Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Guerrino Tramonti – La magia del colore
“Guerrino Tramonti. La magia del colore”, la retrospettiva antologica dedicata al ceramista faentino Guerrino Tramonti che per un anno (da settembre 2011 al luglio 2012) ha fatto il giro del Giappone, toccando i principali Musei e partendo dal Museo Nazionale d’Arte Moderna di Tokyo, passando dall’Hagi Uragami Museum, dall’Otani Memorial Art Museum di Nishinomiya per arrivare al Seto City Art Museum, dal 18 novembre 2012 al 6 gennaio 2013 sarà esposta al Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Guerrino Tramonti. La magia del colore”, la retrospettiva antologica dedicata al ceramista faentino Guerrino Tramonti che per un anno (da settembre 2011 al luglio 2012) ha fatto il giro del Giappone, toccando i principali Musei e partendo dal Museo Nazionale d'Arte Moderna di Tokyo, passando dall'Hagi Uragami Museum, dall'Otani Memorial Art Museum di Nishinomiya per arrivare al Seto City Art Museum, dal 18 novembre 2012 al 6 gennaio 2013 sarà esposta al Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza.
A vent'anni dalla scomparsa del maestro faentino, saranno in mostra circa 150 lavori rappresentativi della sua poetica, tra sculture, dipinti e ceramiche che esprimono il talento e la visione del mondo di uno dei protagonisti della ceramica del Novecento. Nel suo stile eclettico e nell'ispirazione profonda che anima ogni sua opera, afferma Josune Ruiz de Infante, nel testo critico del catalogo: “l'apprezzamento della materia e la sua espressione nell'arte trovano riscontro nell'universo di forme espressive che ne esaltano le qualità; fondamentali sono pure la ritualizzazione dei gesti quotidiani, l'interesse per la grafica e per il gesto calligrafico. (…) D'altra parte, la smisurata passione per il decorativismo dell'oggetto, sconfinante nell'ambiente architettonico, oltre alla predilezione di tinte piatte e squillanti che definiscono il disegno sintetico della sua pittura, potrebbero avvicinare le immagini più tipiche del ceramista all'estetica Superflat”.
L'antologica di Guerrino Tramonti farà da cornice al monumentale soffitto, denominato “Terzo Cielo di Castelli”, che sarà esposto per la prima volta a Faenza. Quest'opera collettiva risalente al periodo in cui l'artista dirigeva la Scuola d'Arte di Castelli d'Abruzzo (dal 1953 al 1958) fu diretta da Guerrino Tramonti e da lui ideata assieme ai maestri emilano-romagnoli Serafino Mattucci e Arrigo Visani. Il “Terzo Cielo” è un omaggio della ceramica contemporanea al seicentesco soffitto maiolicato della Chiesa di San Donato a Castelli, conosciuta come “Sistina della ceramica”; fu realizzato dai tre artisti, con la collaborazione degli studenti della scuola, nell'estate del 1954, per essere esposto alla Decima Triennale di Milano, nella sezione dedicata agli Istituti d'Arte.
La retrospettiva è un'occasione per esplorare l'opera omnia del grande ceramista faentino di cui il periodo iniziale, degli anni '30 e '40, è rappresentato dalle sculture in terracotta di influenza martiniana. Mentre l'opera degli anni Cinquanta è contrassegnata dalla ceramica smaltata con colori vivaci e intensi, che servono a delineare immagini nitide e poetiche di ascendenza picassiana, come quelle del Premio Faenza del 1952 con Antonio Scordia. Nel 1953 Tramonti inventa, proprio a Castelli, tra i laboratori della scuola e quelli dell'industria ceramica la Spica, diretta dall'imprenditore faentino Potito Randi, la tecnica dell'invetriatura a grosso spessore che contraddistingue i suoi lavori più originali e con la quale vince nuovamente il Premio Faenza nel 1955.
Durante il percorso espositivo possono essere ammirate le ceramiche che rendevano particolarmente orgoglioso Tramonti: le sue “porcellane” ispirate ai materiali e alle tecniche della ceramica di Cina, Corea e Giappone, frutto delle sue ricerche “alchemiche” degli anni Sessanta. Ma anche l'opera pittorica dell'artista è rappresentata da diversi dipinti ad olio del “periodo veneziano” eseguiti tra il 1945 e il 1948, caratterizzati dall'estetica post-metafisica, mentre la seconda fase della sua pittura è delineata da numerosi dipinti “materici” in olio su tavola realizzati tra la fine degli anni Sessanta e il 1992.
