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Guido Strazza – Riconoscere i segni
una vasta rassegna di opere grafiche di Guido Strazza, un maestro dell’incisione italiana
Comunicato stampa
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Mercoledì 25 maggio, alle ore 18, sarà inaugurata a Vicenza (Basilica Palladiana - LAMeC) una vasta rassegna di opere grafiche di Guido Strazza, un maestro dell'incisione italiana, conosciuto e apprezzato anche all'estero per lo straordinario lavoro creativo accompagnato da un costante impegno teorico-didattico a difesa dell'autonoma specificità del linguaggio espressivo.
Guido Strazza, nato a S. Fiora di Grosseto nel 1922, risiede a Roma. Inizia giovanissimo l'attività artistica dopo un incontro con F.T. Marinetti che lo invita a partecipare a mostre di Acropittura (Roma, Palazzo Braschi e Biennale di Venezia, 1942). Nel 1946 si laurea in ingegneria a Roma, ma nel 1948 abbandona la professione per dedicarsi completamente alla pittura. Viaggia in Sud America, Perù, Cile, Brasile, dove lavora ed espone (Biennale di S. Paolo, 1951,1953). A Lima è tra i promotori della "Agrupaciòn Espacio", associazione di artisti e architetti con i quali partecipa al progetto per la ristrutturazione della città di Callao, distrutta da un terremoto. Si interessa di arte preincaica e cura una mostra della collezione archeologica Larco Herrera. A Rio de Janeiro, nello studio di Faiga Ostrowrer, ha il primo contatto con la tecnica dell'incisione. Nel 1954 rientra in Italia. Apre uno studio a Venezia e, nel 1957, a Milano dove risiede fino al 1963. Sono di questo periodo i racconti scenici, lunghe pitture in rotolo (Museum Ludwig, Colonia) e gli studi sulle metamorfosi delle forme realizzati in cicli di pitture a tema: "Balzi Rossi" (Gallerie del Milione e dell’Ariete, Milano 1956-58), "Paesaggio Olandese" (Stedelijk Museum, Amsterdam, 1960). Nel 1963 torna definitivamente a Roma dove frequenta i laboratori della Calcografia Nazionale (1964-67), che il direttore Maurizio Calvesi ha aperto agli artisti, per approfondire il linguaggio dell'incisione nell'ambito più generale di una ricerca sul segno che concerne tutto il suo lavoro. Nel 1968 presenta alla Biennale di Venezia (sala personale) i risultati di queste ricerche imperniate sul rapporto cangiante segno-luce (immagini su schermi mobili trasparenti) e, in seguito, sul rapporto luce-geometria che troverà piena espressione nel ciclo di pitture e litografie Ricercare (1973). Invitato in Calcografia Nazionale (direttore Carlo Bertelli) a impostare una didattica dell'incisione, dal 1974 al 1976 la organizza e dirige come ricerca di gruppo sul segno di cui elabora in seguito i risultati nel libro "Il gesto e il segno" (ediz. Scheiwiller, Milano, 1979). Il rigore analitico degli ultimi lavori lascia progressivamente spazio a una gestualità intesa come contraddizione vitale all'ordine del progetto. Esemplificano questa fase i cicli di pitture e incisioni "Trama Quadrangolare" (Palazzo Reale, Milano, 1979) e, quando al progettare si intreccia il riconoscere, la serie "Segni di Roma" e, con più accentuata interazione tra geometria e colore, la serie "Cosmati" (Biennale di Venezia. 1984, sala personale). Più recentemente la serie "Archi" e "Orizzonti" (Galleria Stamperia Il Bulino, Roma, 1998-2002). Nel 1988 ha ricevuto dall'Accademia dei Licei il premio A. Feltrinelli per la Grafica e, nel 2003, quello per l'incisione. Nel 1990 la Calcografia Nazionale gli dedica un'antologica dell'opera incisa dal titolo Strazza, Opere Grafiche 1953-1990. Nel 1999 a Palazzo Sarcinelli, Conegliano, viene allestita la mostra antologica dell'opera pittorica Strazza, Opere 1941-1999. Nel 2001 è invitato a partecipare alla mostra Novecento alle Scuderie Papali del Quirinale. Riceve in Campidoglio il Premio Cultori di Roma 2002. Ha insegnato alla Calcografia Nazionale, all'Accademia di Belle Arti de L'Aquila, alla Wesleyan University (Connecticut USA) e all'Accademia di Belle Arti di Roma della quale è anche stato direttore. E' membro dell'Accademia di S. Luca e della Koninglijke Vlaanse Accademie van Belgie.
La mostra di Vicenza, curata da Giuliano Menato, è illustrata in catalogo da testi di Giuseppe Appella, Rosalba Zuccaro e Giuliano Menato.
