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Guido Costa – Fotografie della sardegna nel primo novecento
L’intero corpus del Fondo Costa di proprietà dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico per la prima volta viene presentato al pubblico in una mostra che, dopo molti anni, segna il ritorno dell’Istituto nel campo delle grandi esposizioni fotografiche
Comunicato stampa
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L'intero corpus del Fondo Costa di proprietà dell'Istituto Superiore Regionale Etnografico per la prima volta viene presentato al pubblico in una mostra che, dopo molti anni, segna il ritorno dell'Istituto nel campo delle grandi esposizioni fotografiche.
Il fondo prende il nome dall'autore delle immagini, Guido Costa, nato a Sassari nel 1871, e morto nel 1951 a Cagliari, dove trascorse gran parte della sua vita. Cresciuto in una famiglia di vasti interessi culturali (il padre era Enrico Costa, noto scrittore e studioso della Sardegna), di professione insegnante di inglese, fu anche giornalista pubblicista, conferenziere e fotografo dilettante.
La raccolta fu trasferita all'ISRE a seguito dell'istituzione dell'ente, assieme al patrimonio del Museo del Costume, dall'Assessorato Regionale al Turismo che l'aveva acquistata dagli eredi alla fine degli anni Sessanta. E' costituita da centoventisette negativi in bianco e nero su lastre di vetro e su pellicola al nitrato, del formato prevalente di cm.13x18, con quattro esemplari di cm. 9x12. I negativi erano stati acquisiti privi di elementi utili alla loro catalogazione(eccetto diciotto esemplari di cui tre datati 1916). Pur in assenza di datazioni esatte per la maggior parte delle immagini, le analisi e le ricerche svolte consentono di ascriverne la produzione alle prime tre decadi del Novecento.
Si tratta di un nucleo diversificato di immagini, di un'ampia rappresentazione di donne, uomini, paesaggi, attività, eventi che riguarda tutta l'isola, da Cagliari e il Campidano ai territori dell'interno, fino alla parte settentrionale dell'isola.
Un corpus rappresentativo dell'attività di Guido Costa fotografo, tanto più importante dal momento che il complesso della sua produzione è andato disperso. Anche per questo motivo si è deciso di presentare integralmente la raccolta, comprese alcune immagini ripetitive o con una messa a fuoco non perfetta, una inquadratura imprecisa o una luce non indovinata. In generale, tuttavia, le fotografie di Costa denotano una cultura visiva e una sensibilità compositiva straordinarie, acccompagnate da sicura padronanza del mezzo e della tecnica.
Della raccolta, l'archivio dell'ISRE non possiede alcuna stampa d'epoca; quelle esposte nella mostra e presentate in cornice, pertanto, sono stampe realizzate per l'occasione dai negativi originali con procedimento chimico fotografico tradizionale. Le gigantografie che caratterizzano la scenografia dell'esposizione sono invece stampe digitali.
L'allestimento, che occupa dieci sale del rinnovato edificio dell'ex tribunale, segue una sequenza tematica (ritratti maschili e femminili, luoghi, attività, oggetti ecc.) accompagnata da sintetiche didascalie e da alcuni brani dell'autore. L'esposizione presenta inoltre alcuni oggetti: volumi e riviste relativi all'attività del pubblicista e del fotografo; alcune lastre originali della raccolta;apparecchi fotografici d'epoca dello stesso modello e marchio utilizzati da Costa; due lanterne magiche di cui una destinata a proiezioni di interesse didattico.
La pubblicazione che accompagna la mostra presenta le immagini seguendo un itinerario ideale che parte da Cagliari e termina al nord con l'isola di Caprera. Nella prima parte viene presentata una ampia selezione di tavole a tutta pagina. Segue una sezione strettamente catalografica in cui le immagini sono descritte nei dettagli e con i dati tecnici, sotto forma di scheda, accompagnate anche da brevi brani tratti da testi di Guido Costa ad esse attinenti per tematica.