“Nell'antologica faentina - afferma Josune Ruiz de Infante - è possibile cogliere la connessione tra le immagini del ‘Terzo cielo’ e l'opera figurativa di Tramonti dopo il 1954, soprattutto nell'impianto compositivo e iconografico dei suoi coloratissimi vassoi, sui quali definiva uno sfondo rettangolare dove adagiava una sospesa paratassi di emblemi appartenenti al repertorio d'immagini più volte rielaborato (il pesce, la “zeppa”, il gatto, i gemelli, il pesce in graticola, la bottiglia di selz, la tavola imbandita, la lisca di pesce, i profili di donna e molti altri motivi di derivazione astratta). La stessa impaginazione dei disegni e la stessa gioiosa policromia comparivano anche nei dipinti ad olio della maturità, dove spuntavano pure lettere e scritte più o meno criptate, memori dei soffitti di Castelli.”
La mostra inaugura sabato 17 novembre alle 17.30 ed è organizzata in collaborazione con la Fondazione Guerrino Tramonti, con il patrocinio del Comune di Faenza, del Comune di Teramo, del Comune di Castelli, del Comitato Organizzatore mostre ceramiche antiche e moderne del comune di Teramo, dell'Istituto Statale d'Arte "F.A. Grue" per la ceramica di Castelli, del Rotary di Faenza e del Rotary di Teramo.
In occasione della grande retrospettiva giapponese è stato pubblicato un catalogo presentato da Masahiro Karasawa, curatore della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Tokyo, con un saggio critico di Josune Ruiz de Infante, curatrice dell'archivio della Fondazione Tramonti. La pubblicazione sulla mostra faentina mette in evidenza il lavoro di Tramonti a Castelli con il saggio critico di J. Ruiz de Infante, mentre il ruolo della Scuole d'Arte nella Triennale è trattato nel saggio critico di Maria Selene Sconci, responsabile del settore dipinti, ceramiche e tessili di Palazzo Venezia di Roma.
A vent'anni dalla scomparsa del maestro faentino, saranno in mostra circa 150 lavori rappresentativi della sua poetica, tra sculture, dipinti e ceramiche che esprimono il talento e la visione del mondo di uno dei protagonisti della ceramica del Novecento. Nel suo stile eclettico e nell'ispirazione profonda che anima ogni sua opera, afferma Josune Ruiz de Infante, nel testo critico del catalogo: “l'apprezzamento della materia e la sua espressione nell'arte trovano riscontro nell'universo di forme espressive che ne esaltano le qualità; fondamentali sono pure la ritualizzazione dei gesti quotidiani, l'interesse per la grafica e per il gesto calligrafico. (…) D'altra parte, la smisurata passione per il decorativismo dell'oggetto, sconfinante nell'ambiente architettonico, oltre alla predilezione di tinte piatte e squillanti che definiscono il disegno sintetico della sua pittura, potrebbero avvicinare le immagini più tipiche del ceramista all'estetica Superflat”.
L'antologica di Guerrino Tramonti farà da cornice al monumentale soffitto, denominato “Terzo Cielo di Castelli”, che sarà esposto per la prima volta a Faenza. Quest'opera collettiva risalente al periodo in cui l'artista dirigeva la Scuola d'Arte di Castelli d'Abruzzo (dal 1953 al 1958) fu diretta da Guerrino Tramonti e da lui ideata assieme ai maestri emilano-romagnoli Serafino Mattucci e Arrigo Visani. Il “Terzo Cielo” è un omaggio della ceramica contemporanea al seicentesco soffitto maiolicato della Chiesa di San Donato a Castelli, conosciuta come “Sistina della ceramica”; fu realizzato dai tre artisti, con la collaborazione degli studenti della scuola, nell'estate del 1954, per essere esposto alla Decima Triennale di Milano, nella sezione dedicata agli Istituti d'Arte.
