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Guido Albanello – La poesia del Vero tra sogno e ironia
Guido Albanello è senza dubbio pittore di “verità” e di visioni naturalistiche, ma capace di tradurre tutto ciò in magica e lirica visione, in attimi e momenti di altissima e sentita vibrazione poetica.
Comunicato stampa
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Nato a Vicenza, dove anche oggi vive e lavora, Guido Albanello è figlio d’arte in quanto allievo del padre Mario. Una vita dunque, quella del nostro artista, passata a disegnare e dipingere: poi studi tecnici fino a diventare insegnante presso scuole professionali, ma senza mai dimenticare la pittura, sua grande, innata passione. Negli anni novanta e fino al 2006 collabora con l’editore vicentino Gilberto Padovan eseguendo grandi vedute delle città venete pubblicate poi in pregevoli stampe di libri d’arte. Artista dunque di lunga esperienza, con alle spalle mostre e rassegne di livello nazionale tenute in tutta Italia. Affascinato dalla “grande pittura” della nostra tradizione è sempre rimasto fedele alla visione e alla poetica del “vero” arricchendola però di importanti e personali interventi, di suggestive e accattivanti annotazioni. Una ricerca lunga e costante, quella di Albanello, portata avanti con lucidità e determinazione all’interno di quel variegato e complesso mondo definito in modo molto sommario “Pittura figurativa”. La pittura figurativa! Un tipo di espressione oggi alquanto dimenticato, o per lo meno non più alla “moda” forse perché praticato solo da pochi eletti o perché incredibilmente sostituito dall’Informale e dalle ultime tendenze del novecento siano esse di derivazione europea o d’oltreoceano. Eppure il “figurativo” e la capacità grafica (disegno) sono e restano la base dell’arte, il cuore e la sostanza di ogni espressione. Allora ancora più autentica e preziosa ci appare l’opera e la produzione di Guido Albanello. Autentica perché controcorrente e quindi coraggiosa, moderna e rivoluzionaria. Preziosa perché tutta concentrata sul “segno” e la “forma”, sulla rappresentazione, quasi iperrealistica, di cose, oggetti e persone senza però tralasciare la sua libera interpretazione, il suo intimo sentire, la sua straordinaria capacità di entrare dentro le sfumature del reale e dell’animo umano.
Ecco perchè le sue opere, pur nella fedele riproduzione della verità, non cedono mai alla scontata e banale narrazione e neppure al freddo e impersonale messaggio fotografico, ma restano invece sempre e profondamente autentiche, sentite e personali. E ancora, in questi lavori percorsi dal segno grafico minuzioso e preciso, lavorati e cesellati, si coglie non solo l’amore e la passione dell’autore per il suo nobile e alto “mestiere” e i soggetti rappresentati, ma anche la novità esecutiva allorché, attingendo dalla sua fantasia e creatività, sintetizza le visioni, le veste di un’atmosfera sognante, surreale e metafisica dove, molto spesso, appare anche una delicata ed elegante ironia capace di catturare l’attenzione dell’osservatore per portarlo a pensare, a riflettere sulla vita e sulle bellezze che essa ci offre. Espressione, dunque, che rivela senza dubbio grande maestria e abilità tecnica, ma che si veste anche di un alto valore simbolico. Guido Albanello è senza dubbio pittore di “verità” e di visioni naturalistiche, ma capace di tradurre tutto ciò in magica e lirica visione, in attimi e momenti di altissima e sentita vibrazione poetica. La sua espressione, infatti, pur attingendo dal “reale” è immediata e sintetica, libera da ogni condizionamento descrittivo e/o ornamentale e orientata verso un moderno geometrismo che sovente si arricchisce anche di altri svariati apporti e materiali che, con grande immediatezza, portano verso la tridimensionalità. Osservando le sue opere vi si avverte immediatamente una ricerca prolungata e continua del segno, del colore e del gesto che, nel tempo, è giunta ad una maturità piena e che si manifesta chiaramente nella potenza della scala cromatica, nella leggerezza e delicatezza dei tracciati, nell'eleganza delle forme adottate. Dai dipinti di Guido Albanello si dipartono vere e proprie esplosioni di colore, improvvise aperture e squarci di profondità che aprono a mondi sconfinati e sconosciuti che diventano simbolo e metafora dell'ignoto e dell'inconscio. Sono paesaggi interiori, visioni dell'anima, emozioni intense e sentite espresse con rapidità e immediatezza seguendo il libero istinto, l'esperienza, la pura creatività, l'ispirazione del momento.
