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Gunther Stilling – Akrai Gea. Akragas
50 sculture da interno e 12 sculture da esterno, di dimensioni maggiori, installate nel Chiostro e nel Parco del Museo Archeologico di Agrigento, sul suggestivo sfondo della Valle dei Templi.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra è allestita nel Chiostro e nel Parco del Museo Archeologico della città e gode
del Patrocinio dell'Ambasciata della Repubblica Federale di Germania, della Regione
Sicilia, della Provincia e del Comune di Agrigento e del Goethe-Institut Palermo.
L'organizzazione si deve alla Direzione del Museo Archeologico di Agrigento, alla
Athenaedizioni/Poliàs-arte di Pietrasanta, alla Galleria Dietro Le Quinte di Catania, e
alla dottoressa Ilaria Sacchelli di Marina di Carrara.
La mostra Akrai Gea - Akragas, oltre a costituire una retrospettiva dell'opera dello
scultore tedesco, è un vero e proprio omaggio culturale e un atto di amore che Gunther
Stilling tributa alla classicità della scultura greca e alla città di Agrigento.
L'allestimento è molto ampio, con 50 sculture da interno e 12 da esterno, di più grande
dimensione, che rappresentano le fasi artistiche dello scultore negli ultimi 20 anni.
Le sculture esterne sono collocate nel Parco, nel Chiostro e nel piazzale che ha come
sfondo la Valle dei Templi.
Le grandi sculture accolgono il visitatore conducendolo fino alle Sale del presbiterio dove
trovano posto le prime 20 sculture da interno, per proseguire poi dentro il Museo dove le
restanti opere di Gunther Stilling dialogano con l'antichità, con i capolavori presentati in
permanenza dal Museo Archeologico.
Gunther Stilling è nato nel 1943 a Srpski Miletic, in Jugoslavia. Ha studiato all’Accademia
Statale di Arti figurative a Stoccarda. Lavora da libero professionista come scultore ed
insegna dal 1979 in varie Università. Gunther Stilling vive e lavora a Güglingen, Germania,
ed a Pietrasanta, Italia.
Le sue sculture marmoree e bronzee mostrano quanto anche oggi l’uomo sia legato ai
tessuti d’ordinamento, potere e violenza come a tutte le reti di relazioni interpersonali. Il
fulcro del suo lavoro è concentrato sulla testa e sulle mani. I suoi approcci formali
muovono spesso dalle regole dell’estetica classica, come appare evidente in particolare
nelle sue opere recenti: sia il suo studio dell’antichità greca e romana e del Rinascimento
italiano che quello del manierismo e del barocco hanno lasciato segni nelle opere, che non
sarebbero potute esistere senza i suoi soggiorni in Italia. L’arte di Stilling non è
formalistica. È, piuttosto, arte contenutistica, presentata allo spettatore in modo adeguato.
Dal testo critico del Prof. Gian Luigi Corinto: “La forza dell'Artista è come/riassume la
forza dei popoli che hanno eretto i Templi dorici di Akragas. Erano colossi di architettura,
miravano al cielo, sono rimasti intatti come pezzi di pietra spezzata, attaccati dallo
scorrere dei secoli, ma non vinti. La civiltà primitiva rappresentava le immagini con una
completa e inconsapevole identificazione, poi la consapevolezza è maturata fino a
collocare le immagini fuori da sé, dando loro forma e ponendosele di fronte. Gunther
Stilling resta entro le immagini che crea e allo stesso tempo se ne pone fuori per
contemplarle. La sua consapevolezza di scolpire inizia dall'elaborazione di un immagine
primitiva, ma diviene vero e proprio confronto creativo con l'immagine sperimentata come
Goethe-Institut Palermo · Cantieri Culturali alla Zisa · via Paolo Gili 4 · I - 90138 Palermo
Tel. 0039 91 6528680 · Fax 0039 91 6528676 · il@palermo.goethe.org · www.goethe.de/palermo
esterna, traendo - lui plasmatore - dalla materia stessa la
forza di plasmare. Un interessante e coraggioso confronto tra antico e contemporaneo, un
forte legame tra passato e futuro attraverso il presente”.
del Patrocinio dell'Ambasciata della Repubblica Federale di Germania, della Regione
Sicilia, della Provincia e del Comune di Agrigento e del Goethe-Institut Palermo.