La retrospettiva è un'occasione per esplorare l'opera omnia del grande ceramista faentino di cui il periodo iniziale, degli anni '30 e '40, è rappresentato dalle sculture in terracotta di influenza martiniana. Mentre l'opera degli anni Cinquanta è contrassegnata dalla ceramica smaltata con colori vivaci e intensi, che servono a delineare immagini nitide e poetiche di ascendenza picassiana, come quelle del Premio Faenza del 1952 con Antonio Scordia. Nel 1953 Tramonti inventa, proprio a Castelli, tra i laboratori della scuola e quelli dell'industria ceramica la Spica, diretta dall'imprenditore faentino Potito Randi, la tecnica dell'invetriatura a grosso spessore che contraddistingue i suoi lavori più originali e con la quale vince nuovamente il Premio Faenza nel 1955.
Durante il percorso espositivo possono essere ammirate le ceramiche che rendevano particolarmente orgoglioso Tramonti: le sue “porcellane” ispirate ai materiali e alle tecniche della ceramica di Cina, Corea e Giappone, frutto delle sue ricerche “alchemiche” degli anni Sessanta. Ma anche l'opera pittorica dell'artista è rappresentata da diversi dipinti ad olio del “periodo veneziano” eseguiti tra il 1945 e il 1948, caratterizzati dall'estetica post-metafisica, mentre la seconda fase della sua pittura è delineata da numerosi dipinti “materici” in olio su tavola realizzati tra la fine degli anni Sessanta e il 1992.
“Nell'antologica faentina - afferma Josune Ruiz de Infante - è possibile cogliere la connessione tra le immagini del ‘Terzo cielo’ e l'opera figurativa di Tramonti dopo il 1954, soprattutto nell'impianto compositivo e iconografico dei suoi coloratissimi vassoi, sui quali definiva uno sfondo rettangolare dove adagiava una sospesa paratassi di emblemi appartenenti al repertorio d'immagini più volte rielaborato (il pesce, la “zeppa”, il gatto, i gemelli, il pesce in graticola, la bottiglia di selz, la tavola imbandita, la lisca di pesce, i profili di donna e molti altri motivi di derivazione astratta). La stessa impaginazione dei disegni e la stessa gioiosa policromia comparivano anche nei dipinti ad olio della maturità, dove spuntavano pure lettere e scritte più o meno criptate, memori dei soffitti di Castelli.”
La mostra inaugura sabato 17 novembre alle 17.30 ed è organizzata in collaborazione con la Fondazione Guerrino Tramonti, con il patrocinio del Comune di Faenza, del Comune di Teramo, del Comune di Castelli, del Comitato Organizzatore mostre ceramiche antiche e moderne del comune di Teramo, dell'Istituto Statale d'Arte "F.A. Grue" per la ceramica di Castelli, del Rotary di Faenza e del Rotary di Teramo.
In occasione della grande retrospettiva giapponese è stato pubblicato un catalogo presentato da Masahiro Karasawa, curatore della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Tokyo, con un saggio critico di Josune Ruiz de Infante, curatrice dell'archivio della Fondazione Tramonti. La pubblicazione sulla mostra faentina mette in evidenza il lavoro di Tramonti a Castelli con il saggio critico di J. Ruiz de Infante, mentre il ruolo della Scuole d'Arte nella Triennale è trattato nel saggio critico di Maria Selene Sconci, responsabile del settore dipinti, ceramiche e tessili di Palazzo Venezia di Roma.
17
novembre 2012
Guerrino Tramonti – La magia del colore
Dal 17 novembre 2012 al 06 gennaio 2013
arte contemporanea
arti decorative e industriali
arti decorative e industriali
Location
MIC – MUSEO INTERNAZIONALE DELLE CERAMICHE
Faenza, Viale Alfredo Baccarini, 19, (Ravenna)
Faenza, Viale Alfredo Baccarini, 19, (Ravenna)
Biglietti
intero 8 euro, ridotto 5 euro, pacchetto famiglia 12 euro.
Orario di apertura
dal martedì al venerdì 10,00-13,30; sabato, domenica e festivi 10,00-17,30, chiuso il lunedì
Vernissage
17 Novembre 2012, ore 17.30
Autore
Curatore