Un’indagine a ritroso sulla figura. Da Bacon alla pittura iberica, passando per gli immensi Tiziano e Freud. Riappropriarsi della figura umana dopo anni di rifiuto, di latitanza della stessa. Farlo nella forma più alta, nella “Maniera” più pensata e strutturata: l’artificio di un apparato liturgico. Divinizzata, l’umanità è martire. Di se stessa.

L’apertura della nuova stagione del Plasma (Plastic Modern Art) è affidata a Guido Buganza: nel tempio secolare più famoso di Milano, dove ogni fine settimana si assiste a un rito collettivo senza genere o definizioni, inaugura così Retablo.
Anche in questo caso assistiamo a una catarsi collettiva del genere umano, ma senza una razionalità temporale: i quadri cristalizzano momenti esattamente prima o dopo questo passaggio, mostrando un’ambiguità di genere e una corporalità assoluta.
C’è della magia espressiva, che si può chiamare anche dolenza e sacralità. Buganza racconta un fermento umano che conosce bene chi frequenta il Killer Plastic, luogo votato da sempre alla diversità culturale e all’avanguardia musicale.
La trasversalità sociale e culturale del club milanese diviene trasversalità artistica nella ricerca espressiva di Buganza, che percorre la storia dell’arte con naturalezza e affettuosità.
Sospesi nell’oscurità notturna del Plasma, gli altari laici di Buganza e la playlist di Nicola Guiducci creata appositamente per la mostra compongono così una liturgia che induce a riflettere sull’uomo e l’essere umani, quel mistero e sensualità che avvertiamo ogni giorno.




Biografia

Guido Buganza è pittore, incisore e scenografo. Numerose le esposizioni personali e collettive, che lo vedono presente a Milano, Barcellona, Bordeaux, Wingfield, Miami, Tokyo. Nel 2015 espone al Museo Nazionale di Chiusi e nel 2016 al Museo Messina per il Comune di Milano. Nel 2007 collabora inoltre con Peter Greenaway, che gli commissiona una serie di dipinti per la video-installazione “Peopling the Palaces” alla Reggia di Venaria di Torino. Nel 2008 partecipa in qualità di scenografo alla Biennale di Venezia.