L'organizzazione si deve alla Direzione del Museo Archeologico di Agrigento, alla
Athenaedizioni/Poliàs-arte di Pietrasanta, alla Galleria Dietro Le Quinte di Catania, e
alla dottoressa Ilaria Sacchelli di Marina di Carrara.
La mostra Akrai Gea - Akragas, oltre a costituire una retrospettiva dell'opera dello
scultore tedesco, è un vero e proprio omaggio culturale e un atto di amore che Gunther
Stilling tributa alla classicità della scultura greca e alla città di Agrigento.
L'allestimento è molto ampio, con 50 sculture da interno e 12 da esterno, di più grande
dimensione, che rappresentano le fasi artistiche dello scultore negli ultimi 20 anni.
Le sculture esterne sono collocate nel Parco, nel Chiostro e nel piazzale che ha come
sfondo la Valle dei Templi.
Le grandi sculture accolgono il visitatore conducendolo fino alle Sale del presbiterio dove
trovano posto le prime 20 sculture da interno, per proseguire poi dentro il Museo dove le
restanti opere di Gunther Stilling dialogano con l'antichità, con i capolavori presentati in
permanenza dal Museo Archeologico.
Gunther Stilling è nato nel 1943 a Srpski Miletic, in Jugoslavia. Ha studiato all’Accademia
Statale di Arti figurative a Stoccarda. Lavora da libero professionista come scultore ed
insegna dal 1979 in varie Università. Gunther Stilling vive e lavora a Güglingen, Germania,
ed a Pietrasanta, Italia.
Le sue sculture marmoree e bronzee mostrano quanto anche oggi l’uomo sia legato ai
tessuti d’ordinamento, potere e violenza come a tutte le reti di relazioni interpersonali. Il
fulcro del suo lavoro è concentrato sulla testa e sulle mani. I suoi approcci formali
muovono spesso dalle regole dell’estetica classica, come appare evidente in particolare
nelle sue opere recenti: sia il suo studio dell’antichità greca e romana e del Rinascimento
italiano che quello del manierismo e del barocco hanno lasciato segni nelle opere, che non
sarebbero potute esistere senza i suoi soggiorni in Italia. L’arte di Stilling non è
formalistica. È, piuttosto, arte contenutistica, presentata allo spettatore in modo adeguato.
Dal testo critico del Prof. Gian Luigi Corinto: “La forza dell'Artista è come/riassume la
forza dei popoli che hanno eretto i Templi dorici di Akragas. Erano colossi di architettura,
miravano al cielo, sono rimasti intatti come pezzi di pietra spezzata, attaccati dallo
scorrere dei secoli, ma non vinti. La civiltà primitiva rappresentava le immagini con una
completa e inconsapevole identificazione, poi la consapevolezza è maturata fino a
collocare le immagini fuori da sé, dando loro forma e ponendosele di fronte. Gunther
Stilling resta entro le immagini che crea e allo stesso tempo se ne pone fuori per
contemplarle. La sua consapevolezza di scolpire inizia dall'elaborazione di un immagine
primitiva, ma diviene vero e proprio confronto creativo con l'immagine sperimentata come
Goethe-Institut Palermo · Cantieri Culturali alla Zisa · via Paolo Gili 4 · I - 90138 Palermo
Tel. 0039 91 6528680 · Fax 0039 91 6528676 · il@palermo.goethe.org · www.goethe.de/palermo
esterna, traendo - lui plasmatore - dalla materia stessa la
forza di plasmare. Un interessante e coraggioso confronto tra antico e contemporaneo, un
forte legame tra passato e futuro attraverso il presente”.
23
maggio 2009
Gunther Stilling – Akrai Gea. Akragas
Dal 23 maggio al 13 dicembre 2009
arte contemporanea
Location
MARAG – MUSEO ARCHEOLOGICO REGIONALE PIETRO GRIFFO
Agrigento, Via Passeggiata Archeologica, (Agrigento)
Agrigento, Via Passeggiata Archeologica, (Agrigento)
Vernissage
23 Maggio 2009, ore 18
Ufficio stampa
ELISA TOSCANO
Autore