò (Napoli, 1969). Artista visivo, alla Galleria Gallerati (Roma) esordisce nel 2006 con una ricerca di fotografia intimista, nelle successive edizioni della rassegna fotografica Fuori analizza il contesto metropolitano e nel 2016 espone Urbano, la sua prima personale, presentata anche al Castelnuovo Fotografia V Edizione (Castelnuovo di Porto, Roma). Dal 2010 le sue opere fotografiche sono in esemplare unico. Dal 2014 partecipa a diverse collettive dell’OGA e dal 2017 realizza anche opere tridimensionali. E’ nel 2018 che adotta lo pseudonimo Cuggiarte.
il7 - Marco Settembre (Roma, 1966), laureato in Sociologia cum laude con una tesi sulla videoarte e Bill Viola, è giornalista culturale per Art a part of cult(ure). Come fotografo, la sua ricerca estetica da flaneur insiste sul degrado urbano, l’alienazione e l’enigmaticità, fa parte delle scuderie della Galleria Gallerati e i suoi lavori fotografici sono accompagnati da brevi testi narrativi che poi declama in reading performativi. Ha pubblicato "Esterno, giorno" ed "Elucubrazioni a buffo!" È Di-Rettore del Décollage de 'Pataphysique di Roma".
José Simões (Beira, Mozambico, 1975). Artista portoghese laureato in Scultura all’Oporto Fine Art School con background accademico in fotografia analogica, disegno e video. Master in Design Urbano: Arte, Città, Società nella Scuola di Belle Arti dell'Università di Barcellona. Premio Acquisizione FUSO | Fundação EDP 2015 con il video "Come i portoghesi mangiano il pane bianco". In questo momento gran parte del suo tempo è dedicato al video sperimentale, al documentario e alla video arte, dove sta sviluppando opere legate al ritratto e alla raccolta di significati.
Shashwati Talukdar (Dehradun, India, 1967) è cresciuta in India, dove ha lavorato in teatro e con la scultura per poi ‘dirigersi’ più verso il cinema. Si è poi interessata all’American Avant-Garde e alla fine ha ottenuto un MFA in Film and Media Arts presso la Temple University, in Philadelphia. Il suo lavoro si esprime ora in una vasta gamma di forme, tra cui documentari, film narrativi e sperimentali. I suoi lavori sperimentali e le sue opere di video art vengono regolarmente mostrate nelle gallerie e nei musei di tutto il mondo, tra cui l'Institute of Contemporary Art di Philadelphia, il Kiasma Museum of Art e la Whitney Biennial.
Tahir Un (Akhisar, Turchia, 1960) ha conseguito una laurea presso la Facoltà di Lingue e Storia-Geografia dell'Università di Ankara, dove ha studiato Storia delle arti europee. Tiene conferenze in fotografia e saggio multimediale presso la Facoltà di comunicazione dell'Università Yasar, in Turchia. Tahir Un è attualmente attiva nella fotografia e nelle arti dei nuovi media. Vive ad Izmir. “Se l'arte è un linguaggio per esprimere me stesso, allora l'ispirazione dovrebbe essere la vera vita in cui sono. E le questioni sociali mi turbano ogni tanto, e a volte i miei dilemmi...” (Tahir Un).
COMUNICATO STAMPA
Mostra: GUERRE E PACI
Artisti: Neno Belchev, Colette Copeland, Werther Germondari e Maria Laura Spagnoli, Vincenzo Monticelli Cuggiò, il7-Marco Settembre, José Simões, Shashwati Talukdar, Tahir Un.
Luogo: Ospizio Giovani Artisti
Indirizzo: via Cernaia 15 - Roma
Inaugurazione: Venerdì 19 aprile 2019, h18 (fino h20.30) + Reading de il7-Marco Settembre alle h19
Orario: solo su appuntamento, scrivendo a wgermondari@mac.com - www.ospiziogiovaniartisti.com
Opere serie e meno serie sul tema della guerra e della pace, da nove artisti, provenienti come sempre dalla Collezione OGA.
Neno Belchev (Varna, Bulgaria, 1971). Diplomato alla National Academy of Art di Sofia, in Bulgaria, Belchev lavora come videoartista e regista, ma anche con la performance, l’installazione, la scultura, i nuovi media ed è curatore indipendente. Ha partecipato a moltissime mostre collettive internazionali. Il suo approccio è sempre quello di cercare di guardare oltre la superficie delle cose, nella loro vera essenza, anche attraverso la provocazione, riflettendo su come il mondo sta cambiando sotto i nostri occhi. Usa molto spesso l'umorismo, ma prende molto sul serio la sua arte.
