Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Guido Pigozzi – Spazi interiori
Pigozzi dipinge da oltre trent’anni e, da un’iniziale percorso dedicato al racconto della sua terra con uno stile classico si accosta al naif, allo sperimentale per giungere poi al gestuale e all’astratto
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 4 marzo alle ore 17.00, presso il Palazzo Espositivo della Gran Guardia di Verona, inaugura Guido
Pigozzi. Spazi interiori. L’esposizione, a cura di Federico Martinelli, è organizzata dall’Associazione Culturale
Quinta Parete con il sostegno del Comune di Verona. All’iniziativa aderiscono, con il loro patrocinio, Regione
Veneto e Provincia di Verona, dando un carattere ancor più istituzionale all’esposizione.
L’Associazione, infatti, seguendo il desiderio del curatore di valorizzare il talento degli artisti veneti, con
Guido Pigozzi, aggiunge un ulteriore tassello a questo percorso. Ecco quindi che dopo le esposizioni “Il
segno dell’anima”, “Cantar Verona”, “La città ideale” e “Poetiche geometrie in terra veronese”, Spazi interiori
costituisce un’importante prosecuzione di questo percorso: un viaggio artistico entusiasmante che
abbraccia stili e generi eterogenei.
Pigozzi, infatti, dipinge da oltre trent’anni e, da un’iniziale percorso dedicato al racconto della sua terra con
uno stile classico si accosta al naif, allo sperimentale per giungere poi al gestuale e all’astratto.
È lo stesso curatore Federico Martinelli a sottolineare: l’artista dipinge intense, essenziali e poetiche dorsali.
Colline della Lessinia che, partendo dalla valle di Tregnago, trasmettono tutta la purezza e il fascino di quel luogo.
È da questa valle, così limpida e carica di suggestioni, che il percorso dell’artista si dipana in una straordinaria
varietà di soggetti, cromie, stili e tecniche. Una valle che vive di un contrasto fortissimo, pretesto per diventare
arte: un territorio che vede contrapposti il verde e l’azzurro intenso del cielo all’energia di un cementificio, prima
in attività e poi abbandonato. E il cementificio diventa arte. Dal “Cementificio” tutto prende forma. E l’artista,
nel raffigurarlo, cresce. All’olio e ai colori tradizionali aggiunge materia su materia: calce, bitume, ruggini, acrilici
e sperimentazioni coloristiche di rara suggestione. Da questa esperienza “futurista” e di “sironiana” memoria,
Pigozzi cede il passo all’astratto e al gestuale dove l’immediatezza e l’energia diventano prima di tutto desiderio
di sperimentazione. Di incessante e continua sperimentazione. Con altrettanta immediatezza, nelle sue opere, in
quell’astratto così gocciolante e materico di colore, si scorge spesso il paesaggio, magari velato, magari desideroso
di emergere da un colpo ruvido e denso di spatola. Certo è che dall’astratto torna alla figurazione, dalla figurazione
torna all’astratto, sempre con autonomia compositiva e cromatica, sempre con quell’ideale ricerca che non è mai
un ripetersi.
L’esposizione presenta l’intero percorso di Pigozzi. Circa cento opere accompagnano l’osservatore nelle
suggestioni dell’artista, nel suo mondo interiore, in quegli spazi, figurativi o astratti che siano, che attraverso
libertà ed energia trasferite sulla tela pendono forma, regalando emozioni genuine.
Aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00 dal 5 al 29 marzo con ingresso gratuito, la mostra sarà corredata da
un ampio e ricco catalogo contenente, oltre alle opere in mostra, anche una selezione iconografica a ideale
completamento del percorso proposto. Saggi, contributi critici e le riflessioni del filosofo Dino Formaggio,
presenza essenziale per la formazione artistica di Pigozzi, concludono un progetto dall’alto valore espositivo ed editoriale.
Pigozzi. Spazi interiori. L’esposizione, a cura di Federico Martinelli, è organizzata dall’Associazione Culturale
Quinta Parete con il sostegno del Comune di Verona. All’iniziativa aderiscono, con il loro patrocinio, Regione
Veneto e Provincia di Verona, dando un carattere ancor più istituzionale all’esposizione.
L’Associazione, infatti, seguendo il desiderio del curatore di valorizzare il talento degli artisti veneti, con
Guido Pigozzi, aggiunge un ulteriore tassello a questo percorso. Ecco quindi che dopo le esposizioni “Il
segno dell’anima”, “Cantar Verona”, “La città ideale” e “Poetiche geometrie in terra veronese”, Spazi interiori
costituisce un’importante prosecuzione di questo percorso: un viaggio artistico entusiasmante che
abbraccia stili e generi eterogenei.
Pigozzi, infatti, dipinge da oltre trent’anni e, da un’iniziale percorso dedicato al racconto della sua terra con
uno stile classico si accosta al naif, allo sperimentale per giungere poi al gestuale e all’astratto.
È lo stesso curatore Federico Martinelli a sottolineare: l’artista dipinge intense, essenziali e poetiche dorsali.
Colline della Lessinia che, partendo dalla valle di Tregnago, trasmettono tutta la purezza e il fascino di quel luogo.
È da questa valle, così limpida e carica di suggestioni, che il percorso dell’artista si dipana in una straordinaria
varietà di soggetti, cromie, stili e tecniche. Una valle che vive di un contrasto fortissimo, pretesto per diventare
arte: un territorio che vede contrapposti il verde e l’azzurro intenso del cielo all’energia di un cementificio, prima
in attività e poi abbandonato. E il cementificio diventa arte. Dal “Cementificio” tutto prende forma. E l’artista,
nel raffigurarlo, cresce. All’olio e ai colori tradizionali aggiunge materia su materia: calce, bitume, ruggini, acrilici
e sperimentazioni coloristiche di rara suggestione. Da questa esperienza “futurista” e di “sironiana” memoria,
Pigozzi cede il passo all’astratto e al gestuale dove l’immediatezza e l’energia diventano prima di tutto desiderio
di sperimentazione. Di incessante e continua sperimentazione. Con altrettanta immediatezza, nelle sue opere, in
quell’astratto così gocciolante e materico di colore, si scorge spesso il paesaggio, magari velato, magari desideroso
di emergere da un colpo ruvido e denso di spatola. Certo è che dall’astratto torna alla figurazione, dalla figurazione
torna all’astratto, sempre con autonomia compositiva e cromatica, sempre con quell’ideale ricerca che non è mai
un ripetersi.
L’esposizione presenta l’intero percorso di Pigozzi. Circa cento opere accompagnano l’osservatore nelle
suggestioni dell’artista, nel suo mondo interiore, in quegli spazi, figurativi o astratti che siano, che attraverso
libertà ed energia trasferite sulla tela pendono forma, regalando emozioni genuine.
Aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00 dal 5 al 29 marzo con ingresso gratuito, la mostra sarà corredata da
un ampio e ricco catalogo contenente, oltre alle opere in mostra, anche una selezione iconografica a ideale
completamento del percorso proposto. Saggi, contributi critici e le riflessioni del filosofo Dino Formaggio,
presenza essenziale per la formazione artistica di Pigozzi, concludono un progetto dall’alto valore espositivo ed editoriale.
04
marzo 2017
Guido Pigozzi – Spazi interiori
Dal 04 al 29 marzo 2017
arte contemporanea
Location
PALAZZO DELLA GRAN GUARDIA
Verona, Piazza Brà, (Verona)
Verona, Piazza Brà, (Verona)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00
Vernissage
4 Marzo 2017, ore 17
Autore
Curatore