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Guido Cozzi – Beirut, polvere e sale
Tramite una manipolazione artigianale, quasi alchemica del supporto fotografico, si può accelerare il processo di deterioramento per “andare a vedere” cosa sarà di quelle persone oggetti e luoghi fotografati tempo prima.
Comunicato stampa
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In un mondo in continuo scambio espansione sgretolamento, l'unica certezza è il Cambiamento. La Fotografia è, tra molte altre cose, un tentativo di fissare un istante e proiettarlo all'infinito. Ma sappiamo che anche questa promessa è vana: tutto è destinato a trasformarsi in altri stati nei quali non rimane traccia dello stato precedente. Spesso - erroneamente - chiamiamo questo processo "distruzione".
Tramite una manipolazione artigianale, quasi alchemica del supporto fotografico, si può accelerare il processo di deterioramento per "andare a vedere" cosa sarà di quelle persone oggetti e luoghi fotografati tempo prima.
Per materializzare questo pensiero sono andato a Beirut, città nella quale ho realizzato molti reportage e ho avuto una significativa esperienza professionale. Ho portato quaranta rullini di pellicola invertibile e ho scattato 40 fotografie in 36 esemplari identici: un rullino per fotografia. Tornato a casa ho iniziato a trattare queste 1440 diapositive con 36 diversi trattamenti, usando elementi che avevo raccolto in loco. Elementi con un loro carico poetico, ma anche con una loro consistenza chimica: acqua del mare di Beirut, polvere dei palazzi ancora sbriciolati dalle pallottole, terra della "Linea Verde", foglie, erba, sabbia e sassi......Mettendo a bagno la pellicola in queste diverse soluzioni avviando così le fotografie - 1440 frammenti - Beirut - verso una trasformazione spinta, un degrado della materia tramite l'azione chimica di elementi diversi.
Il risultato non è altro che la rivelazione delle nostre previsioni più ovvie. Ma con una sorpresa: la metamorfosi verso la distruzione passa talvolta attraverso stati di inatteso equilibrio estetico.
-Giuido Cozzi
Giudo Cozzi è nato a Firenze nel 1962. Per l’editoria specializzata ha realizzato centinaia di servizi fotografici di carattere geografico, etnografico e turistico. Con Stefano Amantini e Massimo Borchi ha fondato nel 1991 Atlantide Phototravel, agenzia fotografica specializzata nel reportage di viaggio. Oggi alterna campagne fotografiche per i grandi archivi internazionali a ricerche personali sul territorio nelle quali sperimenta diversi stili narrativi secondo il tema da affrontare.
Tramite una manipolazione artigianale, quasi alchemica del supporto fotografico, si può accelerare il processo di deterioramento per "andare a vedere" cosa sarà di quelle persone oggetti e luoghi fotografati tempo prima.
Per materializzare questo pensiero sono andato a Beirut, città nella quale ho realizzato molti reportage e ho avuto una significativa esperienza professionale. Ho portato quaranta rullini di pellicola invertibile e ho scattato 40 fotografie in 36 esemplari identici: un rullino per fotografia. Tornato a casa ho iniziato a trattare queste 1440 diapositive con 36 diversi trattamenti, usando elementi che avevo raccolto in loco. Elementi con un loro carico poetico, ma anche con una loro consistenza chimica: acqua del mare di Beirut, polvere dei palazzi ancora sbriciolati dalle pallottole, terra della "Linea Verde", foglie, erba, sabbia e sassi......Mettendo a bagno la pellicola in queste diverse soluzioni avviando così le fotografie - 1440 frammenti - Beirut - verso una trasformazione spinta, un degrado della materia tramite l'azione chimica di elementi diversi.
Il risultato non è altro che la rivelazione delle nostre previsioni più ovvie. Ma con una sorpresa: la metamorfosi verso la distruzione passa talvolta attraverso stati di inatteso equilibrio estetico.
-Giuido Cozzi
Giudo Cozzi è nato a Firenze nel 1962. Per l’editoria specializzata ha realizzato centinaia di servizi fotografici di carattere geografico, etnografico e turistico. Con Stefano Amantini e Massimo Borchi ha fondato nel 1991 Atlantide Phototravel, agenzia fotografica specializzata nel reportage di viaggio. Oggi alterna campagne fotografiche per i grandi archivi internazionali a ricerche personali sul territorio nelle quali sperimenta diversi stili narrativi secondo il tema da affrontare.
14
novembre 2017
Guido Cozzi – Beirut, polvere e sale
Dal 14 novembre all'otto dicembre 2017
fotografia
Location
SACI GALLERY – PALAZZO MAIDOFF
Firenze, Via Sant'Egidio, 14, (Firenze)
Firenze, Via Sant'Egidio, 14, (Firenze)
Orario di apertura
Lunedì - Venerdì 9 - 19
Sabato e Domenica 13 - 19
Vernissage
14 Novembre 2017, ore 18
Autore