Espressione intensa e senza cedimenti, questa di Guido Albanello, e che, in un momento storico caratterizzato da continui e rapidi mutamenti in cui a prevalere sono i linguaggi tecnici e multimediali, rappresenta un collegamento ed una valorizzazione della nostra grande e insuperabile tradizione basata sulla conoscenza delle tecniche e del “mestiere”.
La rassegna, che sarà illustrata dal critico d'arte Luciano Carini, chiuderà il 14 novembre.
Ecco perchè le sue opere, pur nella fedele riproduzione della verità, non cedono mai alla scontata e banale narrazione e neppure al freddo e impersonale messaggio fotografico, ma restano invece sempre e profondamente autentiche, sentite e personali. E ancora, in questi lavori percorsi dal segno grafico minuzioso e preciso, lavorati e cesellati, si coglie non solo l’amore e la passione dell’autore per il suo nobile e alto “mestiere” e i soggetti rappresentati, ma anche la novità esecutiva allorché, attingendo dalla sua fantasia e creatività, sintetizza le visioni, le veste di un’atmosfera sognante, surreale e metafisica dove, molto spesso, appare anche una delicata ed elegante ironia capace di catturare l’attenzione dell’osservatore per portarlo a pensare, a riflettere sulla vita e sulle bellezze che essa ci offre. Espressione, dunque, che rivela senza dubbio grande maestria e abilità tecnica, ma che si veste anche di un alto valore simbolico. Guido Albanello è senza dubbio pittore di “verità” e di visioni naturalistiche, ma capace di tradurre tutto ciò in magica e lirica visione, in attimi e momenti di altissima e sentita vibrazione poetica. La sua espressione, infatti, pur attingendo dal “reale” è immediata e sintetica, libera da ogni condizionamento descrittivo e/o ornamentale e orientata verso un moderno geometrismo che sovente si arricchisce anche di altri svariati apporti e materiali che, con grande immediatezza, portano verso la tridimensionalità. Osservando le sue opere vi si avverte immediatamente una ricerca prolungata e continua del segno, del colore e del gesto che, nel tempo, è giunta ad una maturità piena e che si manifesta chiaramente nella potenza della scala cromatica, nella leggerezza e delicatezza dei tracciati, nell'eleganza delle forme adottate. Dai dipinti di Guido Albanello si dipartono vere e proprie esplosioni di colore, improvvise aperture e squarci di profondità che aprono a mondi sconfinati e sconosciuti che diventano simbolo e metafora dell'ignoto e dell'inconscio. Sono paesaggi interiori, visioni dell'anima, emozioni intense e sentite espresse con rapidità e immediatezza seguendo il libero istinto, l'esperienza, la pura creatività, l'ispirazione del momento.
Espressione intensa e senza cedimenti, questa di Guido Albanello, e che, in un momento storico caratterizzato da continui e rapidi mutamenti in cui a prevalere sono i linguaggi tecnici e multimediali, rappresenta un collegamento ed una valorizzazione della nostra grande e insuperabile tradizione basata sulla conoscenza delle tecniche e del “mestiere”.
La rassegna, che sarà illustrata dal critico d'arte Luciano Carini, chiuderà il 14 novembre.
02
novembre 2024
Guido Albanello – La poesia del Vero tra sogno e ironia
Dal 02 al 14 novembre 2024
arte contemporanea
Location
GALLERIA STUDIO C
Piacenza, Via Giovanni Campesio, 39, (Piacenza)
Piacenza, Via Giovanni Campesio, 39, (Piacenza)
Orario di apertura
Feriali e festivi dalle 16,30 alle 19,30. Lunedì chiuso
Vernissage
2 Novembre 2024, ore 18:00
Autore
Curatore