Guido Strazza, nato a S. Fiora di Grosseto nel 1922, risiede a Roma. Inizia giovanissimo l'attività artistica dopo un incontro con F.T. Marinetti che lo invita a partecipare a mostre di Acropittura (Roma, Palazzo Braschi e Biennale di Venezia, 1942). Nel 1946 si laurea in ingegneria a Roma, ma nel 1948 abbandona la professione per dedicarsi completamente alla pittura. Viaggia in Sud America, Perù, Cile, Brasile, dove lavora ed espone (Biennale di S. Paolo, 1951,1953). A Lima è tra i promotori della "Agrupaciòn Espacio", associazione di artisti e architetti con i quali partecipa al progetto per la ristrutturazione della città di Callao, distrutta da un terremoto. Si interessa di arte preincaica e cura una mostra della collezione archeologica Larco Herrera. A Rio de Janeiro, nello studio di Faiga Ostrowrer, ha il primo contatto con la tecnica dell'incisione. Nel 1954 rientra in Italia. Apre uno studio a Venezia e, nel 1957, a Milano dove risiede fino al 1963. Sono di questo periodo i racconti scenici, lunghe pitture in rotolo (Museum Ludwig, Colonia) e gli studi sulle metamorfosi delle forme realizzati in cicli di pitture a tema: "Balzi Rossi" (Gallerie del Milione e dell’Ariete, Milano 1956-58), "Paesaggio Olandese" (Stedelijk Museum, Amsterdam, 1960). Nel 1963 torna definitivamente a Roma dove frequenta i laboratori della Calcografia Nazionale (1964-67), che il direttore Maurizio Calvesi ha aperto agli artisti, per approfondire il linguaggio dell'incisione nell'ambito più generale di una ricerca sul segno che concerne tutto il suo lavoro. Nel 1968 presenta alla Biennale di Venezia (sala personale) i risultati di queste ricerche imperniate sul rapporto cangiante segno-luce (immagini su schermi mobili trasparenti) e, in seguito, sul rapporto luce-geometria che troverà piena espressione nel ciclo di pitture e litografie Ricercare (1973). Invitato in Calcografia Nazionale (direttore Carlo Bertelli) a impostare una didattica dell'incisione, dal 1974 al 1976 la organizza e dirige come ricerca di gruppo sul segno di cui elabora in seguito i risultati nel libro "Il gesto e il segno" (ediz. Scheiwiller, Milano, 1979). Il rigore analitico degli ultimi lavori lascia progressivamente spazio a una gestualità intesa come contraddizione vitale all'ordine del progetto. Esemplificano questa fase i cicli di pitture e incisioni "Trama Quadrangolare" (Palazzo Reale, Milano, 1979) e, quando al progettare si intreccia il riconoscere, la serie "Segni di Roma" e, con più accentuata interazione tra geometria e colore, la serie "Cosmati" (Biennale di Venezia. 1984, sala personale). Più recentemente la serie "Archi" e "Orizzonti" (Galleria Stamperia Il Bulino, Roma, 1998-2002). Nel 1988 ha ricevuto dall'Accademia dei Licei il premio A. Feltrinelli per la Grafica e, nel 2003, quello per l'incisione. Nel 1990 la Calcografia Nazionale gli dedica un'antologica dell'opera incisa dal titolo Strazza, Opere Grafiche 1953-1990. Nel 1999 a Palazzo Sarcinelli, Conegliano, viene allestita la mostra antologica dell'opera pittorica Strazza, Opere 1941-1999. Nel 2001 è invitato a partecipare alla mostra Novecento alle Scuderie Papali del Quirinale. Riceve in Campidoglio il Premio Cultori di Roma 2002. Ha insegnato alla Calcografia Nazionale, all'Accademia di Belle Arti de L'Aquila, alla Wesleyan University (Connecticut USA) e all'Accademia di Belle Arti di Roma della quale è anche stato direttore. E' membro dell'Accademia di S. Luca e della Koninglijke Vlaanse Accademie van Belgie.
La mostra di Vicenza, curata da Giuliano Menato, è illustrata in catalogo da testi di Giuseppe Appella, Rosalba Zuccaro e Giuliano Menato.
25
maggio 2005
Guido Strazza – Riconoscere i segni
Dal 25 maggio al 24 luglio 2005
disegno e grafica
Location
BASILICA PALLADIANA
Vicenza, Piazza Dei Signori, (Vicenza)
Vicenza, Piazza Dei Signori, (Vicenza)
Biglietti
il biglietto comprende la visita alla Basilica Palladiana e al Loggiato: intero € 7,00; ridotto € 5,00
Orario di apertura
tutti i giorni, lunedì chiuso, 10-19
Vernissage
25 Maggio 2005, ore 18
Autore
Curatore