Venerdì 5 febbraio, alle ore 11.30, l’Accademia di Belle arti di Napoli diretta da Giovanna Cassese, per il ciclo di esposizioni “Maestri” inaugura la mostra “GUIDO TATAFIORE”, a cura di Mario Franco.

Intervengono:

Renato De Fusco, per una introduzione e testimonianza sul M.A.C.

Giorgio Bruno Civello, Direttore Generale MIUR Alta Formazione Artisica.

Marco Zurzolo, per un intervento musicale

Un’iniziativa con la quale si intende rendere omaggio a quei docenti che, nel secolo appena trascorso, contribuirono con le loro opere a rendere l’Accademia una fucina di artisti, mantenendo fede ad una unità di azione e ad una complicità intellettuale che costituì il nucleo fondante del rinnovamento artistico di una Napoli ancora legata a vecchi stereotipi, procedendo, con ambizione di riscatto, a portarla all'attenzione per l'arte contemporanea e, più in esteso, al valore della sperimentazione e della ricerca.

Le mostre, progettate da Aurora Spinosa, responsabile della Galleria dell’Accademia, avranno inizio con una personale di Guido Tatafiore, nato nel 1919, e morto (prematuramente) nel 1980, esemplare figura di artista che ha attraversato le principali correnti dell’arte del Novecento, dal neocubismo all’informale, all’astrattismo materico, con il quale aderì al movimento del M.A.C. milanese fondato da Gillo Dorfles.

In esposizione sino al 27 marzo, la rassegna – completata da un catalogo Arte,m - presenta circa venti opere del Maestro, alcune delle quali esposte per la prima volta, che mostrano la sua articolata produzione artistica, dal periodo figurativo fino all’adesione al movimento “Astratto-geometrico” della metà degli anni Settanta.