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Guido Amato – Elementi
“Elementi” non è una mostra fotografica nel senso classico in cui si usa questa definizione.
Si tratta piuttosto di una raccolta di oggetti e materiali che nascono da un gesto fotografico per fondersi tra loro attraverso un articolato processo di sintesi, per plasmare qualcosa di diverso e unico.
Comunicato stampa
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“Elementi” non è una mostra fotografica nel senso classico in cui si usa questa definizione.
Si tratta piuttosto di una raccolta di oggetti e materiali che nascono sì da un gesto fotografico, ma si fondono tra loro attraverso un articolato processo di sintesi, per plasmare qualcosa di diverso e unicizzante: lo scatto non è più il grande protagonista, in attesa di essere “semplicemente” stampato, ma diventa tassello di un processo creativo e realizzativo più ampio ed evoluto.
Infatti in questa esposizione nulla è ciò che sembra: la carta diventa metallo, la pelle trasfigura in pietra, la luce è riflesso abbagliante, i muscoli sono marmo.
Persino telai, cornici e passpartout diventano essi stessi parte integrante dell’opera fotografica, che racconta una scansione alternata e concentrica di sensazioni visive, materiche e tattili.
“Elementi” come quelli ancestrali della tavola periodica, che troviamo nei soggetti montani come nelle lastre su cui sono stati fissati.
La montagna che si presenta nuda, cruda, discreta.
Come i corpi di Ilaria e Giulia svelano una pelle nuda, cruda e allo stesso tempo discreta, perchè una ricerca fotografica che intende palesare le sue profonde conclusioni in modo così riflessivo deve necessariamente avvalersi di considerazioni visive e stilistiche in cui non c’è spazio per la retorica, per il didascalico, nè per la banalità dell’ovvio.
“Elementi” è un percorso intimista che avvolge nel silenzio di un buio scenografico, di una montagna schiva e isolata, sconosciuta ai più, ma non a chi decide con determinazione di viverne il vigore, che trasla in una dimensione del tempo così ampia da non poter essere concepibile dalla mente umana, solo fantasticata.
E in questa raccolta di oggetti ben pensati e ragionati ci sono molte opportunità per fantasticare, mentre li si ascolta sussurrare un dialogo posato tra carne e roccia.
Daniele Miradoli
Si tratta piuttosto di una raccolta di oggetti e materiali che nascono sì da un gesto fotografico, ma si fondono tra loro attraverso un articolato processo di sintesi, per plasmare qualcosa di diverso e unicizzante: lo scatto non è più il grande protagonista, in attesa di essere “semplicemente” stampato, ma diventa tassello di un processo creativo e realizzativo più ampio ed evoluto.
Infatti in questa esposizione nulla è ciò che sembra: la carta diventa metallo, la pelle trasfigura in pietra, la luce è riflesso abbagliante, i muscoli sono marmo.
Persino telai, cornici e passpartout diventano essi stessi parte integrante dell’opera fotografica, che racconta una scansione alternata e concentrica di sensazioni visive, materiche e tattili.
“Elementi” come quelli ancestrali della tavola periodica, che troviamo nei soggetti montani come nelle lastre su cui sono stati fissati.
La montagna che si presenta nuda, cruda, discreta.
Come i corpi di Ilaria e Giulia svelano una pelle nuda, cruda e allo stesso tempo discreta, perchè una ricerca fotografica che intende palesare le sue profonde conclusioni in modo così riflessivo deve necessariamente avvalersi di considerazioni visive e stilistiche in cui non c’è spazio per la retorica, per il didascalico, nè per la banalità dell’ovvio.
“Elementi” è un percorso intimista che avvolge nel silenzio di un buio scenografico, di una montagna schiva e isolata, sconosciuta ai più, ma non a chi decide con determinazione di viverne il vigore, che trasla in una dimensione del tempo così ampia da non poter essere concepibile dalla mente umana, solo fantasticata.
E in questa raccolta di oggetti ben pensati e ragionati ci sono molte opportunità per fantasticare, mentre li si ascolta sussurrare un dialogo posato tra carne e roccia.
Daniele Miradoli
20
marzo 2024
Guido Amato – Elementi
Dal 20 marzo al 06 aprile 2024
fotografia
Location
MAC – MIRADOLI ARTE CONTEMPORANEA
Milano, Alzaia Naviglio Grande, 54, (Milano)
Milano, Alzaia Naviglio Grande, 54, (Milano)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10:30 alle 19:30
Vernissage
20 Marzo 2024, 18:00
Sito web
Autore
Curatore
Autore testo critico
Produzione organizzazione