Colette Copeland (Baltimora, USA, 1966), che vive e lavora a Dallas, è un artista visiva multimediale e critica il cui lavoro esamina questioni che riguardano la sessualità, la morte e la cultura contemporanea. Attraverso narrazioni personali e media popolari come il video e la fotografia, ma anche la performance e le installazioni mette in discussione i ruoli sociali e l'influenza pervasiva dei media e della tecnologia sulla nostra acculturazione delle comunità. Negli ultimi 16 anni il suo lavoro è stato esposto in 18 mostre personali e 87 mostre collettive e festival, in 34 paesi.
Werther Germondari (Rimini, 1963), artista visivo e filmmaker laureato in Istituzioni di Regia all’Università di Bologna e diplomato presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, collabora dal 1988 con Maria Laura Spagnoli (Amelia, 1960), laureata in Storia della Musica presso l’Università di Roma, e in Istituzioni di Regia all’Università di Bologna. Il loro primo cortometraggio è stato proiettato nella Selezione Ufficiale del Festival di Cannes nel 1994. ‘Sex Equo’, del 2011, è il loro primo lungometraggio. Il video in mostra diverrà un’episodio del loro nuovo film, ‘Sex Novo’.
Vincenzo Monticelli Cuggiò (Napoli, 1969). Artista visivo, alla Galleria Gallerati (Roma) esordisce nel 2006 con una ricerca di fotografia intimista, nelle successive edizioni della rassegna fotografica Fuori analizza il contesto metropolitano e nel 2016 espone Urbano, la sua prima personale, presentata anche al Castelnuovo Fotografia V Edizione (Castelnuovo di Porto, Roma). Dal 2010 le sue opere fotografiche sono in esemplare unico. Dal 2014 partecipa a diverse collettive dell’OGA e dal 2017 realizza anche opere tridimensionali. E’ nel 2018 che adotta lo pseudonimo Cuggiarte.
il7 - Marco Settembre (Roma, 1966), laureato in Sociologia cum laude con una tesi sulla videoarte e Bill Viola, è giornalista culturale per Art a part of cult(ure). Come fotografo, la sua ricerca estetica da flaneur insiste sul degrado urbano, l’alienazione e l’enigmaticità, fa parte delle scuderie della Galleria Gallerati e i suoi lavori fotografici sono accompagnati da brevi testi narrativi che poi declama in reading performativi. Ha pubblicato "Esterno, giorno" ed "Elucubrazioni a buffo!" È Di-Rettore del Décollage de 'Pataphysique di Roma".
José Simões (Beira, Mozambico, 1975). Artista portoghese laureato in Scultura all’Oporto Fine Art School con background accademico in fotografia analogica, disegno e video. Master in Design Urbano: Arte, Città, Società nella Scuola di Belle Arti dell'Università di Barcellona. Premio Acquisizione FUSO | Fundação EDP 2015 con il video "Come i portoghesi mangiano il pane bianco". In questo momento gran parte del suo tempo è dedicato al video sperimentale, al documentario e alla video arte, dove sta sviluppando opere legate al ritratto e alla raccolta di significati.
Shashwati Talukdar (Dehradun, India, 1967) è cresciuta in India, dove ha lavorato in teatro e con la scultura per poi ‘dirigersi’ più verso il cinema. Si è poi interessata all’American Avant-Garde e alla fine ha ottenuto un MFA in Film and Media Arts presso la Temple University, in Philadelphia. Il suo lavoro si esprime ora in una vasta gamma di forme, tra cui documentari, film narrativi e sperimentali. I suoi lavori sperimentali e le sue opere di video art vengono regolarmente mostrate nelle gallerie e nei musei di tutto il mondo, tra cui l'Institute of Contemporary Art di Philadelphia, il Kiasma Museum of Art e la Whitney Biennial.
Tahir Un (Akhisar, Turchia, 1960) ha conseguito una laurea presso la Facoltà di Lingue e Storia-Geografia dell'Università di Ankara, dove ha studiato Storia delle arti europee. Tiene conferenze in fotografia e saggio multimediale presso la Facoltà di comunicazione dell'Università Yasar, in Turchia. Tahir Un è attualmente attiva nella fotografia e nelle arti dei nuovi media. Vive ad Izmir. “Se l'arte è un linguaggio per esprimere me stesso, allora l'ispirazione dovrebbe essere la vera vita in cui sono. E le questioni sociali mi turbano ogni tanto, e a volte i miei dilemmi...” (Tahir Un).
19
aprile 2019
Guerre e Paci
Dal 19 al 25 aprile 2019
arte contemporanea
Location
OSPIZIO GIOVANI ARTISTI
Roma, Via Cernaia, 15, (Roma)
Roma, Via Cernaia, 15, (Roma)
Orario di apertura
Solo su appuntamento, scrivendo a wgermondari@mac.com
Vernissage
19 Aprile 2019, h 18 - 20.30
Autore