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Guido Sartorelli – Sconfini d’Europa
La mostra è dedicata ad un artista fra i più presenti e continui in città nonché in una lunga serie di mostre personali e collettive di carattere nazionale e internazionale.
Comunicato stampa
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Sarà inaugurata, venerdì 22 gennaio alle ore 18.00 al Centro Culturale Candiani, la mostra Sconfini d’Europa. Le città possibili di Guido Sartorelli, organizzata in collaborazione con Galleria Contemporaneo e Galleria Michela Rizzo di Venezia, con il contributo di Studio Grafico Sumo. L’esposizione, visitabile fino al 28 febbraio 2010, è dedicata ad un artista fra i più presenti e continui in città nonché in una lunga serie di mostre personali e collettive di carattere nazionale e internazionale.
L' Europa ha elaborato nel tempo una sua specifica cultura che l’ ha distinta dal resto del mondo e che è stata egemone per molto tempo. Nel 1989 la caduta del muro di Berlino e la cessazione delle ostilita' tra Est e Ovest portarono rapidamente alla cosiddetta globalizzazione e al conseguente incrociarsi di economie, di culture e popoli diversi. Le intenzioni di questa mostra, attraverso soprattutto la rappresentazione di ambienti urbani, sono quelle di evidenziare come pure la cultura e la società europee siano state obbligate a un nuovo serrato confronto indotto anche, e sopratutto, dalla globalizzazione dell’informazione dovuta ai nuovi potenti mezzi di comunicazione quali televisione e internet.
Docente dei linguaggi video a Ca’ Foscari, Sartorelli è da tempo uno degli animatori della redazione del periodico Nexus nonché stretto collaboratore di Supernova, la casa editrice fondata da Giovanni Di Stefano, per la quale sono uscite le sue ultime pubblicazioni. Nel suo lavoro è costante la ricerca di equilibrio fra l’irriducibile componente individuale e l’approccio razionale alle questioni del rapporto fra arte e realtà.
Caratterizzato dal costante ricorso ai mezzi ‘freddi’ di riproduzione dell’immagine (fotografia e xerografia in particolare), il suo lavoro privilegia la tecnica del collage, utilizzando tasselli predeterminati di immagini come se fossero gli elementi di un gioco combinatorio con la costante presenza di una griglia ortogonale in grado di ‘incasellare’ i frammenti in un nuovo ordito interpretativo. Il suo fare arte diventa una riflessione sulle modalità di interazione con lo spazio sociale e in particolare con l’osservazione/rappresentazione di quel ampio contesto del vivere comune che è la città che diventa il luogo per eccellenza da decifrare, interpretare, rappresentare.
A partire dalla metà degli anni Ottanta l’analisi dello spazio urbano viene restituita come ‘quadro’: un’unica superficie continua, rigorosamente bidimensionale, dove vengono ricombinati dettagli tratti dal vasto repertorio di segni che si addensano nello spazio della polis. Nascono così le serie dei ritratti di città che mettono assieme, sempre con la tecnica del collage e della fotocopiatura, elementi anche di poca o nulla rilevanza, ma la cui scelta, gli accostamenti che suggeriscono e la ripetizione dei motivi selezionati, restituiscono con efficacia una sorta di sintesi visiva dello spazio urbano e delle sue trasformazioni.
L' Europa ha elaborato nel tempo una sua specifica cultura che l’ ha distinta dal resto del mondo e che è stata egemone per molto tempo. Nel 1989 la caduta del muro di Berlino e la cessazione delle ostilita' tra Est e Ovest portarono rapidamente alla cosiddetta globalizzazione e al conseguente incrociarsi di economie, di culture e popoli diversi. Le intenzioni di questa mostra, attraverso soprattutto la rappresentazione di ambienti urbani, sono quelle di evidenziare come pure la cultura e la società europee siano state obbligate a un nuovo serrato confronto indotto anche, e sopratutto, dalla globalizzazione dell’informazione dovuta ai nuovi potenti mezzi di comunicazione quali televisione e internet.
Docente dei linguaggi video a Ca’ Foscari, Sartorelli è da tempo uno degli animatori della redazione del periodico Nexus nonché stretto collaboratore di Supernova, la casa editrice fondata da Giovanni Di Stefano, per la quale sono uscite le sue ultime pubblicazioni. Nel suo lavoro è costante la ricerca di equilibrio fra l’irriducibile componente individuale e l’approccio razionale alle questioni del rapporto fra arte e realtà.
Caratterizzato dal costante ricorso ai mezzi ‘freddi’ di riproduzione dell’immagine (fotografia e xerografia in particolare), il suo lavoro privilegia la tecnica del collage, utilizzando tasselli predeterminati di immagini come se fossero gli elementi di un gioco combinatorio con la costante presenza di una griglia ortogonale in grado di ‘incasellare’ i frammenti in un nuovo ordito interpretativo. Il suo fare arte diventa una riflessione sulle modalità di interazione con lo spazio sociale e in particolare con l’osservazione/rappresentazione di quel ampio contesto del vivere comune che è la città che diventa il luogo per eccellenza da decifrare, interpretare, rappresentare.
A partire dalla metà degli anni Ottanta l’analisi dello spazio urbano viene restituita come ‘quadro’: un’unica superficie continua, rigorosamente bidimensionale, dove vengono ricombinati dettagli tratti dal vasto repertorio di segni che si addensano nello spazio della polis. Nascono così le serie dei ritratti di città che mettono assieme, sempre con la tecnica del collage e della fotocopiatura, elementi anche di poca o nulla rilevanza, ma la cui scelta, gli accostamenti che suggeriscono e la ripetizione dei motivi selezionati, restituiscono con efficacia una sorta di sintesi visiva dello spazio urbano e delle sue trasformazioni.
22
gennaio 2010
Guido Sartorelli – Sconfini d’Europa
Dal 22 gennaio al 28 febbraio 2010
arte contemporanea
Location
CENTRO CULTURALE CANDIANI
Venezia, Piazzale Luigi Candiani, 7, (Venezia)
Venezia, Piazzale Luigi Candiani, 7, (Venezia)
Orario di apertura
da lunedì a venerdì 15.30 – 19.30 sabato e festivi 10.30 – 12.30 e 15.30 – 19.30
Vernissage
22 Gennaio 2010, sala Paolo Costantini terzo piano
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