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Guido Gentile / Severine Queyras
Guido Gentile e Severine Queyras, rispettivamente architetto con esperienza di illustratore e fotografa di moda, portano nel loro sodalizio artistico l’esperienza visiva
Comunicato stampa
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Con la mostra dedicata al lavoro di Guido Gentile e Severine Queyras, Art Première giunge alla sua settima personale. Nello spazio recentemente strutturato di Première, lounge bar del cinema Moderno, queste esposizioni curate da Elena Del Drago, vogliono presentare il lavoro di alcuni artisti emergenti al pubblico delle sale cinematografiche.
In questo modo si vuole favorire un accostamento tra linguaggi artistici che affrontano, da prospettive diverse, il racconto della nostra contemporaneità e, allo stesso tempo, consentire all’arte sperimentale di uscire dagli spazi che le sono abitualmente destinati per entrare in una realtà dinamica e inusuale.
Guido Gentile e Severine Queyras, rispettivamente architetto con esperienza di illustratore e fotografa di moda, portano nel loro sodalizio artistico l’esperienza visiva acquisita nel mestiere esercitato ogni giorno.
Da una parte la capacità di ragionare con misure, prospettive e scale di Gentile, dall’altra la sensibilità per ambientazioni, forme e atmosfere della contemporaneità di Queyras, confluiscono a creare delle immagini fotografiche di complessa elaborazione, che richiedono una uguale lentezza nella fruizione.
Le due serie presentate in questa personale dedicata a Roma, città dove entrambi gli artisti vivono e lavorano, sono realizzate con il medesimo processo lavorativo. Tanto Micromondi quanto Inserimenti urbani, sono costruite con la stessa attenzione ai “giochi di scala”, all’utilizzo di elementi architettonici di grandezze diverse messi in relazione per creare nuovi significati visivi: una volontà disorientante facilitata dalla presenza di eterogenee e inaspettate tracce umane. Se nel lavoro che dà il nome alla mostra, è solo una maglietta lasciata ad asciugare dal balcone ad interrompere il ritmo verticale delle strutture metropolitane, nel trittico realizzato all’interno della Basilica di San Pietro sono invece i protagonisti di una narrazione fumettistica con forte ispirazione cinematografica, (Quentin Tarantino soprattutto) a rivelarci nuove forme di vita e di scontro nelle città. Contrasti prima culturali che sociali, non più ambientati nelle periferie seriali e indistinguibili, ma nel cuore più simbolico e iconografico della città e suggeriti attraverso l’accostamento di elementi linguistici e visivi distanti per creare delle atmosfere che segneranno, forse, il nostro futuro più prossimo.
Guido Gentile e Severine Queyras hanno esposto precedentemente a Roma – al Classico Village, da Iol (2003) e a Canazei (2004).
In questo modo si vuole favorire un accostamento tra linguaggi artistici che affrontano, da prospettive diverse, il racconto della nostra contemporaneità e, allo stesso tempo, consentire all’arte sperimentale di uscire dagli spazi che le sono abitualmente destinati per entrare in una realtà dinamica e inusuale.
Guido Gentile e Severine Queyras, rispettivamente architetto con esperienza di illustratore e fotografa di moda, portano nel loro sodalizio artistico l’esperienza visiva acquisita nel mestiere esercitato ogni giorno.
Da una parte la capacità di ragionare con misure, prospettive e scale di Gentile, dall’altra la sensibilità per ambientazioni, forme e atmosfere della contemporaneità di Queyras, confluiscono a creare delle immagini fotografiche di complessa elaborazione, che richiedono una uguale lentezza nella fruizione.
Le due serie presentate in questa personale dedicata a Roma, città dove entrambi gli artisti vivono e lavorano, sono realizzate con il medesimo processo lavorativo. Tanto Micromondi quanto Inserimenti urbani, sono costruite con la stessa attenzione ai “giochi di scala”, all’utilizzo di elementi architettonici di grandezze diverse messi in relazione per creare nuovi significati visivi: una volontà disorientante facilitata dalla presenza di eterogenee e inaspettate tracce umane. Se nel lavoro che dà il nome alla mostra, è solo una maglietta lasciata ad asciugare dal balcone ad interrompere il ritmo verticale delle strutture metropolitane, nel trittico realizzato all’interno della Basilica di San Pietro sono invece i protagonisti di una narrazione fumettistica con forte ispirazione cinematografica, (Quentin Tarantino soprattutto) a rivelarci nuove forme di vita e di scontro nelle città. Contrasti prima culturali che sociali, non più ambientati nelle periferie seriali e indistinguibili, ma nel cuore più simbolico e iconografico della città e suggeriti attraverso l’accostamento di elementi linguistici e visivi distanti per creare delle atmosfere che segneranno, forse, il nostro futuro più prossimo.
Guido Gentile e Severine Queyras hanno esposto precedentemente a Roma – al Classico Village, da Iol (2003) e a Canazei (2004).
16
dicembre 2004
Guido Gentile / Severine Queyras
Dal 16 dicembre 2004 al 10 gennaio 2005
arte contemporanea
Location
WARNER VILLAGE MODERNO
Roma, Piazza Della Repubblica, 43/45, (Roma)
Roma, Piazza Della Repubblica, 43/45, (Roma)
Vernissage
16 Dicembre 2004, ore 19
Autore
Curatore