Il fondo prende il nome dall'autore delle immagini, Guido Costa, nato a Sassari nel 1871, e morto nel 1951 a Cagliari, dove trascorse gran parte della sua vita. Cresciuto in una famiglia di vasti interessi culturali (il padre era Enrico Costa, noto scrittore e studioso della Sardegna), di professione insegnante di inglese, fu anche giornalista pubblicista, conferenziere e fotografo dilettante.
La raccolta fu trasferita all'ISRE a seguito dell'istituzione dell'ente, assieme al patrimonio del Museo del Costume, dall'Assessorato Regionale al Turismo che l'aveva acquistata dagli eredi alla fine degli anni Sessanta. E' costituita da centoventisette negativi in bianco e nero su lastre di vetro e su pellicola al nitrato, del formato prevalente di cm.13x18, con quattro esemplari di cm. 9x12. I negativi erano stati acquisiti privi di elementi utili alla loro catalogazione(eccetto diciotto esemplari di cui tre datati 1916). Pur in assenza di datazioni esatte per la maggior parte delle immagini, le analisi e le ricerche svolte consentono di ascriverne la produzione alle prime tre decadi del Novecento.
Si tratta di un nucleo diversificato di immagini, di un'ampia rappresentazione di donne, uomini, paesaggi, attività, eventi che riguarda tutta l'isola, da Cagliari e il Campidano ai territori dell'interno, fino alla parte settentrionale dell'isola.
Un corpus rappresentativo dell'attività di Guido Costa fotografo, tanto più importante dal momento che il complesso della sua produzione è andato disperso. Anche per questo motivo si è deciso di presentare integralmente la raccolta, comprese alcune immagini ripetitive o con una messa a fuoco non perfetta, una inquadratura imprecisa o una luce non indovinata. In generale, tuttavia, le fotografie di Costa denotano una cultura visiva e una sensibilità compositiva straordinarie, acccompagnate da sicura padronanza del mezzo e della tecnica.
Della raccolta, l'archivio dell'ISRE non possiede alcuna stampa d'epoca; quelle esposte nella mostra e presentate in cornice, pertanto, sono stampe realizzate per l'occasione dai negativi originali con procedimento chimico fotografico tradizionale. Le gigantografie che caratterizzano la scenografia dell'esposizione sono invece stampe digitali.
L'allestimento, che occupa dieci sale del rinnovato edificio dell'ex tribunale, segue una sequenza tematica (ritratti maschili e femminili, luoghi, attività, oggetti ecc.) accompagnata da sintetiche didascalie e da alcuni brani dell'autore. L'esposizione presenta inoltre alcuni oggetti: volumi e riviste relativi all'attività del pubblicista e del fotografo; alcune lastre originali della raccolta;apparecchi fotografici d'epoca dello stesso modello e marchio utilizzati da Costa; due lanterne magiche di cui una destinata a proiezioni di interesse didattico.
La pubblicazione che accompagna la mostra presenta le immagini seguendo un itinerario ideale che parte da Cagliari e termina al nord con l'isola di Caprera. Nella prima parte viene presentata una ampia selezione di tavole a tutta pagina. Segue una sezione strettamente catalografica in cui le immagini sono descritte nei dettagli e con i dati tecnici, sotto forma di scheda, accompagnate anche da brevi brani tratti da testi di Guido Costa ad esse attinenti per tematica.
26
maggio 2007
Guido Costa – Fotografie della sardegna nel primo novecento
Dal 26 maggio al 16 settembre 2007
fotografia
Location
EX TRIBUNALE
Nuoro, Piazza Santa Maria Della Neve, (Nuoro)
Nuoro, Piazza Santa Maria Della Neve, (Nuoro)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10,00 alle 20
Vernissage
26 Maggio 2007, ore 11
Sito web
www.isresardegna.org
Autore